16.Nuove amicizie

1.9K 65 1
                                    

È arrivato venerdì e Arya ha perso interesse nei miei confronti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

È arrivato venerdì e Arya ha perso interesse nei miei confronti. Il signor Crane mi ha convocato nel suo ufficio e mi ha avvisato che non avrà più bisogno del mio lavoro.

Da un lato sono sollevato perché posso tornare a casa ma dall'altro non so se riceverò altri incarichi. Una parte di me però è anche arrabbiata per l'atteggiamento e il poco rispetto che Arya ha verso e per le persone.

Come prima cosa vado da Victoria perché la voglia di tenerla tra le braccia cresce sempre di più. Ormai è una droga per me...

Arrivato a casa passo la chiave ed entro nel suo appartamento. Lei è lì e appena mi vede mi salta in braccio.

TORI: Tanti auguri cucciolo

HUNTER: Oh... grazie... mi ero dimenticato che oggi fosse il mio compleanno

TORI: Infatti non mi hai detto nulla...

HUNTER: l'ultima volta che ho festeggiato era con mia nonna...

TORI: Mi dispiace

HUNTER: Tranquilla. Piuttosto dammi un bacio

Dopo una bella sessione di baci e coccole sul divano lei alza lo sguardo e si siede sulle mie ginocchia.

TORI: Allora visto che da oggi sei un uomo libero domenica partiamo per una città a tua scelta come regalo di compleanno

HUNTER: Non devi farmi nessun regalo piccola. Sei più di quanto mai potessi desiderare.

TORI: Dimmi una città e io ti ci porto...

HUNTER: Davvero tesoro non è necessario

TORI: Se non vuoi andare adesso possiamo fare quando vuoi tu. O se vuoi qualcos'altro dimmelo...

HUNTER: Non è che non voglio è che sto bene anche qui con te. Non ho bisogno di altro

TORI: Peccato speravo volessi andare in Italia...

HUNTER: Vuoi fare un viaggetto con me vero?

TORI: Si in realtà. Volevo una fuga romantica...

HUNTER: Firenze

TORI: Cosa?

HUNTER: Firenze. Andiamo a Firenze

TORI: Si. Partiamo domenica che dici? Io amo Firenze

HUNTER: anche io

In un lampo è domenica e la mattina presto abbiamo preso il suo aereo e in due ore eravamo già a Firenze. Ha scelto un albergo normale e non troppo lussuoso ma che ha una bellissima vista su Santa Maria Novella. Tutti dicono che Parigi sia la città più romantica del mondo ma le città italiane sono infinitamente più belle

Abbiamo passato dei giorni stupendi tra coccole e risate e il tempo è volato visto che siamo già di ritorno verso casa.

Sfortunatamente i miei giorni di riposo sono finiti e domani devo tornare in ufficio. Victoria, invece, domani parte per Baku per il prossimo Gran premio. Non posso andare con lei e dovermi di nuovo dividere dalle sue braccia è più difficile di quello che pensassi.

La notte quando dormo con lei non faccio nemmeno un incubo e riesco a dormire fino alla mattina dopo.

È ancora giovedì e lei è partita da solo due giorni e sto già contando i minuti che mi separano dal rivederla.

All'azienda sono tornato al lavoro di ufficio che ultimamente sto apprezzando più del solito: mi permette di avere orari stabili che aiutano molto in una relazione.

È venerdì sera e decido di farmi un giro al Posh. So che mio fratello è impegnato quindi non dovrei beccarlo lì.

Arrivato al locale mi dirigo al banco per ordinare un drink quando qualcuno mi tocca la spalla.

ARTHUR: Ehi ciao

HUNTER: Buonasera. Sei tornato prima?

ARTHUR: Sì abbiamo impiegato molto meno tempo del previsto

HUNTER: Victoria però non lo sa

ARTHUR: No quindi tieni il segreto ok? Voglio farle una sorpresa quando torno

HUNTER: Per quanto rimani?

ARTHUR: starò a riposo per un mese e poi lavorerò qui a Londra per qualche tempo

Qualcuna farà i salti di gioia

HUNTER: Ti va di farmi compagnia. A meno che non aspetti qualcuno...

ARTHUR: Sono qui da solo

HUNTER: Come hai capito che tra me e Victoria c'era qualcosa al gala?

ARTHUR: conosco mia sorella. Per quanto riguarda te, si vedeva da lontano che stavi ribollendo di gelosia quando quell'idiota di Reese le accarezzava la schiena.

HUNTER: Già.

ARTHUR: Comunque senza offesa ma tuo fratello è un idiota come Reese

HUNTER: No lui è peggio...

ARTHUR: Uhm... non andare d'accordo?

HUNTER: Non molto. Però non mi importa più di tanto anche perché non ci conosciamo proprio

ARTHUR: Io non so cosa farei senza la mia sorellina...

HUNTER: Si vede...

ARTHUR: Quanti anni hai?

HUNTER: Trenta. Troppo vecchio?

ARTHUR: Nah giusto direi.

Abbiamo passato tutta la serata insieme e devo dire che sono stato bene. Mi piace la sua compagnia sarà che abbiamo lo stesso carattere o che ci accumuna l'amore per la stessa donna...

All'uscita però ci imbattiamo con mio fratello e il suo branco. Ma non era impegnato stasera?

ALBERT: Oh ma guarda chi si rivede. Nuovo acquisto degli sfigati vedo. Ciao Arthur, sapevo che avessi pessimi gusti ma questa volta sei sceso troppo in basso

ARTHUR: Non è che la tua compagnia sia granché...

REESE: Sai ho sempre avuto voglia di rovinare il tuo bel faccino ma poi penso a tua sorella...

ARTHUR: Oh povero. Vorrei vederti provare...

HUNTER: Andiamo Arthur

ALBERT: Paura Hunter? Vi umilieremmo per questo te ne stai andando...

ARTHUR: In realtà non vogliamo sentirvi piangere. Andreste entrambi da mammina per farvi leccare le ferite

Detto questo ce ne andiamo. Cavolo adoro questo ragazzo. Sembra calmo e posato ma ha la lingua tagliente.

HUNTER: Sai che hai una lingua tagliente vero?

ARTHUR: Non hai sentito mia madre...

HUNTER: Di certo non manda a dire le cose...

ARTHUR: Comunque sei ok. Sono contento per Victoria. Sei giusto per lei.

HUNTER: Grazie non sai quanto significa per me

ARTHUR: Ti manca da conquistare mio padre adesso. Visto che mia madre stravede per te.

HUNTER: Non credo sarà facile. Se si potesse uccidere con lo sguardo sarei già morto.

ARTHUR: Beh Victoria è sempre stata la piccola di papà. La mia futura ragazza invece avrà seri problemi con mia madre e Tori perché sono gelose di me quanto mio padre ed io lo siamo di Victoria.

Arthur è un ottimo amico. Mi sento già molto unito a lui e abbiamo passato il weekend insieme a casa sua. È un ottimo cuoco e non potevo non accettare il suo invito.

Siamo stati bene e domenica sera siamo andati a prendere la mia piccola in aeroporto che nel vederci insieme si è esaltata tantissimo. I suoi due uomini preferiti che vanno d'accordo.

Alla ricerca della LuceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora