ᴡᴀsᴛᴇ ɪᴛ ᴏɴ ᴍᴇ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]

Capitolo 1

"Geonbae!" Esultasti tu, facendo tintinnare il bicchierino con la tua migliore amica, Yuqi. Voi due faceste una faccia disgustata ma soddisfatta dopo ave consumato l'alcol.

"Potrei abituarmici." Commentò Yuqi. Per qualcuno che era di qualche mese più grande di te, la sua voce era profonda come il cielo azzurro. Confortante e rilassante. "Non riesco davvero a credere che siamo qui."

"Neanche io, è come un sogno." Dissi tu. Il bar in cui eravate non era quello a cui vi riferivate. Ma della città in generale. Voi due avevate vinto una borsa di studio per dei programmi di laurea presso la migliore università di Seoul. Non c'era mai stato alcun dubbio che non saresti rimasta nella tua città natale, poiché lì non c'era niente che ti poteva offrire. Perciò avevi lasciato tutto. Tuo padre violento che ora era in prigione. Tua madre era scappata da tuo padre quando la sua vera natura era venuta alla luce e ti aveva lasciata con lui. Ma non era il momento per essere tristi, eri lì per festeggiare l'inizio dell'estate. E quando sarebbe finita, avresti cominciato a studiare ciò che di più amavi.

Yuqi, d'altra parte, era stata trattata come una principessa, essendo un'ereditiera e tutto il resto. La sua famiglia non le aveva mia permesso di alzare un dito, ma lei era testarda. A 16 anni aveva preso la patente, aveva iniziato a lavorare in un negozio di auto del quartiere nonostante la sua figura. Ecco perché stava per andare a studiare ingegneria. Questo era anche il motivo per cui voi due vi siete piaciute, tu non l'avevi mai trattata come una regina e lei ti trattava come una amica invece che come un cittadino comune.

"L'appartamento sarà pronto entro la fine della settimana. Quindi, spero che ti andrà bene stare in hotel ancora per qualche giorno." Disse lei.

"La stanza d'albergo che ci hanno dato è più grande di casa mia. Sarei felice di viverci per il resto della mia vita." Dissi tu. Lei rise.

"Non essere ridicola, l'appartamento sarà migliore."

"Non posso credere che i tuoi genitori abbiano pagato tutto. Mi sento in debito con loro."

"Beh, sei come una seconda figlia per loro. Inoltre, sei stata tu ad aiutarmi con i bulli del liceo. Ti sono molto grati." Sorridesti tristemente al ricordo. Dato che proveniva da una scuola da ricchi, molte persone la prendevano come amica per i soldi. La ragazza essendo ingenua, aveva lasciato che la usassero nella speranza che continuassero ad essere suoi amici. E così l'avrebbero abusata finchè non avrebbe più fornito loro ciò che volevano.

"Darei qualsiasi cosa per far parte della tua famiglia." Sospirasti tu, prendendo un altro shottino, ma questa volta fu più aggressivo.

"Ha provato a contattarti?" chiese lei, con gli occhi pieni di preoccupazione. Il suo dito indice picchiettava sul palmo della tua mano. Erano piccoli gesti che faceva per farti sentire meglio.

"Si, la prigione mi ha chiamata la scorsa settimana, mi hanno detto che stava migliorando. Ma non ho idea di cosa stavano parlando. Stava meglio per cosa? Non colpiva le Persone? Stavano parlando di una persona? Non lo so."

"Beh, qualunque cosa significhi, non voglio che ti avvicini a lui. Ti ha quasi ucciso quella volta." Rabbrividì lei al pensiero, le sue spalle tremolarono.

"Non essere drammatica. Erano solo alcuni lividi."

"Ma sei comunque andata all'ospedale."

"Ok, basta pensare a quello. Beviamo ancora un po." Versasti dell'altro alcol nel suo bicchiere, e lei lo bevve esitante. Voi due non eravate tipo da andare nei bar, ma dovevate festeggiare perché quella era la vostra prima notte in città. Era un buon modo per festeggiare. Il bar era poco illuminato, poche persone c'erano qua e là perché era un giorno feriale. Tu e Yuqi sedevate a uno dei tavoli alti con vista sull'esterno. La gente fuori camminava per strada, mentre venivano illuminate dai lampioni che proiettavano le loro ombre dietro di loro. Era tardi. Mentre stavi per ordinare un altro drink, il cameriere passò con due drink colorati.