Capitolo 27

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Quando ti svegliasti il giorno dopo, Namjoon non era accanto a te. Doveva essere andato a farsi una doccia e a riposare a casa sua. Ti sentivi malissimo per averlo tenuto sveglio la scorsa notte. Ad ogni tuo movimento sentivi vivamente le tue ferite, ma per tua fortuna il dolore si era allevato. Dall'esterno c'era un aroma saporito che ti invase subito le narici. Eri confusa dal momento che Yuqi non sarebbe tornata ancora per qualche giorno. I tuoi piedi ti trascinarono fuori dal letto e poi in cucina. E fu uno spettacolo ciò che vidi.

Era vicino al forno, a torso nudo. Beh, indossava il grembiule con la spilla che Yuqi ci aveva attaccato, ma esponeva bene la sua schiena ampia e snella. Aveva i capelli bagnati e alcune gocce rotolavano lungo la sua schiena. Si muoveva abilmente tra il frigo alla padella e poi ruppe delle uova con movimenti eleganti. Tu ti appoggiasti al muro e lo guardasti dall'alto in basso. Lui si girò a tre quarti e potetti vedere il suo profilo e il suo sorriso perfetto.

"Ti godi la vista?" Chiese lui. Sapeva che eri lì. Arrossisti all'istante, e cercasti immediatamente di coprire il tuo viso. Pochi secondi dopo però lui apparve davanti a te, con i capelli bagnato spinti all'indietro. Poi spostò le tue mani dal tuo viso. Il grembiule copriva a malapena qualcosa, quindi non aveva senso che lo indossasse. Potevi vedere i suoi addominali definiti, la sua pelle abbronzata, i suoi due scuri....Sposta gli occhi sul suo viso, per vedere che stava ghignando ancora.

"P-pensavo fossi tornato a casa." Dissi tu.

"Non essere ridicola, non ti lascio da sola." Disse lui tirandoti a sé per un abbraccio. TI baciò poi la fronte e il suo odore di lavanda, quello del tuo bagnoschiuma ti pervase. "Oh sì, ho fatto una doccia, se non ti dispiace. Ho dovuto lavare anche la mia maglietta."

"Oh, capisco. Ecco perché sei nudo."

"La maglietta però si è asciugata mezz'ora fa." Disse lui semplicemente, poi strizzò l'occhio, prima di tornare ai fornelli. TI sedesti a tavola e lo guardasti preparare la colazione per voi due. Avevi dei dubbi a causa delle storie dell'orrore che i ragazzi ti avevano raccontato su Namjoon in cucina, e se avesse rotto qualcosa di Yuqi, sarebbe stata la rovina, le sue cose costavano un patrimonio. Mise il piatto davanti a te, c'erano dei pancake leggermente bruciati e delle uova strapazzate. Tuttavia, sembrava avere un odore incredibile.

"Tu non mangi?" Chiesi tu mentre prendevi il primo morso delle uova. Erano un po insipide, ma il tutto poteva potersi aggiustare con il sale.

"Mangerò dopo. Mi piace guardarti mangiare." Rispose lui, una mano poggiata sul tavolo e la testa appoggiata su di essa.

"Sei sicura che sia questo il motivo? O stai aspettando un po di razione del mio cibo?"

"Come osi pensare che userei la mia ragazza come tester di veleni?" Disse lui. E tu colsi l'occasione per pizzicare le sue piccole guance. "Ma parlando che tu sei la mia ragazza, ho qualcosa di cui voglio parlarti."

"Oh Dio, vuoi rompere con me? È perché ho messo quel virus sul tuo computer?" Chiesi tu, posando la forchetta e cercando di farti più piccola possibile sulla sedia. Era una strana idea che ti potesse lasciare quando era stato tutta la notte con te e ti aveva persino preparato la colazione a torso nudo, ma il mondo girava in modo strano e non si poteva sapere. Tutto era possibile.

"Eri tu? Pensavo fosse perché Jimin lo usata per guardare...video. Oh, povero ragazzo, devo scusarmi con lui più tardi." Lui sospirò e scosse la testa. Capisti immediatamente il contenuto del video d cui stava parlando, quindi annuisti lentamente con la testa, cercando di non immaginartelo.

"Quindi non vuoi rompere con me?" Chiesi tu dopo un po.

Ti diede un piccolo colpetto alla testa. "Sei così stupida, perché mai dovrei lasciare andare la cosa migliore della mia vita?" Chiese lui sarcasticamente, cosa che ti fece ridere.

"Allora di cosa volevi parlare?"

Namjoon iniziò a pensare attentamente alle sue parole. "So che non ci frequentiamo da molto, ma non posso vivere distante a te, anche se sono solo 15 minuti a piedi dal mio appartamento. Ieri sera, quando ti ho vista così, ho pensato che avrei potuto morire se ti fosse successo qualcosa. E se non fossi tornato a casa prima, non l'avrei mai saputo. Odio pensare a questa possibilità."Potevi sentire la crudezza nella sua voce, l'emozione senza filtri, la tristezza e l'amore che aveva per te. Ti prese la mano e la forchetta cadde di colpo nel piatto, emettendo un suono forte che nessuno di voi due sembrò farci caso. "Voglio che tu mi stia vicino, ti voglio con me."

"Aspetta, cosa?"

"Vieni a vivere con me." Ripeté con fermezza come la prima volta. Non c'era alcun sego di esitazione nei suoi occhi. "So che mi sto muovendo troppo in fetta, ma ti voglio in un posto dove posso tenerti d'occhio. Non sto dicendo che sei di mia proprietà. È solo che non voglio che ti succeda niente di male, mai più."

"Per quanto ami i ragazzi, non credo sia una buona idea. Non avete abbastanza spazio per me."

"Volevo che fosse una sorpresa, ma..." Cercò qualcosa nella sua tasca.

"Oh Dio, ti stai proponendo?" Sussultasti tu.

"Nel tuo cervello girano cose strane. No, non lo sto facendo. Voglio dire, prima o poi lo farò, ma non ora." Ti fece arrossire il fatto che vedeva un futuro con te. La sua mano tornò in vista con una chiave.

"Ho risparmiato un posto per me. Non sapevo quando sarebbe stato un buon momento, ma poi ti ho conosciuta e alla fine ho dato un senso a quel posto." Disse lui, alzando la chiave con il suo sorriso luminoso. "Ho un appartamento per noi due."

"Lo hai fatto veramente?" Chiesi tu, in completo shock, ma era uno shock per una sorpresa bella.

"Si, non devi rispondermi adesso. Il posto non è ancora pronto, quindi abbiamo molto tempo per decidere e vedere se ci saranno...futuri cambiamenti."

"Non romperò mai con te, se è questo a che stai pensando." Ridacchiasti tu. "Ma si, per favore dammi un po di tempo per decidere con Yuqi. Sappi solo che sono felice che tu abbia pensato ad un nostro futuro. Ti amo, Namjoon."

Lui si alzò dalla sua postazione e ti tirò su per un forte abbraccio. "Ti amo così tanto T/N." Dopo colazione, ti portò all'appartamento, che era vicino all'università. Ti aveva detto che anche se presto si sarebbe laureato, per te voleva che facessi pochi chilometri per arrivarci. Il tuo cuore si era sciolto per quanto fosse premuroso. Il posto in sé non era grande, ma era accogliente. Il pavimento in legno marrone chiaro insieme alle pareti bianche e nude davano al posto una sensazione di semplicità. Nessun mobile in vista, ma potevi immaginare il tutto chiaramente. C'era un grande soggiorno, un bagno, l'ufficio che avrebbe utilizzato Namjoon e due camere da letto. Namjoon ti aveva riferito che una camera da letto sarebbe stata la tua fin quanto non ti saresti sentita un bel po a tuo agio per andare direttamente nella sua. Aveva pensato a tutto. Guardando le stanze un'ultima volta, pensasti che quello che stava succedendo era l'inizio di qualcosa.

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ᴡᴀsᴛᴇ ɪᴛ ᴏɴ ᴍᴇ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora