Capitolo 9

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 Yoongi era disteso sul divano come un sacco di riso. Era stufo del silenzio e del vuoto dell'appartamento di Taehyung. Il suo orsetto stava tornando a casa dal lavoro e c'era la possibilità che entrambi potessero rimare un po insieme finchè Yoongi non dovette ritornare alla stazione. E una volta tornato dalla mattinata e passato quel piccolo insieme Taehyung dovette tornare in ospedale. Non era una situazione ideale per entrambi, nemmeno per Yoongi a cui piaceva tanto la solitudine.

Ma nel momento in cui Taehyung era entrato nella sua vita e gli aveva dimostrato che il comfort umano era qualcosa di insostituibile, lo bramava, specialmente quando era lui a farlo. Yoongi sapeva che a Taehyung non piaceva il loro accordo di vita, ma sapeva anche che il suo orsetto non avrebbe mai detto nulla perché amava troppo yoongi e non voleva mai essere un peso per lui. Yoongi era improvvisamente annegato da una moltitudine di sensi di colpa. Sapeva che poteva essere un partner migliore e talvolta provava a comunicare i suoi sentimenti, specialmente quelli per il suo partner, ma le parole giuste non arrivavano mai e finiva sempre per dire la cosa sbagliata. Aveva iniziato a raccontare barzellette per far ridere Taehyung ma anche per mascherare il fatto che era terrorizzato di non essere capace di mantenere un amore così grande considerato gli aventi del passato, che non aveva ancora raccontato a nessuno perché se lo avesse detto, avrebbe sentito nuovamente il suo cuore spezzarsi di nuovo e non sapeva quando si sarebbe rialzato.

Lui scosse la testa. Quei ricordi avrebbero dovuto essere già bruciati con le foto e le lettere. Yoongi ad un certo punto aveva discusso con se stesso se avrebbe dovuto gettarsi anche lui in quel fuoco rodente. Sarebbe stato molto più facile andare avanti con la sua vita se lo avesse fatto. Ma era anche grato che non lo avesse fatto e che Taehyung avesse strani gusti in fatto di uomini, altrimenti sarebbe tornato ai suoi modi da eremita e sarebbe marcito da solo. La portò scattò, distraendolo dai suoi pensieri. Taehyung era entrato con la spesa, ed era stato il segnale per Yoongi che avrebbe dovuto iniziare a cucinare. Mentre il Masterchef lavorava in cucina, Taehyung andò a farsi una doccia. Era diventata una routine per loro, Taehyung pensava che tutto quello che facevano loro era normale per una coppia e che doveva farselo bastare. Ma Yoongi non lo baciava nemmeno quando rientrava dalla porta. Forse Taehyung era solo egoista a volere di più.

Non appena Taehyung uscì dalla doccia con solo l'asciugamano che copriva la sua parte inferiore, sentì delle mani che gli strisciarono intorno. Arrossì alla sensazione delle dita di Yoongi sul suo petto nudo e sul suo viso e il suo corpo attaccato alla sua schiena. Yoongi fece un respiro profondo, "Odori di buono."

"E tu puzzi di cibo," Taehyung rise. Le braccia di Yoongi continuarono ad avvolgersi strettamente attorno al torso di Taehyung e il più giovane divenne più irrequieto. Desiderava che Yoongi non dovesse partire per la nottata, "Sei sicuro che non ti piaccio solo per il mio corpo?"

"Il tuo corpo mi piace. Anche il tuo viso, capelli, occhi, labbra," Mentre elencava tutte le cose che gli piacevano di lui, fece girare il suo amato e gli accarezzò le guance. Gli tremavano le mani, gli ci voleva sempre molto coraggio per compiere atti così intimi. "Sorriso, risata, il tuo broncio, il tuo carattere, tutto." La mente di Taehyung divenne vuota quando Yoongi lo baciò per primo. Un gesto timido che si era evoluto in nostalgia e brama di qualcosa di più. Yoongi avrebbe voluto non partire così presto, ma non avrebbe voluto passare questo tempo a sentirsi triste. Stava per assorbire ogni secondo del suo amore dal suo orsetto.

Mentre lui posava il piatto davanti a Taehyung, Yoongi notò che il ragazzo era immerso in pensiero profondi. Si chiese se fosse qualcosa che aveva fatto, forse il bacio non era quello che Taehyung voleva. Ma pensando a come Taehyung fosse un fanatico di quelle cose, non aveva senso che fosse quella la ragione. Perché sembri preoccupato?" chiese Yoongi dopo aver lottato con il suo cervello su cosa avrebbe dovuto fare. Quando Taehyung aprì la bocca per rispondere, Yoongi colse l'occasione per dargli da mangiare con la forchetta un po di pasta, la cosa lo colse di sorpresa ma anche di gioia.

"Sto per chiedere a T/N di fare una cosa," rispose lui con un sospiro. "E temo che gli stia chiedendo troppo. Ma conoscendola, sarà d'accordo senza pensarci nemmeno troppo su perché gliel'ho chiesto io."

Yoongi ridacchiò, "La fai sembrare una persona facile." Lui sapeva che non eri così perché da giovane non eri neanche così ingenua. C'era stato un piccolo momento in cui lui era in quinta elementare e tu in seconda, un compagno di classe di Taehyung ti aveva preso delle caramelle e ti aveva detto perfidamente di startene zitta. Ma tu invece non obbedisti, lo dicesti al suo insegnante e quella sera facesti in modo che i suoi genitori lo prendessero a sculacciate.

"Ma non puoi negarlo, è troppo gentile." Osservò Taehyung. Yoongi si accigliò, sentendo ancora il dolore al sedere.

"Forse stiamo parlando di una persona diversa qui," rise lui. Yoongi non poteva negare che eri gentile, ma anche un po lenta quando si trattava di qualcosa di buon senso. Chiunque sarebbe rimasto lontano da Yoongi e di certo non l'avrebbero denunciato. Tuttavia, non si era mai deciso ad odiarti, o addirittura non piacerti. Eri solo una ragazza onesta con un buon cuore e un cattivo giudizio. Da quel momento in po, aveva sentito il bisogno di proteggerti con discrezione, proprio come faceva con Taehyung. "Ma cosa le chiederai di fare? È illegale?"

"No, agente Min, non è illegale." Disse Taehyung dolcemente. Yoongi deglutì, la sua mente impazzì a causa dello sguardo del suo amato. Si schiarì la gola e guardò da un'altra parte. Odiava che Taehyung avesse scoperto la sua debolezza così presto. Taehyung ridacchiò di gioia e tornò al suo solito stupido io in pochi secondi. "Joon sta migliorando, almeno fisicamente. Non so ancora quando comincerà a ricordare le cose, ma può camminare da solo e ha ricominciato a parlare. Sono molto contento della sua guarigione ma allo steso tempo non possiamo tenerlo in ospedale per sempre. Stiamo finendo lo spazio per gli altri pazienti. Ecco perché ho bisogno dell'aiuto di T/N. E potrebbe essere una cosa decente, considerato che è una giovane donna non sposata con un lungo futuro davanti a sé."

"Oh mio Dio, stai per chiedere a T/N di sbarazzarsi di lui e scappare?" chiese Yoongi, con gli occhi spalancati. Era raro che Yoongi dicesse pensiero ridicoli e questo era uno di quelli.

"No," Taehyung gemette. "Mi chiedevo solo se potesse lasciarlo andare a vivere con lei. Almeno solo per un po di tempo finchè i suoi ricordi non torneranno."

Yoongi annuì dopo aver sentito meglio l'intera situazione, "E se non accetta?"

"Starà a lui decidere cosa vuole fare," rispose Taehyung. "Ma credo che non gli dispiacerebbe passare più tempo con lei fuori da là. E lei sembra molto addolorata per lui. Tipo come eri con me quando abbiamo inziato a frequentarci. Adesso non mi abbracci nemmeno però."

Il suo ragazzo si imbronciò e Yoongi pensò che fosse lo spettacolo più adorabile che avesse mai visto. Lui si alzò e con occhi socchiusi placcò il suo ragazzo sul pavimento. "Adesso l'ho fatto, mio orso invernale. Non ti lascerò più andare ora," sussurrò lui, mordicchiando la pelle del suo amante.

Quando l'orologio suonò, Yoongi andò nel suo ufficio vuoto e così rimase per tutto il suo turno.

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ʀᴇғʟᴇᴄᴛɪᴏɴ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora