28•capitolo -Finalmente ti ha mollato-

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Sono due settimane che la mia vita è cambiata, ora la condivido con Claudia. Mi sento un po' strano, non mi sono ancora abituato a questa situazione, non faccio che ripetermi che era quello che volevo: stare con Claudia; di certo però non volevo che fosse così la nostra storia, nonostante condividiamo la stessa casa siamo sempre più distanti, non ci avviciniamo se non per dirci cose necessarie. Lo so, devo andare avanti e perdonarla, ma non ce la faccio ancora a passarci sopra.

Io e Giorgia, dall'ultima volta che ci siamo visti, ci siamo sentiti ogni giorno, ma sono due giorni che non si fa viva e comincia a mancarmi la sua presenza. Lo so che sarebbe meglio troncare ogni rapporto, tuttavia senza il suo sostegno è come se mi mancasse la terra sotto i piedi.

Adesso sto andando verso casa di Bernardo, non l'ho avvisato che sarei passato, avevo bisogno di staccare la spina, avevo bisogno dei suoi saggi consigli. Quando sono davanti casa sua però, non c'è lui ad accogliermi, bensì Bianca che è seduta sugli scalini all'ingresso, con la faccia nascosta dentro le gambe e le mani a tenersi il viso.

«Ehi...» attiro la sua attenzione, mi avvicino, lei si accorge di me e fa uno dei più finti sorrisi. Credo non sia un bel momento. «Tutto a posto?» l'affianco, non sono per niente bravo a confortare ma non mi pare il caso fingere di non essermi accorto della situazione.

«Talmente a posto che credo che Bernardo non voglia più vedermi!» sbuffa aria dal naso.

Alla fine, il consiglio che gli avevo dato di mollarla, l'ha preso sul serio.

«Oh, finalmente ti ha mollata!» Bianca alza di scatto la testa e mi guarda in tralice, mentre io ridacchio.

«Scusa!?» il tono di voce che usa è accusatorio.

«Beh, gliel'ho detto io di mollarti. Dai, Biá, non te la prendere. Sei proprio una stronza eh!»

Lei mi fissa intontita, pulisce il viso sporco di mascara, poi inaspettatamente scoppia a ridere.

«Senti chi parla!!» e mi da un buffetto sulla spalla. «Cioè è come il bue che dà del cornuto all'asino!»

Scrollo le spalle e dipingo sul mio viso uno dei miei migliori sorrisi.

«Mi dichiaro colpevole!» affermo.
«Io glielo dico sempre che si è scelto la fidanzata uguale al migliore amico!»

Lei continua a ridere, sembra che si stia riprendendo rispetto a poco fa, anche se la brutta cera non le ha lasciato il viso.

«Lo amo!» esclama con convinzione, quasi avesse bisogno di sfogarsi. «Sono innamorata di lui, ma a volte penso di non meritarmelo!»

«Benvenuta nel club! Bernardo non se lo merita nessuno, neppure io che sono il suo migliore amico. Quell'uomo è un santo e riuscirebbe a far sentire inadatto qualsiasi persona!» le confido. Bernardo è proprio un ragazzo di altri tempi, uno che mette anima e cuore per le persone che ama e, il più delle volte, stare con lui ti fa sentire non adeguato.

«Già... sono proprio una scema, lo so, l'ho fatto scappare!» toglie ciocche bionde dal viso, «come va a te? Ho saputo di Claudia!»

Annuisco e il pensare a lei mi mette agitazione.

«Bene, o forse no, non lo so. È un po' complicata la situazione!»

«La ami?» me lo chiede spiazzandomi. Ho cercato di non pensarci in queste settimane, tutto ciò perché mi sento confuso, Giorgia è entrata nella mia vita e l'ha ribaltata, dunque è diventato complicato dare un nome a tutto.

«Non lo so quello che provo! So solo che il mio cuore è diviso tra due donne e non riesco a dare una risposta a tutto!»

«Allora è questo il problema: devi fare chiarezza!» dice, ma non ho il tempo di ribattere perché dalla porta esce Bernardo che ci guarda quasi stesse cercando di capire la strana coppia. Non si aspettava di certo di vederci insieme. Decido che forse è meglio lasciarli soli, che al momento Bernardo non può pensare ai miei di problemi e torno a casa, lì dove Claudia sta cucinando. Mi guarda di sottecchi e mi fa un sorriso da lontano, ci prova sempre a farlo per cercare di avvicinarmi. Io mi metto davanti alla tv e passo il mio tempo a giocare alla PlayStation. Ci penso a Giorgia, al fatto che mi aveva promesso che ci sarebbe stata e ha continuato a farlo per queste due settimane, ma da due giorni lei è proprio sparita; l'ho cercata ripetute volte ma lei ha sempre trovato un motivo per non stare al telefono con me. Credo di dover voltare pagina, pensare a quello che ho ora con Claudia, a costruire qualcosa visto che abbiamo un bambino insieme. Eppure il suo pensiero continua a picchiettarmi la testa senza lasciarmi in pace, ed è davvero estenuante questa situazione.

The last Day (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora