Capitolo 2

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Taehyung fece un respiro profondo, inalando l'aria di montagna. Aveva ragione, questo era molto meglio. E come una ciliegina sulla torta, Yoongi hyung aveva promesso di portarlo a vedere le stelle alla fine della settimana. Apparentemente era una di quelle notti in cui le stelle si sarebbero potute vedere anche ad occhio nudo. Non si era chiesto come Yoongi potesse saperlo, il suo hyung aveva sempre trovato un modo di conoscere tutti i tipi di fatti che Taehyung trovava affascinanti. Gli fece battere il cuore più forte al pensiero.

Data la natura di entrambi i loro lavori, era difficile per loro trovare del tempo da trascorrere insieme. Era stato difficile visto che vivevano separati. Yoongi era all'antica, non voleva andare a convivere finchè non si sarebbero sposati. Taehyung apprezzava quel pensiero, ma a volte potevano crearsi dei conflitti. Avevano orari diversi. Taehyung di solito lavorava di giorno mentre Yoongi lavorava di notte. In rare occasione, Yoongi andava a passare la notte con lui, come era successo il giorno prima. Dopo aver fatto la doccia e essersi vestito, Taehyung aveva piantato un bacio sulla guancia dell'uomo addormentato. "Ti amo, hyung." Sussurrò lui. Yoongi borbottò qualcosa in ricambio che Taehyung pregò fosse un 'ti amo anch'io' seguito da un soprannome sarcastico come pabo, o qualcosa di adorabile come winter bear. Ad ogni modo, Taehyung era felice.

Una volta fuori, saltò sulla sua bicicletta e si diresse verso l'ospedale. Lasciando che il calore mattutino gli accarezzasse il viso, facendolo sorridere. Poi un profumo seducente lo fece fermare sui suoi passi. "Mmm, fragole fresche," disse lui con gioia. Alcune ahjumma avevano appena finito di allestire i loro negozietti per la giornata e Taehyung pensava che fosse naturale che fosse il loro primo cliente. Scendendo dalla bici, si accucciò e iniziò a raccogliere dei frutti, abbastanza per sé, per Yoongi hyung, il suo staff e per i suoi pazienti. Dopo qualche istante, sentì un rumore. Come un incidente. Velocemente, si alzò in piedi e seguì la scia di fumo fino ad un'auto che era uscita di strada e si era andata a schiantare contro un albero. Taehyung lasciò cadere le fragole e corse.

...

Mentre controllavi le stanze di alcuni pazienti, la porta d'ingresso dell'ospedale si spalancò. Sentisti le pareti tremare e corsi fuori dove vidi un Taehyung tutto sudato e allarmato. "T/N, prendi la barella, ora!" urlò lui. "C'è stato un incidente d'auto."

Il fumo stava uscendo dal motore, creando una misteriosa nebbia intorno alla scena dell'incidente. L'airbag del conducente si era gonfiato appena in tempo per non fargli ricevere l'impatto. Ma non era bastato a salvare la testa dell'autista dall'urto infatti il sangue gli stava scendendo a pioggia, coprendogli il viso come un dipinto morboso. Era ancora vivo però, a malapena. Il suo petto si alzava e si abbassava senza un battito costante.

Con l'aiuto di alcuni poliziotti, tra cui Yoongi, Taehyung era stato in grado di trasportare l'autista privo di sensi sulla barella e nella sala operatoria. L'autista era oltremodo fortunato che l'incidente fosse avvenuto vicino all'ospedale, altrimenti avrebbe potuto perdere altro sangue in attesa del trasporto. Una volta all'interno della sala operatoria, si riunirono tutti gli altri infermieri e medici. Taehyung era entrato nella sua modalità di lavoro in cui ogni parola pronunciata doveva essere tratta con rispetto e urgenza. Era così che faceva le cose ed era così che era riuscito a salvare così tante vite prima. Anche se questa era la prima volta che operava su qualcuno con ferite così gravi, ecco perché aveva bisogno di scegliere con cura le sue parole.

Dopo aver ripulito il sangue dalla fronte, era stato rivelato che l'autista era un giovane, un po più grande di Taehyung. Aveva un viso tagliente, con sopracciglia nere e capelli ancora più scuri. La sua pelle era melanina chiara come se fosse stato figlio del sole della luna. Le sue labbra erano piene, secche, ed erano prosciugate di colore al momento. Un piccolo segno di bellezza era punteggiato sotto le sue labbra. Sicuramente non era di quelle parti, a giudicare dal suo abbigliamento ora coperto di sangue e dall'auto perfettamente pulita che ora era stata rimorchiata via.

Una volta operato il paziente avevi visto il corpo di Taehyung rilassarsi. Non poteva permettere alcuna tensione di congelargli le braccia, il che avrebbe reso tutto ancora più pericoloso di quanto fosse in realtà e non poteva permettersi che le condizioni del paziente diventassero ancor più critiche di quanto lo erano già. L'aria nella stanza era diversa e tutti osservavano attentamente il primario. La puzza di sangue allagava la stanza e ti faceva venire la nausea. Anche se avevi visto di peggio, come nell'aiutare le donne a partorire, qualcosa in questa operazione, in particolare, non era mai stata così devastante per te. Ed era forse dato dal fatto che era stata la prima situazione di vita o di morte a cui avevi assistito.

L'operazione per controllare la sua perdita di sangue continuò per diverse ore finchè Taehyung fu finalmente in grado di portare il suo cuore a un ritmo costante. Il primario fece un passo indietro e espirò. "Non so quando o se si sveglierà." Sospirò lui.

"Hai fatto del tuo meglio," lo rassicurasti tu. "Ora tocca a lui decidere se vuole vivere."

Taehyung annuì e andò a pulirsi. Stava ancora tremando e non sapeva se sarebbe stato in grado di salvare quell'autista. Fuori dalla sala operatoria, Yoongi si avvicinò a lui e le fece appoggiare la testa sulla sua spalla e le sussurrò parole di incoraggiamento. Il più giovane non si mosse, ma non gli importava. "Ero preoccupato quando ho ricevuto la chiamata per l'incidente," borbottò Yoongi. "E non hai risposto al telefono, quindi sono andato ulteriormente nel panico."

Taehyung ridacchiò, "Significa che ti piaccio?"

"Qualcosa del genere," il maggiore roteò gli occhi e Taehyung si chinò per baciarlo. Tu eri stata incaricata di osservare l'autista dopo l'intervento. Dopo che le infermiere lo ebbero portato nella sua stanza, controllasti le pulsazioni e monitorasti il suo respiro per riferire poi tutto a Taehyung. Con numerosi graffi sul volto e bende attaccate tutte intorno alle sue costole, sembrava davvero caduto dal cielo. Scossi la testa, vergognandoti di tali pensieri. Ma l'intensità della situazione e il fatto che Taehyung avesse reso l'uomo ancor più intrigante ti fece pensare che era un nuovo volto in città e forse anche un segno. Ti chiesi se si sarebbe mai svegliato.

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ʀᴇғʟᴇᴄᴛɪᴏɴ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora