Erano le 5, ed io ero appena uscita dal ristorante di Stefano. Oggi non abbiamo lavorato molto, ma è meglio così, ho più tempo per rilassarmi.
"Riccà? Sono a casa!" dissi urlando.
Appena chiusi la porta, mi girai e vidi l'ultima persona che volevo vedere.
"Sharon. Bambina mia." disse correndomi incontro e abbracciandomi, restai impassibile, non ricambiai neanche.
"Mamma." dissi fredda
"Sei cresciuta così tanto bambina mia." disse con gli occhi lucidi.
"Tu invece sei rimasta uguale. -dissi beffarda- falsa e finta." risposi guardandola male.
"Sharon, io sono venuta qua per chiederti scusa. Mi dispiace per come mi sono comportata tempo fa..-iniziò giocando con le mani- e..volevo chiederti di ricominciare da capo." finì guardandomi e sorridendo.
"COSA?" per poco non mi strozzai con la saliva.
"Hai capito benissimo, voglio ricominciare da capo. Come una famiglia."
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH. SCORDATELO. MI HAI ROVINATO L'INFANZIA E ORA VOGLIO GODERMI L'ADOLESCENZA SENZA INTERRUZIONI. TU -dissi indicandola- FAI PARTE DEL MIO PASSATO E NON VOGLIO CHE TORNI A IMPEDIRMI DI ESSERE FELICE." urlai fortissimo, tanto che anche i vicini avranno sentito, secondo me.
"Ma io ti ho chiesto scusa" disse implorandomi.
"ME NE SBATTO IL CAZZO DELLE TUE SCUSE. POTEVI PENSARCI ANNI FA. INVECE NO. TU DEVI IRROMPERE NELLA VITA DEGLI ALTRI PROPRIO QUANDO SONO FELICI!" le urlai di nuovo contro. Stavo perdendo la pazienza, tra poco le avrei sputato in faccia.
"Okay, adesso basta signorina. Tu torni a casa con me. E di addio a tutto." disse prendendomi per un braccio e trascinandomi con lei.
"FERMA!" urlò Riccardo.
Si avvicinò a noi e mi guardo dispiaciuto.
"Dove la stai portando?" chiese freddo rivolto a quella donna
"La porto via con me. Stare qui le fa male." rispose lei strattonandomi.
"Tu le fai del male! Se è diventata così è solo colpa tua. Ogni volta che ti vede, la sua rabbia prende il sopravvento."
"Riccardo, smettila di difendere tua sorella. -disse guardandolo con compassione- è solo una troietta da 4 soldi. Sarai molto più contento quando non l'avrai più intorno. Ti fai solo del male."
Riccardo perse la pazienza e, con tutta la forza che aveva in corpo, mi tirò verso di lui e mi mise dietro il suo corpo, in modo da difendermi.
"Tu lurida puttana. -disse indicando la donna davanti a lui- Non ti avvicinare MAI PIÙ a lei. Lei non è una 'troietta da 4 soldi', lei non mi fa del male. Lei è l'unica che mi fa stare bene. Lei -disse indicandomi- È LA MIA FAMIGLIA. E la difenderò a qualunque costo." rispose perdendo le staffe.
"Lei non è la tua famiglia Riccardo.
Andiamo, guardala. Siete così diversi. Tu sei un ragazzo bellissimo e dolce mentre lei è..Tutto il contrario. Sono io la tua famiglia Riccardo. Sono tua madre, la donna che ti ha messo al mondo." disse piangendo
"Sarai anche la donna che mi ha messo al mondo, ma Sharon è mia sorella, ed è più importante di qualsiasi altra cosa. La mia famiglia è lei, tu non ne fai più parte." disse sputando fuori quelle parole.
Detto questo, Riccardo mi prese e mi portò in casa.
"Scusa, sarei dovuto intervenire prima..." disse dispiaciuto
"Hei.- dissi alzandogli la testa- Sei il miglior fratello di sempre. E'importante è che tu mi abbia difeso, non importa quando." dissi sorridendo e abbracciandolo.
"Ti voglio bene. Troppo." disse lui
"Te ne voglio anche io, non sai quanto." risposi sorridendo contro il suo collo.
"Passiamo ad altro...Tra te e Lorenzo?" mi chiese ammiccando
"Ohw. È così bello. Stamattina mi ha spiegato che tu sei d'accordo con noi, però devo essere sicura che non mi sta illudendo quindi per ora ci frequentiamo e basta. Ha un sorriso così bello e i suoi occhi? Occavolo, sono così profondi e misteriosi e io mi ci perdo dentro ogni volta e..." Riccardo mi interruppe
"Okay okay, sei cotta." disse sbuffando.
"Ma sai che resterai sempre tu l'unico amore della mia vita." dissi tirandolo su di me. Cademmo entrambi sul letto e ci misimo a ridere come coglioni.
Appena ci alzammo, suonarono al campanello e Riccardo andò ad aprire.
Dopo 5 minuti entrarono tutti gli altri.
"MACCIAO!" dissi urlando e facendo la vocina da cucciola
"Maccciao tesorino!" mi rispose Edoardo. Lo abbracciai e sentì Lorenzo sbuffare. Risi quando vidi la sua espressione. Si avvicinò a me, mi prese i fianchi e mi baciò.
Di sottofondo sentimmo tutti fare "OHHHHHH" quindi mi staccai e scoppiai a ridere.
"Non mi hai detto nulla? Lurida baldracca" disse Edoardo facendo il finto offeso.
"Perché non è ufficiale." risposi abbracciandolo
"Beh, dovevi dirmelo comunque." rispose offeso
"EDDAAAAAAAAAAI. -dissi facendo la faccia da cucciola- Ma io ti voglio bbbene, ti chiedo scusaa"
"Con sta faccia è difficile dirti di no." rispose abbracciandomi. Risi. Lo adoro, ci vogliamo un bene infinito e ci siamo sempre l'uno per l'altra.
"Che ore sono?" chiesi sedendomi sul divano
"Le 19.30" rispose Yuri cambiando canale.
"OHOHOHOH, METTI UN FILM!" gli urlai all'orecchio, tanto da farlo saltare sul posto
"Vuoi farmi diventare sordo per caso?" disse riprendendosi e ridendo
"Scusa ahahah" dissi ridendo anche io.
Passammo un'ora e mezza a fare cazzate e a vedere il film, che poi solo Francesco lo stava vedendo e con noi in sottofondo non ci capiva nulla ahahah.
"Regà, so le 21, chiamo la pizzeria?" chiese Riccardo alzandosi
"Oddio, basta pizza, è una settimana che la mangio" dissi quasi piangendo
"Okay, allora cucini tu." rispose Riccando incrociando le braccia al petto
"Nono, la pizza va benissimo!" dissi ridendo.
Non che non sappia cucinare, è che non ho voglia ahah.
Appena ordinammo la pizza, andai in bagno, mi lavai, mi struccai e mi misi il pigiama. Sticazzi se sembro un non so cosa, non voglio essere come tutte le altre che, se non è l'una di notte, non si struccano.
Tornai dagli altri e notai che erano arrivate le pizze.
"SI MANGIAAAA" dissi lanciandomi contro un cartone di pizza.
Si okay, ho dei SERI problemi....
Mi sedetti per terra, davanti la televisione e iniziai a mangiare.
"Sharon, c'è il tavolo." mi ammonì Riccardo
"Ssh, sto vedendo la televisione." risposi prendendo un pezz di pizza.
Appena finì la pizza, mi alzai e posai il cartone con gli altri.
"Riccà, vai a buttare la spazzatura!" urlai in modo che mi sentisse.
"Vai tu Shà!" urlò in risposta.
Sbuffai, presi la busta e uscì.
Il secchio non era tanto distante dalla porta, quindi ci misi due secondi ad arrivare, buttai la spazzatura e, mentre stavo per andarmene, sentì prendermi per il polso.
Mi girai e vidi un uomo davanti a me, tutto incappucciato.
"AIUTO!" urlai.
"AIUTATEMI!"
L'uomo mi tappò la bocca.
"Se stai zitta, non ti farò nulla." mi sussurrò all'orecchio. Mi vennero i brividi.
"Co...cosa vuoi da me?" chiesi terrorizzata.
"Sai Sharon..- disse spostandomi una ciocca di capelli- è da un po' che ti osservo" rispose ammiccando
"E...beh,è chiaro che voglio te. Mi servivai solo per farmi pagare." rispose prendendomi per le spalle.Spazio autrice
Sciao bele pampineee
Come state?
Allora, in questo capitolo Sharon rivede sua madre e le urla contro e Riccardo difende sua sorella, com'è giusto che sia.
All'ultimo Sharon viene 'rapita' da un'uomo.
Chi sarà?
Spero vi piaccia.♥
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Avrò cura di te.||My Dreams||The Crookids
FanfictionTratto dal capitolo 30 "Sharon, non stringermi così tanto, sono qui, non me ne vado mica" disse lui, stringendomi a se. 'Ma io si però' pensai. "Scusa, è che ti voglio bene. Non scordarlo mai, va bene?" chiesi, staccandomi dall'abbraccio. "Te ne vog...