Capitolo 21

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"CAZZOOOO!!!!" urlò l'uomo, prendendo a calci gli alberi mentre tutti stavano dormendo come per nascondersi da quella rabbia. Anche le stelle si erano nascoste sotto la coltre delle nuvole. Lanciò una lattina di birra vuota in un luogo lontano. "Cazzo," urlò di nuovo lui, questa volta uscì come un grido soffocato tra le lacrime.

"Capisco che hai il cuore spezzato, ma non sporcare in giro," lo rimproverasti tu, non molto sobria. Traballasti verso la latina, la raccolsi e la gettasti nella spazzatura. Quando Yoongi ti aveva chiamata nel cuore della notte chiedendoti di unirti a lui per una bevuta, avevi capito che qualcosa non andava. Yoongi sapeva che non eri una bevitrice, ma non aveva nessun altro in quella città che lo avrebbe ascoltato oltre a te.

"Sta zitta," gemette lui. "Non capisci cosa sto passando." Gettò la testa indietro, chiudendo gli occhi, e lasciò che la brezza autunnale gli soffiasse tra i capelli. Era completamente esausto, sia fisicamente che mentalmente. Non dormiva da giorni, perché era incapace di addormentarsi senza il suo orso al suo fianco. Non aveva più sentito la sua voce, la sua risata, non aveva sentito le sue dita tra i suoi capelli, la morbidezza delle sue labbra e non l'aveva più visto. Quest'ultima parte lo aveva ucciso.

Taehyung aveva ignorato le sue chiamate, non gli aveva permesso di ritornare a casa, non lo faceva entrare in ospedale, tranne che per le ferite gravi che Yoongi aveva cercato di fingere, ma Taehyung era troppo intelligente e se ne accorgeva subito. Quello di cui non era stato furbo era non vedere il modo in cui Yoongi amava solo lui anche se c'era Seokjin nel suo passato.

"Giusto," dissi tu, con le lacrime che si accumulavano dietro i tuoi occhi, "Non so di cosa stai parlando." Nell'ultima settimana, stavi cercando di andare avanti con la tua vita, tornando alla tua routine quotidiana. Svegliarti, fare colazione, andare a lavoro in bicicletta, controllare i pazienti e poi tornare a casa e dormire. Erano tutte le cose che facevi prima del suo arrivo, ma ora era impossibile toglierti le tracce di lui dalla testa. Era ovunque.

"Scusami," si scusò Yoongi.

"Va tutto bene, ma ora parliamo di te. Concentriamoci su come possiamo sistemare la vostra relazione."

"Non so cosa devo fare, non mi ascolterà nemmeno."

"Cosa vuoi dirgli?"

"Che sono completamente innamorato di lui e solo di lui," confessò lui. "E mi manca così tanto che mi fa male il cuore."

"Oh mio dio, non ho mai sentito frasi così cliché uscire dalla tua bocca prima. Lo ami veramente," dissi sorpresa. Yoongi tracannò un'altra lattina e, obbediente, la rigetto nella borsa. "Inolte non lo sopporto più. Taehyung è sempre arrabbiato a lavoro ed è strano non sentire la sua risata nei corridoi ed è ancora più strano sentirti sdolcinato." Ti alzasti e ti pulisti i vestiti. Quando afferrasti il suo braccio per tirarlo su, lui si accigliò.

"Cosa stai facendo?"

"Ti porto a casa."

"Non voglio andarci," piagnucolò lui. "Non mi piace la mia casa vuota."

"Non andremo a casa tua, pabo. Andremo a sistemare le cose da lui."

"Non aprirà la porta."

"Lo prenderò a calci se non lo fa, non preoccuparti." Misi il suo braccio attorno alle tue spalle e ti feci strada attraverso la città, fino alla casa del dottore.

Come aveva previsto Yoongi, Taehyung non aprì alla porta. Sospirasti, completamente esausta per aver portato quell'uomo fino a lì. Inspirado, bussasti alla porta, "Kim Taehyung apri questa porta subito!" gridasti tu. "Se non lo fai, dirò alle signore del mercato di non venderti mai più le fragole."

Al suono della minaccia, la porta si aprì leggermente. "non oseresti," sussurrò lui.

"Sfidami," ringhiasti tu. Lui roteò gli occhi e spalancò la porta. Quando i suoi occhi si posarono sulla figura di uno Yoongi ubriaco, il suo dolore sussultò. Si sentiva in colpa e non disse nulla, allo stesso tempo non voleva cedere come aveva sempre fatto. Eri grata che Taehyung almeno ti avesse aiutata a portare dentro il suo ragazzo. Una volta dentro casa, Yoongi si riprese un po, abbastanza da cogliere l'immagine del suo amato per riempire il vuoto all'interno del suo cuore. " Va bene, sono stanca di questa situazione. È ovvio che siete infelici senza l'un l'altro, quindi dovete parlarne. Nessuno di voi due se ne andrà finchè non sarà tutto risolto, e io rimarrò qui per assicurarmene."

Taehyung si sedette sul divano, le braccia incrociate e gli occhi vaganti ovunque nella stanza tranne che sul viso di Yoongi. Il più anziano si sedette più dritto, per quanto potè senza le lacrime che gli riempissero la vista, e si schiarì la gola. "Kim Taehyung, so di non aver parlato molto del mio passato e dei miei sentimenti. Ti ho lasciato all'oscuro di chi ero e di come mi sentivo. Come tuo partner, è stato sbagliato da parte mia. Pensavo che se avessi tenuto lontana la mia storia, sarei stato in grado di andare avanti con la mia vita, con la mia vita insieme a te, perché, in tutta onestà, sapevo che saresti stato il mio futuro."

Rimasi scioccata da quanto parlasse in modo eloquente e onesto, ma probabilmente era dovuto all'alcol in circolo nel suo sistema. "Quello che è successo con Seokjin è stato molto tempo fa. Sono rimasto scioccato nel vederlo, ma ciò non significa che ho ancora dei sentimenti residui nei suoi confronti perché non ce li ho. Non sento niente per lui. E di certo non sento niente di simile a come mi sento quando sono conte. Tu sei l'unico per me."

"Allora perché sei stato così distante ultimamente?" chiese Taehyung. Non era arrabbiato ora, aveva paura.

Yoongi sbatté le palpebre con forza, le sostante chimiche funzionavano nel suo sistema e gli appesantivano le palpebre. "Perché sono nervoso."

"Per cosa?"

"Per farti la proposta." Yoongi ebbe un colpo di singhiozzo, "Non ho...ancora abbastanza soldi per l'anello...ma ci sarà presto." I suoi occhi si chiusero e la sua testa minacciò di crollare sul posto a sedere. Gli occhi di Taehyung si spalancarono all'improvvisa confessione e tu ti svegliasti dalla trans di soprassalto. Taehyung si precipitò verso l'uomo svenuto, afferrandolo per le spalle.

"Hyung, cosa hai appena detto?" chiese lui, scuotendo il corpo di Yoongi, mentre quest'ultimo mormorò qualcosa. "Hyung, svegliati, per favore!" implorò Taehyung, con le lacrime che gli rigavano le guance. La felicità in quel momento era un eufemismo. "Mi dispiace di essere stato infantile e non averti ascoltato. Capisco solo ora del perché lavorassi fino a tardi, ma non mi interessa l'anello, quindi proponimi la proposta ora!"

Gli occhi di Yoongi si spalancarono al suono del pianto del suo amato. "Ma ti meriti un anello."

Taehyung scosse la testa furiosamente, "Voglio solo te, hyung."

Yoongi sorrise, e vidi le sue famigerate gengive. "Kim Taeyung, sono un uomo imperfetto e sono così grato che tu scelga ancora di amarmi. Vuoi sposarmi?"

"Si, si, si!" Taehyung gettò le braccia al collo di Yoongi, abbracciandolo strettamente mentre le sue grida di gioia riempivano l'aria, anche da parte tua. Stavi piangendo per la loro felicità e per la tua mancanza. I fidanzati ti chiesero se ti volevi fermare a passare la notte lì, ma li rassicurasti che eri perfettamente in grado di camminare per la strada da sola. Avevano bisogno del loro tempo per festeggiare e tu avevi bisogno del tuo tempo per te stessa.

Mentre tornavi a casa, ti chiesi se stesse bene, se fosse tra le braccia della sua amata. Il pensiero ti fece piangere ancora mentre percorrevi il sentiero di casa illuminato dalla luna.

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ʀᴇғʟᴇᴄᴛɪᴏɴ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora