Capitolo 30

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La riunione finì dopo che Seokjin e Hoseok tornarono a casa. Yoongi, si era ripromessi che si fosse comportato al meglio con il marito di Seokjin, e quanto lo conobbe fu sorpreso di quanto fosse stato facile parlare con Hoseok. L'avvocato aveva un aura radiosa che faceva sorridere automaticamente Yoongi, come faceva Taehyung. Ora poteva vedere che Seokjin aveva fatto bene a mollarlo, e questo lo metteva a suo agio. Taehyung si avvicinò e si appoggiò alle sue spalle.

"Voglio dei bambini," borbottà Taehyung, osservando il modo in cui Seokjin e Hoseok adoravano Jungkook.

"So che ne vuoi 5 Taehyung," Yoongi rise, ma Taehyung non lo fece insieme a lui.

"Ne voglio uno adesso, hyung," il più giovane alzò lo sguardo, con gli occhi stellati che facevano sciogliere il cuore di Yoongi. "Prima di sposarci, possiamo iniziare a guardare un bambino da adottare?"

Yoongi inghiottì le lacrime che non sapeva di star trattenendo. Yoongi non si era mai sentito abbastanza forte da fare il padre, ma stare con Taehyung gli fece capire che sarebbe stato troppo egoista mantenere tutto quel loro amore solo per loro due. Voleva costruire una famiglia, magari in un piccolo paese, forse da qualche altra parte. Ma finchè aveva Taehyung, poteva anche andare a vivere nel deserto senza alcuna lamentela. "Ok, baby, facciamolo allora."

Namjoon osservò la coppia, chiedendosi se quella vita fosse stata possibile anche per lui. Ti aveva lanciato un'occhiata, mentre aiutavi Seokjin con la cena. Nonostante il caos che si era creato era riuscito veramente ad avercela fatta, sospirò di sollievo. Quello era tutto ciò ch aveva sempre sognato. Essere circondato da persone che si preoccupavano sinceramente di lui e di ciò che voleva. A loro non importava la sua fama, i suoi soldi, la sua reputazione, volevano solo che vivesse come più desiderava. Chiuse gli occhi per un po' e lasciò che il suono di Jungkook e Hoseok mentre giovano lo inondasse.

In cucina, Seokjin canticchiò leggermente. "Ora che è fuori dalla portata dei suoi genitori, cosa hai intenzione di fare?"

"Cosa intendi?" chiesi tu, il coltello sospeso a mezz'aria intento a sminuzzare un peperone. "Credo che tornerò in città, non c'è molto che io possa fare."

Seokjin ridacchiò, "Volevo dire, che mi dici di te e Namjoon? Vi piacete entrambi, chiaramente molto, cosa accadrà alla vostra relazione?"

Relazione, pensasti tu. Dopo che si era svegliato, non c'era stato molto tempo per voi due per discutere del vostro futuro. "Non ne sono sicura, so che gli piaccio ma non voglio che rinunci alla sua carriera per seguirmi in quella piccola città. E di certo non voglio che si senta in dovere di amarmi per averlo salvato. Sta a lui decidere cosa vuole faro, sarò felice per lui qualunque cosa accada."

"Lo sai che sei troppo dolce?" disse Seokjin riproverandoti. "A volte le persone devono solo prendere la grinta e dire a quella persona quello che si desidera."

"Non so cosa voglio."

"Si, lo sai."

Prima che tu potessi continuare a parlare, bussarono alla porta. La stanza si gelò. Jungkook mise in pausa il gioco mentre Namjoon aprì gli occhi. Hoseok si avvicinò alla porta e sbirciò dallo spioncino. "Sono loro," disse piano, ma fu abbastanza per mettere in allerta tutti. Namjoon si alzò.

"Per favore, apri, hyung," disse lui.

I genitori di Namjoon non aspettarono che la porta si aprisse del tutto entrarono e basta. Scrutarono la stanza piena di volti strane finchè non atterrarono sul loro figlio. Le tue sopracciglia si corrugarono. "Ho già contattato le autorità. Quindi, se vuoi rendere tutto più facile, ridammi mio figlio."

"Zia," iniziò a parlare Seokjin, "Con tutto il rispetto, penso che sarebbe meglio se Namjoon restasse qui con me. È u ambiente migliore per lui per guarire."

Sua madre incrociò le braccia e si schiarì la gola, "Sei fortunato che non ti abbia denunciato per rapimento, Namjoon, andiamo a casa, Hye Soo ti sta aspettando. Ecco con chi dovresti stare, invece di..." non finì la frase, posò solamente gli occhi su di te. Espirasti lentamente, cercando di mantenere la calma.

"Hye Soo," ripeté Namjoon. "La ragazza che non amo e che mi ha minacciato per non farmi andare via. È da lei che vuoi che torni? Non ci credo."

Sua madre sbatté le palpebre, incapace di elaborare ciò che gli aveva riferito suo figlio. Non riusciva a immaginare come suo figlio obbediente avesse potuto rispondergli a tono, ma Hye soo aveva menzionato come i suoi ricordi avrebbero potuto tornare nella sua mente. "O torni subito a casa, o altrimenti rescinderò il tuo contratto per la pubblicazione dei tuoi libri."

Namjoon rise, "Va pure. Non go più bisogno di quelle storie senza senso- Ho già trovato ciò che è veramente importante per me." Sorrise e inclinò la testa nella tua direzione con discrezione. Poi rivoltò di scatto la testa verso i suoi genitori. "Ti lascio i miei lavori, puoi prenderti pure anche tutti i soldi che faranno. Di a Hye Soo che può avere tutti i ruoli principali che vuole. Ma vattene. Non voglio più vedere nessuno di voi e se provate a toccare le persone che amo, si saranno delle ripercussioni."

Suo padre sbuffò, non aveva intenzione che suo figlio fosse calpestato così. Perciò si avvicinò, ma Yoongi intervenne, con la faccia fredda come una pietra. "Vattene subito, altrimenti ti denuncerò per tentato omicidio. Hai manovrato i suoi freni prima che potesse andarsene, e sei anche complice dell'attacco che hai pianificato con Hye Soo. Non c'è nessun avvocato vivo che possa tirarti fuori da tutto quello che hai fatto. Quindi vattene ora," ringhiò lui.

Con le mani abbassate, strisciarono fuori dalla stanza. Per un secondo nessuno respirò. "Significa che Namjoonie hyung è libero ora?" chiese timidamente Jungkook. I suoi genitori ridacchiarono e Namjoon fece un cenno per rassicurare il ragazzo.

"Quindi Namjoon," Iniziò Seokjin con voce maliziosa, "Cosa hai intenzione di fare adesso?"

Sospirasti e sperasti che non fosse così ovvio. Namjoon si morse il labbro e rifletté. Il mondo era la sua ostrica, ora che era finalmente libero. "Penso che sia tempo per me di andare molto, molto lontano da questo posto."

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ʀᴇғʟᴇᴄᴛɪᴏɴ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora