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KIRISHIMA POV

Siamo in macchina da ormai un paio di ore e diciamo che la situazione non è al massimo.

"Devo pisciare" afferma tranquillamente il biondo al mio fianco.

Mi giro verso di lui e lo guardo male.

"Katsuki, ci siamo fermati già quattro volte"
"E sti cazzi" continua incrociando le braccia al petto.

Sospiro esasperato e poggio la mano alla tempia.

"È inutile che ti incazzi con me, sei tu il coglione che ha sborr-"
"Non me la sto prendendo con te, solo ci siamo fermati neanche mezz'ora fa!" esclamo interrompendolo prima che dica cose che facciano incazzare a morte sua madre.

Il biondino mi guarda male e mette il broncio.

"Vuoi che te la faccio addosso?"

Volto lo sguardo verso di lui e ricambio l'occhiataccia.

Suo padre trattiene le risate mentre la madre sospira cercando di non sbraitargli contro.

"Troveremo un'altro autogrill" dice l'uomo al volante.
"Meglio oppure sto coglione ne risentirà" ribatte indicandomi con il pollice.

La donna, non riuscendo più a resistere, si gira nella nostra direzione e fulmina con lo sguardo il biondino.

"Insomma gremlin, sta un po' zitto e non trattare così il tuo ragazzo!" sbraita lei incrociando le braccia al petto.
"Io faccio quel cazzo che voglio strega!" ribatte severo.
"Non parlate così a tua madre razza di deficente!"
"Ma stai zitta vecchia befana!"

Agh, sarà un lungo viaggio

{Skip time}

Il padre di Bakugo parcheggia finalmente la macchina alla nostra destinazione e scendiamo tutti e quattro.

"Wow..." sussurra il biondo guardando l'enorme edificio di specchi davanti a noi.

Gli afferro la mano e mi dirigo all'entrata entusiasta.

Appena varco la soglia mi ritrovo una grandissima sala dove al centro sono disposte delle postazioni che formano un perfetto quadrato. Su queste ci stanno delle segretarie che smanettano al computer e che sistemano varie carte.
Alle pareti sono disposti dei divani di pelle nera e sono appesi diversi quadri che raffigurano famosi modelli e stilisti.
Il tutto è adornato poi con piante, fiori e qualche carrello con abiti formali appesi.

Mi volto verso Katsuki e lo trovo intento a guardarsi attorno come un bambino che si è perso in un negozio di giocattoli.

Sorrido e gli cingo la vita con un braccio, avvicinandolo a me.

Mi sporgo per dargli un bacio sulle labbra ma si sposta di lato.

"Non in pubblico..." sussurra indietreggiando appena.

Mentre suoi genitori parlano con una delle tante segretarie al computer, io gli accarezzo con calma i capelli.

È parecchio a disagio e continua a guardarsi attorno, perché?

"C'è qualcosa che non va?" domando al suo orecchio.

Il biondo sussulta e nega con la testa.

Sospiro e lo stringo maggiormente a me, ma vedo che la sua agitazione aumenta soltanto.

Gli afferro la mano e cerco con lo sguardo il bagno.

Appena lo trovo mi dirigo velocemente verso questo e mi chiudo dentro assieme a lui.

Sono solo un omega? {kiribaku-omegaverse}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora