Capitolo 29

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"T/N, dove vuoi mettere il tuo santuario?" Chiese lui all'esterno del soggiorno.

"Oh mio Dio, non è un santuario! Per favore, smettila di chiamarlo in quel modo."

"Lo metterò vicino all'albero di Natale. Ooh idea, potrei usare le loro photo card come ornamento per l'albero. Ovviamente Junmyeon dovrà essere al centro di tutto." Namjoon continuò a parlare tra sé e sé. Nell'ultimo periodo aveva fatto lo sforzo di imparare tutti i nomi degli EXO, e aveva sviluppato una piccola cotta per il leader Suho. Ti ricordava allo stesso modo Seokjin. Forse era per questo che a Namjoon piaceva così tanto. Ci ridesti sopra e continuasti a svuotare la tua stanza.

La vigilia di Natale era presubilmente una delle feste più romantiche del mondo. Era una giornata dedicata all'amore innocente, ai primi baci, al sol tenersi per mano, la condivisione di una tazza di cioccolata o alla risposta di un semplice "si" o "lo voglio". Tuttavia invece di unirvi ad un incontro con amici o altro, tu e Namjoon avevate deciso di restare nel vostro appartamento. Le vernici erano già asciutte, i mobili erano stati consegnati e il resto dell'appartamento era quasi al completo. Namjoon nascondeva il fatto che stava abbastanza bene, non te ne rendesti conto però finché non vedesti che aveva fatto una grossa compara per le sue apparecchiature musicali e gli elettrodomestici senza dirtelo. I ragazzi allora erano intervenuti e vi avevano comprato una TV. I genitori di Yuqi vi avevano fatto una grossa spesa per far si che non rimaneste a stomaco vuoto. Yuqi fu l'ultima a darti qualcosa, un pigiama coordinato con sopra dei simpatici koala.

Dopo aver posato l'ultimo libro sulla scrivania, facesti un passo indietro, ammirando tutto. L'allestimento era simile a quello del vecchio appartamento, ma in quel momento c'era una sensazione esaltante che accompagnava la stanza. Quella era la prima notte che voi due passavate nell'appartamento. Namjoon entrò silenziosamente nella stanza e appoggiò la testa sulla tua spalla da dietro. Poi ti baciò il collo prima di guardare la stanza.

"È così da te." Sussurrò lui. Non sapevi cosa volesse veramente dire. Ma forse si riferiva alla sua semplicità e pulizia.

"Grazie. Ma manca ancora il mio santuario." Dissi ridacchiando. Ti chiesi subito del perché non avesse portato subito lo scatolone nella tua stanza.

"A proposito, andiamo ad aprire i regali." Disse Namjoon mentre si nascondeva con la testa verso il tuo collo. Guardasti fuori ed era già buio. I lampioni erano una sfocatura attraverso le tende come una macchina fotografica che faceva foto sfocate, e quella visione bastava per portare una sensazione di nostalgia. Ti strinse forte la mano e corse in soggiorno come un bambino il giorno di Natale. Ridesti tranquillamente davanti all'albero e a lui. E lui fece esattamente quello che si era prefissato di fare. Suho era la stella e gli altri membri erano degli ornamenti. Il 'santuario' era proprio accanto all'albero, gli album erano impilati ordinatamente. Sotto l'albero di Natale c'erano delle scatole avvolte perfettamente nella carta regalo. E appoggiata al muro c'era una grande scatola piatta, della dimensione da 40 pollici di una tv.

Ti fece sedere davanti all'albero e si sedette poi accanto a te. I vostri pigiami sfregavano l'uno contro l'altro. Iniziasti a scartare le scatole più piccole. Lui strappò la carta regalo del primo, dove all'interno vi era un portachiavi personalizzato che poteva essere collegato al suo telefono in modo da poter riuscire a localizzare le chiavi perse. Divenne timido al ricordo delle innumerevoli volte in cui le aveva 'perse'. Lui poi ti consegnò una scatola d'argento con le dimensioni si una scatola da scarpe, ed era ciò che pensavi. Stivali in pelle marroni che ti arrivavano fino alla caviglia con rifiniture in pelliccia sulla parte superiore. Poi passl al suo prossimo regalo.

"T/N, non puoi averlo fatto." Esclamò lui mentre lui tirava fuori la carta dalla scatola. Quando raggiunse il contenuto, le sue mani tremavano.

"Certo che l'ho fatto." Ridesti tu.

"Sei la persona migliore di sempre." Si mise le cuffie, provando l'adattamento alla testa, poi il suo dito tracciò il suo nome inciso sul lato del manico. "Le volevo così tanto. Grazie molte." Si lanciò dalla sua posizione e ti placcò a terra, soffocandoti di baci.

"Possiamo restare così?" Chiesi tu, mentre il tuo dito toccava le sue fossette. Lui ti baciò la punta del naso e poi ti tirò su.

"C'è ancora un ultimo regalo." Disse lui. Era il momento dello scatolone che aveva le dimensioni di una tv. Lo sollevò con facilità, quindi ti venne il dubbio che fosse veramente qualcosa del genere, le cose erano due, o era una presa per il culo o Kim Namjoon era così allenato da poterlo sollevare così. Lo guardasti con circospezione. Lui lo tenne fermo mentre tu iniziasti a strappare via l'involucro. Dentro di esso e sotto le innumerevoli carte, c'era una scatola. Arrossisti immediatamente quando vidi il suo contenuto.

"Kim Namjoon, ho così tante domande in questo momento." Dissi tu a bassa voce, con gli occhi ancora sul regalo. Lui rise e ti aiutò a tirarlo fuori e lo tenne di fronte a lui. Era una foto in cornice, il modello guardava direttamente la telecamera, i suoi capelli neri come la foresta pettinati all'indietro, rivelando la sua preziosa fronte. Entrambe le sue mani venose erano vicine al suo viso, coprendo circa il 90% delle sue labbra carnose. Gli anelli decoravano le sue dita sottili, gli stessi anelli che stava indossando in quel momento lui. "Sei così carino." Dissi tu, con gli occhi lacrimanti. Quando vide la tua reazione, lui iniziò a ridere.

(FOTO)

"Grazie, tesoro. Ho lavorato duramente per convincere Yoongi a convincere la sua azienda a farmi fare questo servizio fotografico."

"Lo appenderò subito. Questo è davvero il regalo migliore di sempre."

"Sei sicura? Non c'è niente che possa superare questo?" Chiese lui.

"Niente!" Scossi la testa con determinazione. "Guarda dentro, c'è anche un'altra cosa." Disse lui e tu guardasti sotto un altro strato di carta e notasti veramente qualcos'altro. Un'altra foto incorniciata.

"Per favore, non dirmi che sei nudo." Dissi tu prendendolo in giro. Lui roteò gli occhi. Spazzasti via perciò le carte e vidi 9 facce familiari, ma c'era qualcosa in più. "Gli EXO lo hanno firmato?" Urlasti tu. Namjoon annuì con arroganza, anticipando il fatto che di lì a poco avresti saltato su e giù come una bambina. Ma tu invece posasti la scatola e ti alzasti in piedi, tolsi il suo ritratto dalle sue mani e poi lo posasti da parte. Era confuso ma era perfettamente contento quando lo baciasti lentamente, con le tue mani a coppa sul suo viso. Invece le sue mani si mossero per sostenerti dalla vita. Entrambi vi muoveste per la stanza senza staccarvi per raggiungere il divano. Namjoon lasciò cadere il suo corpo sul cuscino e ti trascinò con sé.

"Grazie." Dissi tu a lui. "Ma tu sei il migliore. Sei l'unico di cui ho bisogno."

"Com'è possibile che mi rendi così dannatamente felice?" Lui sorrise. Ti passò una mano tra i capelli e quel movimento ti fece rilassare e alla fine vi addormentaste l'uno nelle braccia dell'altro.

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ᴡᴀsᴛᴇ ɪᴛ ᴏɴ ᴍᴇ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora