10: vicino la verità

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ATTENZIONE: nel capitolo sono presenti parole di un lingua che ho inventato IO. Non esiste e, pertanto, ne è vietato l'uso all'infuori della sottoscritta.

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Eun Ae

Il cuore mi mancò un battito quando sentii "morte certa". Un brivido mi percorse la schiena «Quindi accadrà qualcosa di brutto? Noi... significa che noi potremmo morire?»

Beomgyu si voltò a guardarmi, sentendo il mio tono di voce preoccupato «Aspetta, no. Non succederà» mi poggiò la mano sulla spalla «Okay?»

Annuii, sentendo il suo calore attraverso la giacca. Iniziai a sentirmi un po' meglio «Cos'altro dice?»

Beomgyu ritrasse la mano per sfogliare le pagine «Qui nomina una città, un posto, ma  non l'ho mai sentito... Ikmuthartos»

Gettai un'occhiata alla pagina, per metà scritta anche in hangul, ma avevo difficoltà a pronunciarlo «Non credevo che esistesse»

«Sarà qualche paese piccolo.... o addirittura sperduto»

«C'è altro?»

«Vediamo... qui fa riferimento ad alcune creature»

Spostai lo sguardo verso la pagina accanto, sulla quale c'era un disegno molto familiare «Credo di sapere di chi stia parlando»

Mi alzai sotto lo sguardo curioso di Beomgyu e non riuscii a fare un passo che il libro ci apparì davanti. Lo osservai con stupore e mormorai al vuoto «Grazie»

Anche Beomgyu sembrava sorpreso. Mi risedetti e aprii il libro per mostrargli ciò che avevo visto prima.

«Ho trovato questo libro mentre cercavo l'altro» Beomgyu sfogliò le pagine «Lo vedi?» indicai la pagina dove era raffigurato un ragazzo dalle corna e aveva delle squame sulla pelle. Era terribile e attraente allo stesso tempo «Questa persona non è umana. Vuol dire che...»

«Fa parte di un altro mondo?» Beomgyu mi guardò «Stai pensando per caso a quello che penso io?»

«Però non sappiamo perché le piante di un altro mondo siano nel nostro» mi poggiai contro lo schienale «Ora che ci penso, sono molto simili a questi» affermai, indicando alcuni alberi nel disegno successivo.

«Ma si tratterebbe di realtà parallele»

Aggrottai le sopracciglia «Mi sa troppo di fantascienza»

«Oppure è più semplice di quanto pensiamo. Se questa biblioteca è magica - lo hai visto come è apparso il libro?» affermò incredulo «e se i fiori di un'altra terra nascono qui... potrebbe essere che si stia risvegliando qualcosa»

«Intendi vera magia?»

«O qualcosa di simile»

«Però... come?»

«Facciamo così» propose Beomgyu «Prendiamo il libro in prestito e lo vediamo con calma. Non serve a niente scervellarsi adesso»

«Okay. Te lo porti tu?» tanto io non avrei saputo come leggerlo.

Beomgyu acconsentì. Afferrammo gli zaini e mettemmo al suo posto l'altro libro, incamminandoci in seguito verso il bancone. La bibliotecaria ci accolse con un sorriso e le passai il libro. Lo afferrò per registrarlo. Quando me lo restituì, mi afferrò la mano.

«Fai attenzione a lei»

La guardai confusa. Beomgyu al suo fianco non sembrò averla sentita «Mi scusi?»

Rebuild Me || TXTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora