Capitolo 11

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"T/N!" Urlò Namjoon entrando nella mensa. Alzasti lo sguardo, l'uomo stava correndo verso di te, urtando altri studenti, senza curarsene minimamente.

"Si, Joonie?" Dissi tu dolcemente. Lui fece un verso lamentoso per il soprannome. Tutti gli altri pensavano che fosse carino, ma non conoscevano la natura della tua relazione con lui. Una volta Hoseok ti aveva detto di chiedergli di uscire perché sembrava che voi due andaste d'accordo. Ma ridesti alla proposta.

"Zitta." Disse lui. Poi si sedette, trattenendo il respiro. Eri lì con Yuqi, Jungkook e Taehyung. Voi quattro stavate discutendo del tirocinio di Yuqi, per vedere se dovesse ritornarci. Dopo l'incidente, non lo aveva osato dire ai suoi genitori, perché altrimenti l'avrebbero costretta a tornare a casa. L'azienda aveva offerto un risarcimento e un aula meno pericolosa per il corso.

"Hyung, stai bene?" Chiese Jungkook. Namjoon annuì velocemente, con un sorriso gigante sul viso mentre si girava verso di te.

"Ho finito!" Esclamò lui.

Il tuo viso si trasformò in disgusto. Anche il resto del tavolo era in soggezione mentre Namjoon finiva di dire la frase. "Ehm, buon per te? Perché mai mi dovresti dire una cosa del gen-" Ti diede una spinta sulla fronte con la mano. Ti misi una mano sulla fronte e gli diedi una spinta anche tu.

"Pervertita. Sto parlando della canzone." Gridò lui. Poi roteò gli occhi in modo drammatico.

"Canzone?" Chiesi tu, dando un morso al tuo panino.

"Quella con cui mi hai aiutata, pabo. Crystal Snow. L'ho finita." I suoi occhi scintillavano. Le sue fossette erano fin troppo visibili. Il suo sorriso era radioso. Era davvero una bella vista.

"Oh, capito." Dissi cercando di utilizzare un tono allegro.

Namjoon sospirò, notando la tua dote d'attrice. "Voglio mostratela." Disse lui, con il tono più dolce, come se conoscesse il peso delle sue parole su di te.

"Ora?" Chiesi tu. Lui annuì. Guardasti l'orologio, avevi ancora un'ora libera prima della tua prossima lezione. Yuqi ti aveva rassicura che sarebbe stata bene con i ragazzi. Ti aveva persino strizzato l'occhio mentre prendevi la tua roba per andartene. Come promesso, non aveva detto a nessuno della tua cotta di Namjoon, nemmeno al tuo migliore amico. Lei credeva davvero che ci fosse una possibilità tra te e Namjoon, così credevano anche il resto del gruppo.

Namjoon ti portò in un altro edificio, che presumevi essere la sala musicale, poiché avevi notato delle sculture che formavano delle note sul lato dell'edificio. Continuasti a seguirlo in una stanza con doppie porte. E appena esse si aprirono la tua mascella cadde immediatamente. Il soffitto era alto e c'erano molte finestre. La fresca luce gialla proveniente dall'esterno riempiva la stanza, illuminando per bene il pianoforte che era posizionato al centro della stanza.

"Namjoon, è bellissimo." Dissi tu, mentre i tuoi occhi si stavano riempiendo di lacrime. Lui ridacchiò e si avvicinò al pianoforte, prendendo posto sulla panca. TI fece cenno di sedersi accanto a lui. Le tue dita velate si appoggiarono poi sui tasti, sentendo la loro freschezza.

"Sai come suonarlo?" Chiese Namjoon.

"Pensò che potrei romperlo suonando solo 3 note." Dissi tu, togliendo velocemente le dita per non ferire lo strumento.

"Ah, questo mi ricorda il mio primo anno qui. Pensavo che un lo strumento fosse stonato, quindi ho provato a rimetterlo a posto. La storia si è conclusa con il pianoforte che si è schiantato sul pavimento." Ridesti forte, ed essa riecheggiò nella stanza.

"Sei sicuro che sia una buona idea toccarlo adesso?" Chiesi tu.
Lui alzò le spalle.

"Se questo piano si rompe, darò la colpa a te." Gli diedi un pugno sulla spalla e lui fece finta di sentire dolore. Poi tossì e spostò entrambe le mani sui tasti. Le sue dita si muovevano con eleganza e senza sforzo. La melodia, ogni nota, ogni accordo, erano affascinanti. Ma il tuo cuore si fermò quando iniziò a cantare.

ᴡᴀsᴛᴇ ɪᴛ ᴏɴ ᴍᴇ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora