𝐗𝐗𝐗𝐈𝐗

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«Non ho parole, non è possibile...» mormora Hermione.
Lei, Ron ed Harry si trovano presso la sua dimora e del marito, pronti per confrontarsi e conferire riguardo alcune leggi Ministeriali.
In particolar modo parlano di Esme, di ciò che possono fare e in che modo agire.
«In pratica, hanno imposto una nuova legge, approvata direttamente dal Ministro in persona, che si basa sul giudizio dei crimini delle persone in mandati precedenti»
«Ovvero?» le domanda il moro, volendo ulteriori chiarimenti.
«Si dice che il nuovo Ministero è in dovere di giudicare degli eventi accaduti in anni precedenti e in mandati precedenti, in caso di denunce o prove valide»
«Quindi, Esme, in quanto ha commesso quelli che loro chiamano reati in un periodo dove vi era a capo un altro Ministro è potenzialmente giudicabile. Come se volessero sentenziare con le nuovi leggi quelle persone che in altri anni non sarebbero stati punite»
«Esattamente! È un modo losco e viscido per poter punire cose passate, cose che in altri tempi non sarebbero stati considerati reati. Ad esempio, adesso hanno di nuovo cambiato delle leggi riguardo la tutela degli elfi, quindi se vi è stato un elfo che si è lamentato l'anno scorso, adesso la sua causa è direttamente persa perché non sussiste più quella legge, quindi ora dovrà obbligatoriamente tornare alla situazione precedente»
«Ma è follia!» sbotta Ron, spalancando gli occhi a dir poco incredulo «Così tutti sono potenzialmente perseguibili»
«Eppure hanno usato il primo giorno di riforma per Esme» continua Harry, allacciando le braccia al petto e sospirando.

Si guardano per qualche istante molto confusi e preoccupati, rendendosi conto che l'attuale situazione ministeriale è pessima.
Le nuove leggi sono quasi dittatoriali ed alcune riforme sono state imposte senza il consulto del consiglio ministeriale. Tuttavia, anche se fossero state messe sotto votazione ormai il Ministero pullula così tanto di corrotti che sarebbero state ugualmente approvate.
«Qualcuno deve aver fatto una denuncia su Esme, però» suppone Hermione, ripensando alle parole appena affermate «O comunque qualcuno avrà detto qualcosa»
«Sai quante persone la odiavano? Sarà difficile trovare il colpevole o, addirittura, i colpevoli» risponde il rosso, sentendosi ancora più spaesato.
Ora che hanno più o meno compreso da dove è saltato fuori quell'atto di denuncia, bisogna capire come ribaltarlo a loro favore.
«Se solo si scoprisse chi è stato e cosa ha portato a denunciarla si potrebbe trovare un cavillo» Harry parla, si alza e inizia a girare attorno al tavolo della cucina.
Sul ripiano sono sparsi fogli e manuali, tutti consultati da Hermione con il loro aiuto, dove sono segnate un sacco di clausole e avvertimenti che potrebbero rivelarsi utili.
«Dobbiamo capire cosa ha portato a tirar fuori storie vecchie di così tanti anni, addirittura si parla di più di tredici anni fa»
«Adesso l'uso della magia nera, anche il più piccolo, è punibile con la reclusione, anche solo quella colpa l'avrebbe portata ad Azkaban» Ron si passa una mano tra i capelli e osserva una pergamena, rileggendo velocemente alcune cose segnate «Lei appare colpevole, come se fosse una delle peggior criminali»

Hermione è rimasta qualche attimo in silenzio, lei ha lavorato in amministrazione per anni, cerca di pensare ai possibili collegamenti, ma sembra una matassa impossibile da sciogliere e comprendere.
Tutto così in fretta, senza che nessuno se lo aspettasse, eppure una roba del genere deve essere stata sicuramente architettata per bene e per molto tempo.
«Non è possibile che il Ministero si sia svegliato una mattia e abbia deciso di farla marcire per quasi trent'anni in galera» la donna scuote il capo energicamente e si lega i capelli con un fermaglio, necessitando il volto libero per una maggior concentrazione «Qualcuno deve averci lavorato dietro per anni, perché non avrebbe senso. Queste riforme così meticolose, queste idee, tutto questo trambusto che si è accumulato per anni, non sono coincidenze. Qui qualcuno vuole smantellare tutto il Ministero, voleva colpire lei e magari anche altre persone. Pensateci, sono anni che succedono cose strane, sono anni che man mano molti di noi vengono declassati»
«Non è una coincidenza, l'ho pensato anch'io. Non lo è mai stata e non ci siamo forse accorti di nulla» concorda Harry.
«Come potevamo accorgerci di una cosa del genere? Non sono dei problemi con qualche vecchio estremista, qui di parla della completa rovina della società»
«Ci serve altro...altro materiale per arrivare alla radice del problema»
I due annuiscono alle parole dell'occhialuto, concordando che hanno poco su cui lavorare.
«E dobbiamo stare con gli occhi aperti» continua sempre Harry «La soluzione potrebbe essere davanti ai nostri occhi»

PUREBLOOD || She deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora