Mi svegliai alle 10 e controllai il telefono credendo di aver saltato scuola, quando mi resi conto che era sabato.
Mi alzai e andai in bagno, stetti 5 minuti buoni e, mentre uscivo, inciampai nel tappeto e caddi a terra.
"MA PORCA PUZZOLA! STO TAPPETO DEMMERDA." dissi arrabbiata.
"Ma che è sto rumore? -disse Riccardo uscendo dalla stanza- Ma...AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH SHARON, COME HAI FATTO A CADERE? ODDIO AHAHAHAHAH" si stava piegando in due dalle risate. Me la pagherà.
"Che dici..mi aiuti o vuoi farmi anche una foto?" dissi ironica.
"Non ci avevo pensato" disse tirando fuori il telefono dalla tasca, mi scattò una foto e la inviò sul gruppo che avevamo noi e i ragazzi.
Dopo avermi sputtanato, mi aiutò ad alzarmi.
"Ti odio." dissi andando in camera a prepararmi.
Misi i jeans neri comprati ieri, la felpa della Vans rossa e nera e le Vans rosse.
Okay, è ufficiale, sono letteralmente pazza della Vans. In una vita precedente ero un qualche capo d'abbigliamento della Vans. Okay sto delirando, la smetto.
Scesi giù in cucina e mi sedetti, presi il cellulare e risposi ai messaggi del gruppo, dicevano tutti 'AHAHAHAHAH SHARON, OGGI DEVI FARMI UN REPLAY' e cose simili. Li odio. Brutti bastardi.
"Riccà, ma stasera che famo?" chiesi mentre mi lanciavo LETTERALMENTE sul divano, prendendo in pieno il tavolino con il ginocchio.
"MA MANNAGGIA QUELLA LURIDA PUZZOLA (?) TUTTE A ME OGGI." dissi sbraitando contro il tavolino.
"Shà? Hai sbattuto?" disse ridendo
"Si. -lo fulminai con lo sguardo- ed è tutta colpa tua, che quel maledetto giorno hai deciso di mettere quel tavolino qua." dissi indicando quel coso infernale
"È colpa tua che ti lanci sul divano. Prima o poi lo romperai e dovrai ricomprarmelo."
"Okay, ma stasera che facciamo?" gli chiesi di nuovo
"Bho, dego ancora sentì gli altri, te chr vuoi fa?"
"È uguale -risposi facendo spallucce- Vabbè Riccà, io vado, ci vediamo stasera alle 6" dissi alzandomi
"Dove vai?" mi chiese curioso
"A lavoro idiota. Io non faccio i 'big money' facendo cazzate on-line." risposi acida.
"Ah, va bene. Salutami Stefano." disse urlando mentre io chiudevo la porta.
Dopo 15 minuti circa, arrivai al ristorante dove lavoravo come cameriera. Stefano è un vecchio amico di mio fratello e non ha rifiutato a darmi il posto di lavoro. Okay che facevo una scuola che non c'entrava nulla con il mio lavoro, però me la cavo abbastanza bene dai.
Entrai, andai nello spogliatoio, misi la divisa e uscì in salone.
"Salve signori, cosa posso portarvi?" chiesi ad un tavolo dove c'era una coppia di signori che avranno sulla quarantina d'anni. La signora aveva la mano sul tavolo e l'uomo mise la sua mano su quella di sua moglie. Erano così carini.
"Io gradirei delle penne al ragù, una bistecca al sangue e del vino rosso, mentre mia moglie gradirebbe degli gnocchi alla sorrentina, una bistecca ben cotta e del vino rosso." disse guardando la moglie negli occhi. Annotai tutto sul blocchetto e mi dileguai in cucina, dove lasciai il biglietto attaccato al filo.
Nel frattempo portai il vino rosso ai signori. Solo allora notai che erano vestiti eleganti.
"Non vorrei sembrare un'impicciona, ma vorrei chiedervi una cosa.." dissi servendo il vino
"Oh, non sembri affatto un'impicciona cara, puoi chiederci tutto quello che vuoi." mi rispose la signora dolcemente
"Ehm..ecco..volevo chiedervi..come mai siete qui?" dissi timidamente
"Oggi sono 10 anni che siamo sposati, così stiamo 'festeggiando'" rispose l'uomo
"Ohw, buon anniversario allora. -dissi sorridendogli teneramente- Ora vi porto le vostre ordinazioni."
Andai in cucina a prendere i piatti e li portai ai signori.
Erano così carini insieme, spero anche io, un giorno, di trovare qualcuno così speciale.
Dopo che i due signori finirono, andarono alla cassa, pagarono e uscirono. Io pulì il tavolo, sparecchiai e misi i piatti sporchi in lavastoviglie.
Notai che erano le 17.45, così andai nello spogliatoglio, mi cambiai e andai a salutare gli altri.
"Sharon, vieni qua." mi disse Stefano con aria minacciosa.
"Dimmi Stè" dissi preoccupata.
"Hai presente i due signori che hai servito stasera? mi chiese con tono furioso
"Si." abbassai lo sguardo
"Oh, perchè abbassi lo sguardo? Mi hanno detto di farti i complimenti perchè li hai trattati benissimo -disse ridendo e congratulandosi con me- e mi hanno chiesto anche di darti questi." disse infine dandomi una banconota da 20€
"Ma..per me? Perché?" dissi incredula
"È una mancia. Hai fatto un'ottimo lavoro oggi. Ci vediamo domani alle 13, va bene?" chiese
"Certamente." dissi.
Lo salutai e tornai a casa.
"Sono a casaa!" dissi entrando.
"SHAROON -urlarono tutti- dove sei stata?" chiesero
"A lavoro. -dissi salutandoli uno ad uno- Ora vado a farmi una doccia. Non distruggete casa eh!" dissi mentre andavo in bagno.Chiusi a chiave, mi spogliai e entrai in doccia. Stetti una mezz'oretta buona, uscì, mi avvolsi nell'accappatoio e avvolsi i capelli in un'asciugamano. Andai in camera, mi misi l'intimo e indossai un vestito nero, che mi arrivava sopra al ginocchio. Okay, so di non essere il prototipo di ragazza che indossa i vestitini, ma una volta ogni tanto non fa male a nessuno, no?
Andai in bagno, mi asciugai i capelli con il phon e misi della spuma in modo da farli diventare ancora più ricci. Mi truccai con un po' di eyeliner, solo per dare profondità all'occhio e molto parecchio mascara (devo smetterla di vedermi ogni giorno TUTTI i video dei Crookids, mi fanno male alla salute...). Tornai in camera e misi le vans nere ai piedi. Si okay, di solito una ragazza normale con un vestito mette un paio di tacchi, ma io non sono normale, quindi metto le mie amate Vans, almeno non sembrerò un dinosauro stasera.
Andai dagli altri che erano impegnati a fare i coglioni, quando tutti restarono a bocca aperta guardandomi.
"Chiudete la bocca idioti, entrano le mosche." dissi ridendo.
"Come mai così belle stasera?" mi chiese Lorenzo
"Come ogni sabato, sapevo che saremmo andati in discoteca, però stasera non avevo voglia di mettermi i jeans e così eccomi qua." dissi in parole povere.
"Ma..così ti guarderanno tutti -disse Riccardo- io sono geloso!" disse venendo verso di me e stritolandomi
"Ohh, ma lo sai che sono solo tuaa!" dissi ridendo e abbracciando mio fratello. Abbiamo sempre avuto questo rapporto, lui è geloso di me (come ogni fratello maggiore daltronde) e io sono gelosa di lui. Ogni volta che esce con una ragazza, sa che deve prima presentarmela, in modo che io possa verificare se è una troia o no e lo stesso fa lui con me.
"Oggi mi ha chiamato mamma, ha detto che vuole vederti per assicurarsi che tu stia bene.." disse staccandosi da me.
"Perchè, dovrei stare male? Sai che non voglio vedere quella donna Rick." dissi alterandomi. La odio e Riccardo lo sa bene. Non le è mai importato nulla di me, mi ha sempre trattato come un'estranea, non faceva altro che ripetermi 'maledetto il giorno in cui sei nata, era meglio se abortivo' e altre cose del genere. Io sono cresciuta con Riccardo, è anche per questo che non possiamo stare l'uno senza l'altro. Quando Riccardo è diventato maggiorenne, sapevo che se ne sarebbe andato a vivere da solo e credevo che mi avrebbe abbandonato lì, da quella donna, invece mi ha portato con lui e lei ne è stata più che contenta, visto che mi sarei tolta di mezzo. La mia famiglia è Riccardo, solo ed esclusivamente lui. Poi conobbi tutti gli altri e ora li adoro.
"So che non vuoi vederla Shà, ma è solo per una volta, vuole solo controllare."
"CONTROLLARE COSA RICCÀ? NON LE È MAI IMPORTATO UN CAZZO DI ME, MAI E ORA VIENE E VUOLE VEDERE SE STO BENE? NON SE NE PARLA, IO QUELLA DONNA NON LA VEDO." urlai perdendo le staffe. Non me ne fregava un cazzo.
"Sharon..calmati." mi disse Francesco cercando di calmarmi
"NON DIRMI DI CALMARMI CAZZO, MI FAI INCAVOLARE ANCORA DI PIÙ." dissi sbraitando. So che Francesco non c'entrava nulla, ma quando sono incazzata non devono mai dirmi di calmarmi.
Andai in camera, presi il pacchetto di sigarette, uscì fuori e mi appoggiai alla ringhiera. Mi accesi una sigaretta, aspirai e dopo qualche secondo buttai fuori il fumo.
Dopo poco sentì la porta chiudersi
"Shà..senti, mi dispiace per prima, ma era da un po' che mi rompeva perchè voleva vedere come stavi..Dovremmo incontrarla domani pomeriggio."disse Riccardo dopo essersi messo vicino a me.
"Scusami tu Rick, ma sai che odio quella donna -dissi buttando fuori il fumo- quello che non capisco è del perchè voglia vedere se sto bene o no dopo tutto questo tempo." confessai
"Forse ha capito di aver sbagliato." ammise Riccardo
"E se volesse portarmi a vivere con lei?" dissi più a me stessa che a lui.
Riccardo non rispose e questo mi fece innervosire.
"RISPONDIMI CAZZO." urlai contro di lui.
"CHE DEVO DIRTI SHÀ? SAI GIÀ CHE SEI LA MIA FOTTUTA VITA, SEI MIA SORELLA CAZZO. SAI GIÀ CHE PER TE FAREI QUALSIASI COSA." urlò anche lui
"E cosa faresti se lei domani volesse portarmi via?" aspirai il fumo e lo buttai fuori poco dopo.
"Cercherei di fermarla. Ormai vivi con me." confessò
"E se dovesse andare male? -ammisi buttando il mozzicone per terra e appoggiandomi alla sua spalla- Sai già che senza si te mi sentirei persa. Non voglio rientrarci, non ora che ne sono definitivamente uscita." dissi con gli occhi pieni di lacrime
"Non ti abbandonerò mai. Lo sai questo, vero?" mi disse Riccardo abbracciandomi.
"Ti voglio bene. Sei il miglior fratello che una ragazza possa desiderare." lo strinsi forte a me.
"Ti voglio bene anche io-disse stritolandomi- ma ora entriamo, mi sto congelando." disse ridendo
Entrammo e chiesi scusa a tutti per il mio comportamento e mi stritolarono in un abbraccio di gruppo. Aw.
"Che ore sono regà?" chiesi annoiata
"Quasi le 21" rispose Yuri.
"Ancora? Uff." dissi sbruffando.
Andai in cucina, mi feci un panino e lo mangiai, insomma, giusto per non restare a stomaco vuoto più tardi.
Verso le 22 ci avviammo in discoteca, era abbastanza lontano da casa nostra e per arrivare ci mettemmo più o meno mezz'ora. Menomale che non ho messo i tacchi.
Appena entrammo un odore di fumo e alcool mi invase. Andai subito verso il bar e ordinai una birra. Okay, ho 16 anni e non dovrei bere e blablabla, però sono con mio fratello e a lui sta bene, basta che non esagero, poi l'alcool lo reggo abbastanza bene, quindi nessun problema.
Presi la birra e andai a sedermi sul divanetto rosso dove c'erano anche gli altri.
"Oddio regà, ce voleva proprio. È stata na settimana stancante." disse Matteo
"Beh certo, svegliarsi alle 4 del pomeriggio, mangiare, nerdare, andare in bagno, mangiare, nerdare, nerdare, nerdare e poi dormire è davvero stancante..." dissi ironica
"Ovvio, guarda che nerdare consuma un sacco di energie" disse sorridendo beffardo.
"Se certo. -dissi alzando gli occhi al cielo- Vabbe, io vado a ballare, chi viene con me?" chiesi alzandomi.
"Io ci sto" disse Lorenzo
"Io vengo tra un po'" disse Edoardo
"Che banda di scansafatiche oh. Vabbè andiamo Lorè." dissi trascinandolo in pista.
Iniziammo a scatenarci. Ballammo come due matti (non che fossimo normali poi eh ahah)
"Okay basta, pausa." dissi fermandomi, andai al bar e presi un'altra birra. La scolai in due minuti.
Tornai al divano.
"Ma perchè siete così noiosi? È sabato sera cazzo. Vivetee. Ho capito che siete tutti abbastanza vecchi, però dai. -dissi scocciata- Cioè cazzo, non avete preso neanche un cazzo da bere, me state a delude proprio tanto eh regà." Mi alzai e tornai a ballare, da sola.POV'S LORENZO
Sharon era bellissima con quel vestito.
Muoveva i fianchi a ritmo di musica, li faceva ondeggiare da un lato all'altro.
I capelli le si spostavano in faccia ogni 3×2 e il modo in cui li toglieva era dannatamente sexy.
Okay, forse c'è una piccola probabilità che mi piaccia Sharon.
Aveva ragione, questa sera i ragazzi erano abbastanza noiosi, così mi alzai e raggiunsi Sharon in pista.
Appena arrivai di fronte a lei partì un lento. Sharon mise le mani dietro la mia nuca e io le misi su i suoi fianchi. Ballavamo piano, insieme. In quel momento esistevamo solo io e lei.
Le alzai il mento con due dita e la guardai. I miei occhi passavano da i suoi occhi alle sue labbra. Avevo così tanta voglia di baciarla.
Come se mi avesse letto nel pensiero, Sharon si avvicinò lentamente e fece incontrare le nostre labbra. Le leccai il labbro inferiore per chiederle l'accesso e lei schiuse le labbra. Le nostre lingue si rincorrevano.
Cazzo, sto fottutamente bene con lei.
Le succhiai il labbro inferiore per un po' e mi staccai da lei.POV'S SHARON
Non so neanche io perchè lo baciai, ma cazzo se mi era piaciuto. Stavo così fottutamente bene con lui.
Continuammo ad ondeggiare fino a quando la musica non cessò e partì di nuovo la musica scatenata.
Presi Lorenzo per mano e lo trascinai su un divanetto abbastanza distante dagli altri. Si mise seduto e io mi sedetti sopra di lui. Le sue mani erano su i miei fianchi mentre le mie erano dietro il suo collo. Gli presi il viso tra le mani e lo baciai. Ancora e ancora. Chiese l'accesso che non negai e le nostre lingue giocavano insieme.
Gli misi le mani tra i capelli e cominciai a tirarli leggermente, gemette sulle mie labbra. Quando ci staccammo scese con le labbra sul mio collo, cominciando a succhiare e mordere un lembo di pelle. Gemetti contro il suo collo.
Appena ebbe finito ci soffiò sopra e ansimai.
Gli lasciai un ultimo bacio sulle labbra, prima di alzarmi da lui e dirigermi dagli altri, che ci stavano cercando.
Appena arrivai, notai Riccardo spalancare gli occhi guardandomi.
"Che c'è? Ho qualcosa in faccia?" chiesi preoccupata
"In faccia no, un po' più giù si." disse con tono acido.
Mi ricordai di avere un piccolo specchietto in borsa, così lo presi e mi guardai.
In effetti aveva ragione. Avevo un enorme succhiotto sul collo. Lorenzo me l'avrebbe pagata. Insomma, sapevo quello che stava facendo, ma non credevo fosse così enorme.
"Ehm..posso spiegare tutto." dissi in mia difesa
"Ora mi dici chi cazzo è stato." disse furioso Riccardo.
"Io...Io non lo so. Ero con un ragazzo a ballare e beh....ecco qua." dissi indicando il punto rosso sul mio collo.
"Io e te facciamo i conti dopo." mi guardò male e abbassai lo sguardo. Mi sentivo tremendamente in colpa, ma non potevo dire di Lorenzo, lo avrebbe ucciso e non volevo questo.
Appena fummo tutti insieme, ci avviammo verso casa mia e di Riccardo. Io stetti tutto il tempo in silenzio con lo sguardo basso.
Appena arrivammo, andai subito in bagno, mi misi il pigiama, mi struccai e mi misi a letto.My space.
Ommmiodio, siamo a più di 100 visite.
Ho iniziato questa storia meno di una settimana fa e bho..non so che dire.
GRAZIE MILLE A TUTTE VOI CHE SEGUITE LA MIA STORIA.
Comunque, passiamo al capitolo:
Sharon urla contro Riccardo perchè il suo passato torna a tormentarla, ma che passato avrà Sharon?
E che dire di Lorenzo e Sharon? Cosa succederà tra di loro?
Spero vi piaccia.♥
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Avrò cura di te.||My Dreams||The Crookids
FanfictionTratto dal capitolo 30 "Sharon, non stringermi così tanto, sono qui, non me ne vado mica" disse lui, stringendomi a se. 'Ma io si però' pensai. "Scusa, è che ti voglio bene. Non scordarlo mai, va bene?" chiesi, staccandomi dall'abbraccio. "Te ne vog...