Capitolo 28

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Senza ascoltare il suo piano, voi tre saltaste sulla macchina di Yoongi e vi avviaste verso la città. Ogni minuto che passava era ogni minuto in cui poteva succedergli qualcosa. Taehyung ti accarezzava la testa per calmarti, ma non saresti stata bene finhcè non lo avresti visto di nuovo. L'auto guidò senza sosta finchè non raggiunse l'ospedale, dove Jimin era già fuori. Vederlo in camice bianco da dottore ti fece pensare a cosa sarebbe successo se avessi accettato le sue scuse. Forse staresti stata sposata con un dottore e avresti vissuto una vita potenzialmente buona. Ridacchiasti amaramente al pensiero, ma non c'era nessun altro che volevi oltre a lui.

Per il suo piano, intendeva una scena di un film d'azione. Jiin aveva raccontato una famosa evasione dal carcere che aveva vistyo in televisione qualche giorno prima. Mentre parlava, le labbra di Yoongi si contraevano, era molto preoccupato per come quella persona potesse essere un dottore. "Ed è così che lo tireremo fuori," concluse lui.

"Mi ricordi del perché sei uscita con lui?" Yoongi chinò la testa nel tentativo di sussurrarlo, ma tutti lo sentirono.

"Onestamente, non lo so, aveva dei bei capelli,"alzasti le spalle. Le sopracciglia di Jimin si corrugarono e le sue labbra si imbronciarono. Dopo anni passati a tingere i capelli di diversi colori, ora erano ruvidi e secchi come il fieno. Ma in qualche modo riuscì comunque a passarci la mano senza sforzo.

"Okay, non funzionerà il piano," intervenne Taehyung. "Forse possiamo convincere il dottore che si occupa di lui a farci entrare."

"Altamente improbabile," Jimi scosse la testa. "Il dottore incaricato di Namjoon-ssi è il Dottor Yang ed è già stato beccato. Ma anche se i genitori di Namjoon non gli avessero dato dei soldi, li avrebbe comunque aiutati perché è altrettanto terribile."

Ti morsi il labbro. Voi quattro vi avvicinaste all'ingresso dell'ospedale. I civili intorno ti lanciavano sguardi incerti. "Ok, non possiamo più restare qui. Dobbiamo pensare a qualcosa." Guardandoti in giro per i negozi, i tuoi occhi si imbatterono in uno di essi. Un sorrisetto apparve sul tuo viso.

"Oh no," Yoongi sospirò. "Quella faccia la conosco. E la odio."

"A cosa stai pensando T/N?" chiese Taehyung.

Guardasti sia lui che Yoongi dall'alto in basso. "Che taglia indossi?"

A quanto pare, avevi seguito il piano di evasione di Jimin. L'idea era di indurre le guardie a credere che ci fosse stato un cambio di turno. Jimin avrebbe scortato le due nuove guardie e avrebbe fatto finta che fosse un ordine familiare, così che da mandar via il dottor Yang. "Giuro che se vengo picchiato, non ti porterò mai più da mangiare." Lo avvertì Yoongi a denti stretti. Taehyung era nevoso mentre si abbottonava la camicia, e il suo fidanzato se ne accorse subito. "Orsetto invernale, non devi farlo per forza, posso andare anche da solo."

"No, non puoi," ridacchiò Taehyung. "Potresti recitare bene, ma so che hai bisogno di me lì. Inoltre, voglio mettere alla prova le mie capacità di recitazione." Il gruppo si riuscì di nuovo fuori dal bagno, Jimin ti aveva portato un vestito da infermiera per cambiarti e tu gli chiesi subito come mai ne avesse uno. Lui roteò gli occhi.

"Pronti?" chiesi tu. Tutti annuirono esitanti. "Sentite, so che è una cosa ridicola da fare, aiutare qualcuno che conosciamo a malapena, ma grazie di averlo fatto con me."

Taehyung ti diede una pacca sulla schiena. "Lui è importante per te e quindi è importante per noi."

"E se ci riusciamo, gli farò pagare il nostro matrimonio." Aggiunse Yoongi. Dopo un momento di risatine nervose, era ora di iniziare il piano. Jimin era un po più alto e orgoglioso, la sua naturale aura sicura di sé emanava dal suo corpo come una cascata. Questo ti fece ricordare il motivo per cui ti era piaciuto, perché volevi quella sicurezza per te stessa. Camminasti dietro di lui e i due uomini in giacca e cravatta e occhiali scuri ti seguivano dietro. Quando le infermiere videro Jimin, ridacchiarono e si coprirono la bocca. Certe cose non cambiano mai.

Quando vi avvicinaste alla stanza dove si trovava lui, notasti subito le due guardie in piedi fuori dalla porta. Erano alti, con la schiena parallela al muro, il viso freddo come la pietra. Deglutisti. Quando videro il tuo gruppi avvicinarsi, uno degli uomini si mosse immediatamente in avanti per bloccarvi. Jimin si schiarì la voce. "Devo controllare il paziente secondo le istruzioni del dottor Yang."

"Non facciamo entrare nessuno qui tranne il Dr.Yang." disse l'uomo con una voce minacciosa.

"Attualmente è a una conferenza e ho bisogno di controllare i parametri vitali del paziente," affermò Jimin. "Se qualcosa va storto, rimarrà sulla tua coscienza."

L'uomo espirò lentamente, "Loro chi sono?" fece cenno ai due uomini dietro di te.

"Siamo qui per il cambio turno," rispose Taehyung audacemente, il suo volume e il suo tono corrispondeva a quello dell'uomo davanti a loro. "Non hai ricevuto il promemoria?"

"Cambio turno?" ripeté l'uomo. "Non ho ricevuto alcun cambio dai Kim."

"Immagino che tu non sia troppo attento per loro," Taehyung fece un sorrisetto, facendo innervosire gli uomini. "Il mio compagno e io abbiamo ricevuto l'ordine questa mattina dalla stessa signora Kim. Chiamala se vuoi, ma sono sicuro che sei consapevole di quanto sia impegnata. Se volessi continuare a lavorare per loro, ti suggerisco di seguire i miei ordini e di rendere un po più facile questo cambio di turno. E poi, è solo un'ora così tu e lui potete pranzare bene."

L'uomo sospirò, "Perché non me l'hai detto prima?" ridacchiò lui, "Sono affamato. Dai, andiamo." Nel giro di un secondo, se ne andarono senza fare altre domande. Rilasciasti un sospiro che fino a prima avevi trattenuto.

"Tae, penso che tu abbia scelto la carriera sbagliata," dissi tu.

Lui ridacchiò. "Forse per quando andrò in pensione." Jimin aprì la porta e vi fece cenno di entrare tutti, tranne Yoongi, che doveva fare la guardia. Il tuo cuore riprese a battere quando lo vidi. I capelli color cioccolato cadenti sui suoi occhi chiusi mentre il suo petto si alzava e si abbassava lentamente in modo così pacifico. Jimin e Taehyung controllarono subito la sua cartella clinica e i parametri vitali mentre tu ti avvicinasti a lui, volendolo toccare per assicurarti che fosse tutto reale. Era lo stesso ragazzo di cui ti eri presa cura tutti quei mesi, con gli stessi occhi, guance e quelle fossette nascoste.

"Ha battuto la testa abbastanza forte, ma ora sta abbastanza bene," valutò Jimin. "Praticamente sta solo dormendo, deve solo lui decidere quando svegliarsi."

Taehyung annuì, "Se lo portiamo fuori di qui ora, dovrebbe riuscire a stare anche senza i tubi." Lavoraste in silenzio e con diligenza per prepararlo, Jimin aveva anche portato una sedia a rotelle. Mentre lo portavi alla macchina di Yoongi, alcune infermiere si chiedevano cosa stesse succedendo. Jimin si prese cura di loro, strizzandogli l'occhio e chiedendo loro educatamente di non dire niente a nessuno. Si sciolsero tutti alle sue parole come marionette.

"Grazie, Jimin, per tutto," sorridesti a lui mentre Taehyung e Yoongi aiutavano Namjoon a salire in macchina. "Come posso mai ripagarti?"

"Mi basterebbe solo il tuo perdono."

"Sei una brava persona, davvero. Certo che ti perdono, siamo amici."

Lui ti sorrise e ti abbracciò velocemente prima di tornare a corsa dentro l'ospedale. Una volta in macchina c'era solo un posto dove volevi andare e avresti dovuto di sicuro aspettare una tempesta.

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ʀᴇғʟᴇᴄᴛɪᴏɴ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora