capitolo 1

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narratore pov

uomo: - t-tu sei pazza -

y/n : - forse ahahah -

uomo: - aaaaaaah -

La ragazza successivamente trafisse con un tentacolo il pover uomo e appena lo estrasse dal cadavere ne leccò via un po' di sangue.

La villain come comparse se ne andò nella notte senza lasciare tracce se non una scritta al muro con il sangue della vittima ive been here e una piuma di corvo.

La mattina dopo al telegiornale diedero la notizia di altre vittime della villain:- nonostante non sappiamo praticamente della nuova criminale mortal ghost, le sue vittime non si sa se siano casuale o abbiano un preciso scopo vi terremo aggiornati. Ora la linea- la tv venne spenta da una mano tutta screpolata che successivamente iniziò a grattarsi il collo :-kurogiri dobbiamo trovarla e portarla dalla nostra parte, trovatela dovunque sia, se non vuole venire con le buone verrà con le cattive, la vuole il maestro- detto ciò uscì dal bar dirigendosi dentro la sua stanza e si sedette sul letto mentre guarda delle foto di una ragazza : -sarai mia, piccola tn-.

La sera stessa una ragazza con pelle di porcellana, stava servendo come al solito ai tavoli di un locale a luci rosse.

Addosso aveva solo un solito completino provocante che usava anche quando ballava sui cubi. Appena tornò al bancone per posare il vassoio vide il barman farle cenno di avvicinarsi : - domani turno dietro il banco come piace a te- la ragazza iniziò a sorridere e gli diede un bacio sulla guancia prima di salire su un cubo e iniziare a ballare fino alle prime luci del mattino, il che significava che poteva andare a casa a riposare.

Durante il tragitto la ragazza si accese una sigaretta e successivamente ispirò per poi rilasciare una nuvola di fumo.

Iniziò a pensare a come fosse arrivata lì, normalmente i ragazzi della sua età vanno a scuola spensierati, mentre lei lavora il giorno in un maid cafè mentre la sera al pub o uccideva qualcuno. Scacciò quei pensieri e tirò fuori le chiavi per poi aprire la porta del suo appartamento. Spense la mozzicone e la buttò dal balcone, sentendo il rumore osceno dei vicini battè il muro intimandogli di fare meno rumore con i loro gemiti del cazzo per poi crollare sul divano fino a quando la sveglia non avrebbe suonato e sarebbe ricominciata la solita routine.

l'amore è come una giostraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora