Mi mordo il labbro nervosamente, picchetto il piede sul pavimento e ci spero con tutto me stesso che Claudia scelga di stare con me. Io e Claudia abbiamo condiviso tanto, gli anni più belli li abbiamo passati insieme. Devo essere sincero: non credevo di poter provare queste emozioni mai provate in vita mia, pensavo che tra noi sarebbe stato solo e semplicemente un flirt passeggero, invece sono qui a sperare che lei mi lasci spazio nella sua vita.
Quando la vedo apparire il mio cuore si riempie di gioia, ma non lo do a vedere. Non sono uno che mostra le sue emozioni e forse è proprio per questo che c'è voluto così tanto per convincerla della mia lealtà nei suoi confronti. I suoi occhi, tuttavia, mi rivelano ciò che non mi aspettavo.«Umbé!» trattengo il respiro, il mio nome pronunciato da lei ha un tono amaro, capisco subito che qualcosa non torna, che faccio bene a sentire ciò che ha da dirmi prima di cantare vittoria. «Devo... devo dirti una cosa...»
A quel punto mi getto a capofitto su di lei, le prendo il viso e la bacio spudoratamente, nella paura che possa essere l'ultima volta che mi resta per convincerla. Che poi, è sempre stato questo il nostro modo di comunicare, è sempre stata un'attrazione letale la nostra. Claudia si lascia divorare in questo bacio, lascia che io mi appropri della sua bocca non lasciandone intatta nemmeno una parte.
«Umbé!» senza respiro si toglie da questo bacio, gli occhi le sono diventati lucidi e io, per la prima volta nella mia vita, ho paura, una paura fottuta di perderla. «Sono... sono incinta!» la paura mi assale nel sentirle dire queste parole, eppure non la lascerò sola, devo solo metabolizzare il tutto.
«Oh... beh... non so chi farà il bambino dei due...» ridacchio, perché io prendo tutto alla leggera, anche in questo caso sto tentando di alleggerire la tensione. «però, non preoccuparti, possiamo lo stesso...» non mi da il tempo di finire che mi spara addosso ciò che ne segue dopo.
«Non sei tu il padre!» quasi mi sento morire, quasi mi cedono le gambe, tento ancora di non darlo a vedere. «Avrei voluto... cioè... ci ho sperato tanto, ma... i tempi non coincidono!» delle lacrime scorrono copiose sul suo viso, e benché il mio cuore è appena stato distrutto per la seconda volta nella mia vita, dopo aver dato fiducia ancora una volta, mi viene voglia di abbracciarla, e lo faccio, rimpiangendo il tempo perso un attimo dopo. Forse è colpa mia se siamo in questa situazione, ho perso troppo tempo per capire il sentimento che mi legava a Claudia, lei lo ha sempre saputo.
«Mi dispiace, è... è tutta colpa mia!» ammetto, prendendomi tutte le mie colpe se questa relazione non è andata come speravo.
«No, Umbé è solo colpa mia, ho... fatto troppo sciocchezze in quest'ultimo anno, mi dispiace!» ammette rammaricandosi, «però... lo amo il padre di questo bambino e ho deciso di stare con lui, di darci questa opportunità!» non credo minimante alle sue parole, lo vedo da come mi guarda.
«E quello che c'è tra noi non conta nulla per te?» Rimango nei suoi occhi, «lo ami? Come fai a dire che ami qualcuno che non fai altro che tradire con me!» sbotto, so di avere la mia parte di colpa, ma ci ho provato davvero a farle capire che volevo cambiare per lei. «Come fai a costruire qualcosa con una persona senza essere sincera?» stringo le labbra, un passo e le prendo il viso, appoggio la fronte sulla sua, nei suoi occhi scorrono lacrime e vorrei tanto chiederglielo di rimanere, di non andare, ma non voglio decidere per lei. Un figlio... un figlio cambia tutto, devo farmene una ragione: l'ho persa.
«Tu non puoi capire, Umberto. Io ti ho aspettato per una vita, ho tanto sperato che le cose tra noi andassero nel giusto modo, ma non è mai successo. E io... non lo so!» abbassa la testa e fa un passo indietro per prendere le distanze da me. E mi sento come se mi stessero strappando il cuore dal petto, non vorrei avvertire questa sensazione eppure so che ha ragione, che se siamo in questa situazione è perché ho sempre creato delle barriere nel nostro rapporto e ho permesso che si allontanasse da me.
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The last Day (Completa)
RomanceUmberto ha sempre la battuta pronta, dice la sua in maniera spontanea senza pensare ai sentimenti delle persone. Sì, perché lui non è molto empatico, non capisce che alcune parole possono ferire. Nessuno, guardandolo, penserebbe che ne ha passate ta...