capitolo 21

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Tn nel mentre si stava dirigendo verso la tana di Overhaul, dopo sarebbe andata ad uccidere qualcuno, da troppo tempo non lo faceva e non voleva perdere il suo tocco.

Quella notte ci fu una strage di massa, oltre venti cadaveri erano stati ritrovati il mattino seguente. Questo fece mettere in allarme vari hero. La ragazza si svegliò quella giornata assai distrutta, facendo credere ai suoi compagni che era stata al lavoro fino a tardi infatti quando la videro Uraraka le parlò:- Tc-san hai una brutta cera che succede?- -ieri sera è andata peggio del previsto, nel mio punto di vista mentre per gli incassi è stato molto meglio del solito, (sbadiglio) all'ultimo hanno sono venute delle persone assai ricche e hanno pagato tanto per avere la sala e tutto, e sono rimasti lì fino alle cinque del mattino, io sono tornata verso le sei meno venti qui al campus.

Quindi non ho dormito praticamente niente, già che ci sei passami il caffè- kirishima si intromise - wow mi chiedo che forza di volontà hai per stare in piedi- -è tutto allenamento, questo non è niente ho passato di peggio, a volte tornavo anche alle sei o sette del mattino e poi alle nove avevo il turno nel all'altro lavoro, tornavo a casa alle due o tre di pomeriggio, dormivo e poi la sera andavo a lavoro alle sette, pensati che faccio così da non so quanto tempo- -t-tc- san se mi permetti, ma i- i tuoi g-genitori n-n-non aiutano a casa?- chiese il broccoletto - non ho dei genitori- questa risposta spiazzò i ragazzi che iniziarono a domandare come, come mai non li hai, ma allora come hai fatto fino ad adesso etc.; la ragazza li zittì guardandoli male e dicendo:- fino all'età di dodici o tredici anni sono stata con mio padre poi se nè andato e io ho iniziato a vivere da sola, chiaro chi si azzarda a fare un'altra domanda finisce male- tutti si zittirono e continuarono a fare quello che dovevano.

Bakugo pov

mentre le comparse facevano l'interrogatorio cercavo di fare colazione guardando il telefono fin quando la conversazione finì, quello che avevo appena sentito mi agghiacciò. Come faceva una ragazza del genere ad aver sopportato così tanto dolore e non far trasparire niente. Volevo fre qualcosa ma so che al momento mi avrebbe solo condannato così stetti zitto e continuai a farmi gli affari miei mentre penso a come risolvere ciò.

l'amore è come una giostraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora