Capitolo 30

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Namjoon alla fine si svegliò per primo, sentendo il suo braccio insensibile. Ma nonostante tutto non osò muoversi perché tu stavi ancora dormendo pacificamente sopra di lui con il braccio che ti sosteneva la schiena. Non gli restava che fissarti. Sebbene avesse già fatto il suo pisolino con te, niente era più bello per lui svegliarsi per primo e riuscirti a guardarti. La sensazione di vivere insieme soli, e di affrontare il mondo insieme era la cosa che lo eccitava al sol pensiero. Fuori, la città era ancora viva. Alcune macchine suonavano il clacson e sterzavano elle strade sottostanti. L'orologio alla parete segnava le 2:34 del mattino.

Discusse tra sé e sé se dovesse svegliarti o meno, visto che stare sul divano non era la cosa più comoda del mondo. E anche perché voleva dormire con te. Prima che l'appartamento fosse completato, vivevate ancora nei vostri vecchi posti. I nervi spesso lo teneva sveglio quasi tutte le sere. Allo stesso tempo, non voleva metterti troppa fretta però. Comprare l'appartamento a tua insaputa era già stato un azzardo e l'ultima cosa che voleva era che tu ti sentissi a disagio.

Dopo aver litigato con le sue voci nella testa, ti sollevò con cautela e si trasferì nella sua camera da letto. Camminò con leggerezza nel corridoio, facendo attenzione a non sbattere le tue gambe contro qualsiasi cosa. Distese poi naturalmente il tuo corpi sul materasso del suo letto e una volta che ti ebbe messa giù, sorrise quando vice come ti integravi perfettamente con la sua stanza, e desiderava solo che tu ne fossi parte permanente. Poi lasciò cadere il suo corpo accanto al tuo e mise la coperta sui vostri corpi. Aveva lasciato circa un piede di spazio tra voi due, le sue dita indugiavano dove la tua mano era distesa. Tu continuasti a dormire pacificamente, ma la figura accanto a te si stava muovendo e potevi sentire il suo cuore che batteva quasi volesse uscirle dal petto. Voleva toccarti, voleva baciarti, voleva tutto di te. Ma ti avrebbe dato tempo. Quindi per il momento ti avrebbe tenuto solo la tua piccola mano fredda.

"Buon Natale, mia T/N." Disse lui piano, dalla sua parte, di fronte a te. Poi iniziò a guardare ogni singolo dettaglio di te per poi memorizzarlo nella sua mente. Il modo in cui i tuoi capelli erano sparsi sul cuscino, il tuo naso che faceva capolino dalla coperta e le vene visibili nella tua mano. Si intimidì pensando che probabilmente eri più forte di lui e che a un certo punto in una lotta di cuscini avrebbe potuto perdere.

Il sole alla fine si svegliò e piccoli raggi di luce inondarono la stanza. Namjoon non aveva dormito tutta la notte, aveva paura che se si fosse addormentato potesse farti male, visto che era suo solito muoversi durante il sonno. Ma nonostante tutto non sentiva una briciola di stanchezza. Nel momento in cui ti vide svegliarti, un gigantesco sorriso si stampò sul suo volto. Ti stavi ancora rifiutando di aprire gli occhi e come se non bastasse una pioggia di baci sulla guancia ti inondarono. Lo scacciasti subito via e ti voltasti di spalle, volendo dormire ancora un po. Lui però continuò sulla tua schiena. Tu eri persa nel tuo piccolo mondo ma poi ti risvegliasti tutto d'un colpo.

"Sono nella tua stanza?" Chiesi tu a Namjoon, che era completamente sveglio e con un sorriso spendente sul volto.

"Si? È un problema?" Chiese lui, sentendosi un po nervoso all'idea che potesse aver fatto una scelta sbagliata.

"Ehm, beh, no. Però immagino di non essere ancora pronta." Dissi tu piano, portando le ginocchia al petto. Lui sentì il suo cuore affondare nello stomaco. Ti aveva spinto di nuovo in qualcosa e sicuramente avresti provato un po di risentimento nei suoi confronti. Aveva provato a cercare del contatto con te, ma era insicuro e ti aveva lasciato il tuo spazio. "Ho fatto qualcosa di strano durante la notte?" Chiesi tu.

"Cosa?"

"Ho strane tendenze al sonno e non volevo che tu fossi stranito da ciò."

"È di questo che eri preoccupata?" Chiese lui ridendo di sollievo quando annuisti. Poi si mise a sedere e ti tirò a sé. "Perché sarebbe strano? Ti amo. E per rispondere alla tua domanda, no, non hai fatto niente."

ᴡᴀsᴛᴇ ɪᴛ ᴏɴ ᴍᴇ - ᴋɪᴍ ɴᴀᴍᴊᴏᴏɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora