Capitolo 1

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Da qualche parte fuori dalla finestra, il giallo annunciò che era ora di svegliarsi. Dopo pochi minuti, lo stormo di uccellini si unì in un coro. Per assicurarsi che tu ti alzasti per andare a lavoro, il sole si insinuò da dietro le montagne ed entrò attraverso le tende per accecare il tuo sonno. Un altro giorno sotto quel tetto sdraiata su quel piccolo letto. Un altro giorno in cui eri rimasta bloccata in quella città, un altro giorno di una routine mondana.

Un estraneo poteva dirti che era possibile che tu partissi, ma con quali mezzi? Vivendo nel bel mezzo del nulla, dove le risorse erano limitate, eri stata fortunata anche ad aver trovato solo un lavoro. Risparmiare abbastanza soldi per trasferirsi in città era un lusso che non ti potevi assolutamente permettere. Ma non era solo quello che ti stava trattenendo li, tua nonna non avrebbe mai lasciato la casa che i suoi genitori le avevano costruito. Era la stessa casa in cui aveva cresciuto i suoi figli, la stessa in cui era nata la sua unica nipote, e la stessa casa dove aveva dovuto salutare suo figlio e sua nuora, credendo che sarebbero tornati vivi. Aveva sparso le loro ceneri da qualche parte in cima alle montagne mentre ti teneva per mano e ti diceva che sarebbe andato tutto bene.

Non ricordavi molto di loro, il che ti andava bene, perché non volevi che ti venisse ricordato qualcosa di così orribile. E inoltre, Halmeoni non avrebbe mai voluto che tu ricordassi loro in modo addolorata. Sentiva che era sufficiente sopportare il dolore e non la sua fragile nipote.

Era già in giardino a dare da mangiare alle galline prima ancora che tu ti svegliassi. Anche se le avevi detto molte volte di non fare dei lavori così pesanti, non ti aveva mai ascoltata. "Devo mantenere le mie ossa forti," ti disse un giorno. Non potevi discutere con lei, Halmeoni era l'ahjumma più forte della città. La colazione era pronta e mentre stavi mangiando delle frittelle di verdura guardavi i pulcini che inciampavano uno sopra l'altro per il cibo. Era un gusto di cui non ti stancavi mai e uno spettacolo di cui non ne avevi mai abbastanza. La signora dai capelli grigi si avvicinò e si sedette accanto a te sui gradini della casa, prendendo un boccone della sua creazione.

"Potrei vendere anche questi per vivere," rifletté lei.

"Halmeoni, lo stai già facendo," ridacchiasti tu. "Insieme al kimchi, al pesce essiccato, alla carne essiccata, alle verdure del nostro orto, ai vecchi mobi-"

"Si, si, si," disse tormentata lei.

"Ti sto solo dicendo, che hai bisogno di una pausa, per goderti i tuoi anni d'oro," spiegasti tu. Dovevi sempre scegliere le tue parole con molta attenzione perché l'ahjumma più forte non era solo un soprannome infondato. Ti avrebbe inseguito per strada, come aveva fatto in passato quando aveva scoperto che avevi saltato la scuola per andare a lavorare in una piccola bancarella di cibo vicino alla scuola. Erano bei soldi, più che sufficienti per mantenere entrambe insieme a tutto quello che guadagnava al mercato. Ma ti aveva rimproverata, ti aveva detto che avrebbe lavorato tutto il giorno finchè tu non fossi andata a scuola come una studentessa vera. Vedere quanto era appassionata e quanto duramente lavorava nel corso degli anni ti aveva motivato a farla impazzire. Si sentiva a suo agio una volte che eri riuscita a laurearti in una città vicina, ma era preoccupata quando tornasti da lei invece di cercare un lavoro in città. Le avevi detto che i soldi erano una grande ragione, ma sapeva che il più grande ostacolo era lei stessa.

"Mi sto godendo i miei anni d'oro," rispose lei. "E mi piacerebbe di più se avessi presto un pronipote tra le mie braccia."

La sua affermazione ti fece soffocare con un pancake, sputando e tossendo finchè non rimase niente nei polmoni. Halmeoni non batté ciglio e continuò solo a bere il suo tè caldo. Non era la prima volta che veniva fatta una dichiarazione del genere, ma era la prima volta in cui l'aveva detta così seriamente. Sposarsi e avere dei figli era un'attività per eccellenza degli esseri umani, specialmente in questa città dove le persone si sposavano giovani perché si sentivano soli. Tutte le amiche di Hameoni erano già bisnonne, solo sua nipote era pigra in quella città.

Ma non era tutta colpa tua. Tutti i ragazzi adatti della tua età erano già sposati o erano partiti per la città per trovare mogli ricche. Sfortunatamente, solo tu eri rimasta senza partner e, secondo Halmeoni, la tua prima serata stava per scadere. Inoltre, non aiutò la popolazione della città che si aggirava intorno a un paio di centinaia di persone, la maggior parte delle quali aveva già l'età di Halmeoni. La tua classe di laurea contava circa 20 studenti. "Non posso controllare queste cose, Halmeoni. Non è che un ragazzo perbene cadrà dal cielo in questo istante."

"Non si sa mai," disse lui turbandoti. "Se lo vuoi davvero, accadrà. Devi solo pensare in modo positivo e verranno da te. Le leggi delle attrazioni."

"Sicuramente non voglio che nessuno mi cada davanti." Annuisti, senza pensare molto alle idee così stravaganti che probabilmente aveva imparato dalle donne giù al mercato. Dopo aver finito tutto il cibo, la baciasti sulla guancia e salisti sulla tua bicicletta per andare al lavoro.

L'ospedale, pur essendo più piccolo di quello delle città popolate, disponeva di tutte le attrezzature necessarie per qualsiasi tipo di intervento. Il primario, Kim Taehyung, era cresciuto in città ma si era stufato così aprì un ospedale in questa città. Inoltre, in alcune occasioni, aveva affermato che le risate e i tramonti sulle montagne erano più adatti a lui dell'aria della città. Il bel dottore era talvolta chiamato l'attrazione principale della città. Le persone provenivano da altre piccole città spesso da viaggi lontani per essere trattate da lui. Tutte le ragazze gli venivano dietro, e i loro cuori si spezzarono quando ebbero scoperto che stava già uscendo con un poliziotto. Eri sollevata che Yoongi avesse rapito Taehyung così in fretta. Ma vederli insieme in clinica a volte ti faceva venire il vomito.

Non potevi dire niente, dopotutto Taehyung era ancora il tuo capo. Eri tra le poche infermiere che aveva assunto, l'unica che aveva assunto in quella città. Parlava facilmente e scherzava molto, ma quando si trattava della sua pratica e del trattamento dei pazienti, selezionava il personale con un occhio attento. Eri stata fortunata che ti avesse dato una possibilità nonostante tu non avessi frequentato un college più prestigioso. Aveva detto che gli ricordavi suo fratello in città, ma eri sicura che fosse stata Halmeoni a farglielo dire poiché gli data sempre del kimchi fresco.

Al pensiero di lei, ridesti a quello che ti aveva detto prima. L'uomo perfetto sarebbe davvero caduto dal cielo?

Mono_l1sa

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ʀᴇғʟᴇᴄᴛɪᴏɴ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora