Con te vorrei sentirmi perfetta in modo impagabile.
Vorrei che i tuoi occhi si accendono ogni volta che mi guardi.
La luce, fondamentale, deve rimanere accesa perché il buio mi spaventa.
Ma finché saremo insieme ci sarà sempre una piccola scintil...
Vittorio non appena rientra nell'ufficio sbattendo la porta nervosamente. Can lo guarda. <Cosa ti passa? Ce l'hai con la porta perché? > dice Can, spalancando le braccia. Nota il petto di Vittorio fare su e giù, molto velocemente.
<Come hai potuto alzare le mani ad Asya? > dice, con rabbia <Avevo già previsto questo momento... Sentiamo! Cosa ti ha detto > dice sistemandosi comodamente sulla sedia girevole.
Un gesto provocatorio per Vittorio. <Ne sei anche felice? Chi sei Can? > dice amareggiato, avvicinandosi a lui.
Can si alza. Sono ad una vicinanza molto provocatoria. Si guardano negli occhi.
<Chi sono hai detto? Allora... Vediamo... Un socio che non ha più fiducia in te e un amico deluso > <Stai solo esagerando! Dimmi perché l'hai fatto Can > dice e lo spinge piano sul petto <Davvero lo fai? > dice Can, ridendo amaramente <Cosa? Prenderti a pugni e sgonfiarti l'ego? > dice e lo spinge ancora <L'ego? Così stai finalmente sputando tutto quello che hai sempre pensato di me! Ecco come Asya sta ottenendo quello che vuole... Vuole esattamente questo! Metterci uno contro l'altro e riferisci pure che il piano sta riuscendo! Magari pensa già a chi altro portarsi a letto > dice, guardandolo negli occhi e Vittorio è ad un passo da prenderlo a pugni <Ecco chi sei... Sei uno con un ego molto forte! Ti preoccupi sempre per di te stesso e mai per gli altri. Hai sempre bisogno di essere al centro dell'attenzione Can, di attirare a te tutti gli sguardi e le circostanze. E se ciò non accade, se ti senti ignorato, una delle prime reazioni è la rabbia. Difatti l'hai usata su di lei > finisce con urlare <Davvero stai difendendo a spada trappa quella donna > dice deluso Can, spingendolo per allontanarlo da lui <CAPISCI I NO CHE QUELLA DONNA MI PIACE! > urla da farlo sentire alla loro assistente che finge di non sentire e vedere nulla <Che pena > dice Can, guardandolo negli occhi e Vittorio gli regala un pugno sul viso.
Can resta col viso girato, e la mano sul labbro sanguinante. Ride amaramente. Vittorio nel frattempo è uscito, sbattendo nuovamente la porta e Asya, dopo aver sentito tutto fuori dalla finestra scrive a suo padre : -Ho finalmente in pugno Vittorio - manda e si allontana subito dalla struttura.
Can continua a lavorare, rispondendo ad alcune mail, ma nella sua mente sempre l'immagine di Vittorio. Di come l'amore per Asya lo sta riducendo. Di come lo stanno guardando, come se fosse il suo nemico, anziché la donna che li sta riducendo così.
Sente vibrare il telefono.
"Lorena".
Risponde subito, mettendo in vivavoce.
<Ló> dice Can, non appena aperto la chiamata <Amore, è ok? Come sta andando con Vittorio? > <Domanda di riserva ne abbiamo? > <Non va deduco > sospira <È andata peggio del previsto... Francamente non so più cosa pensare! > <Ti va di parlarne? > <Magari a casa, che ne dici? > <Va bene amore... Ti penso sempre > <Anch'io Ló. Ci vediamo a casa ok? > <Ah Can! Aspetta... Non chiudere > dice frettolosamente <Sono qui, dimmi! > <Ho pensato di muovermi col matrimonio e se mi dai il tuo consenso, quando sono ferma, comincio a cercare qualcosa che dici? > <Mi va benissimo... Ogni tuo desiderio è un ordine, lo sai > <Sei ancora intenzionato a sposarmi vero? Non hai cambiato idea? > dice strafottente lei, ridendo appena
Sabrina la sta ascoltando e ride mentre lava le tazzine.
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