Con te vorrei sentirmi perfetta in modo impagabile.
Vorrei che i tuoi occhi si accendono ogni volta che mi guardi.
La luce, fondamentale, deve rimanere accesa perché il buio mi spaventa.
Ma finché saremo insieme ci sarà sempre una piccola scintil...
Lorena continua a fissare l'anello. Si ricorda delle parole di Can, improvvisamente. "Ha rifiutato la mia proposta... Non ha accettato l'anello e io mi sento sentito spezzare dentro".
Guarda Mirco. "Posso fare mai questo torto a te?" pensa. <Ohi, è ok? > sussurra lui, guardandola <Si, sono solo sorpresa > <Allora che ne pensi di metterlo al dito? > dice lui e nel mentre, già lo sta infilando
Lorena osserva. Non riesce a dire "no". Non vuole spezzare il suo cuore. <È stupendo al tuo dito > ammette, mentre le lascia un bacio sulle dita <Si, è davvero molto bello> dice lei in maniera scontata
Nel frattempo, sente vibrare il suo telefono nella borsa. <Controllo un attimo il telefono... Non vorrei si trattasse di mia sorella > si giustifica lei. Lo estrae e nota trattarsi di Can.
Difatti è ancora online. Lorena apre e legge : "Sono tornato a casa e non ci sei, si sente la tua mancanza ❣️".
Sorride appena.
<Cosa ti fa sorridere? > dice Mirco, mentre si riempie il calice di vino <È la... É la mia amica Sabrina... Ha lasciato da poco Grottaferrata, per studiare... > dice la prima cavolata che l'è passata per la mente <Di tua sorella novità? > chiede poi <No... Non mi hanno scritta... Vuol dire che la situazione è sempre la stessa > <Magari dovresti chiamare... > <Perché sei così in ansia? > dice lei, guardandolo negli occhi
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<Sono preoccupato , non in ansia. Credo sia normale Lorena o no? > dice lui, perplesso dalla sua affermazione <Ok... Va bene > dice lei e rimette il telefono nella borsa, con la conclusione di non aver risposto a Can. <Torniamo a casa? Domani ho una giornata davvero impegnativa > dice lui, sistemandosi il colletto della camicia <Ah si? Perché cos'è domani? > dice Lorena, curiosa <Stiamo progettando un nuovo centro commerciale... Di preciso, stiamo aspettando che una società accetti il nostro contratto... Siamo in contrasto su alcuni punti e quindi dobbiamo cambiare alcune cose, in modo tale da avere la loro collaborazione > spiega Mirco gesticolando.
Intanto sì sono alzati. <Non ci capisco nulla del tuo mondo, ma sono sicura che te la caverai> <Calcola che manca la nostra progettista > <Mia sorella? > <Esatto. Quindi, stiamo cercando un modo per farcela anche senza di lei > dice lui con mezzo sorriso. Stanno camminando verso la macchina.
<Tu invece, domani riprendi a lavorare con mio padre > dice poi lui <Si, ovviamente... É un lavoro semplice, ma in un contesto particolare > dice Lorena, mentre si mette a braccetto a lui. Ha i tacchi e vuole che la tenga in equilibrio.
<Sai apprezzo tanto tuo padre. Lo stimo > dice poi Lorena <Per il suo lavoro? > <Esatto. Un lavoro pieno di responsabilità... Insomma, tenere madre e figlio in salute, contemporaneamente per nove mesi, non è poco. Ma lui è grandioso... Lo dico con il cuore > ammette Lorena <Si... Lo è... Sono vent'anni che esegue quel lavoro e lo hanno sempre valorizzato per la bravura e crescita negli anni > dice Mirco e intanto arrivano in macchina.
