5: appostamento

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Eun Ae

«Io esco!» esclamai prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Scesi gli scalini del portico e mi precipitai verso la strada, guadando l'orario sul display del cellulare. Erano le sei e venti di sera, come avevamo stabilito.

Corsi lungo il marciapiede finché non svoltai l'angolo. Il mio sguardo si posò subito su una figura maschile che si aggirava per la via a qualche metro da me, le mani in tasca e la testa china. Anche quella volta Beomgyu indossava il suo berretto bianco, per parare i raggi del sole che stava appena tramontando.

Gli corsi incontro, poggiando le mani sulle ginocchia per recuperare il fiato «Ehi, Beomgyu»

Lui sollevò la visiera per guardarmi «Eun Ae» mi sorrise divertito «Hai corso? Non abiti qui dietro?»

«Non volevo farti aspettare»

Ci eravamo dati appuntamento per verificare se sarebbero spuntate di nuovo quelle radici. Non che fosse stato restio completamente. Si notava che anche lui voleva partecipare nella mia missione spericolata. Quindi eravamo lì, nello stesso posto e alla stessa ora dell'incidente. Mi chiesi se anche il resto delle persone che avevano assistito ricordassero qualcosa- visto che sembrava non fosse mai accaduto. Ma non potevamo di certo cercarli tutti solo per saperlo. Se noi ricordavamo, anche gli altri dovevano.

Sistemai la giacca di jeans e feci sprofondare il mento nel colletto, sentendo la brezza della sera accarezzarmi il collo scoperto dai capelli troppo corti.

«Quindi cosa facciamo? Avevi detto di avere un piano» disse Beomgyu, togliendosi il berretto per ravvivare i capelli.

«Infatti è così. Prima ho bisogno di vedere se questo è davvero lo stesso dell'altra volta...» replicai, armeggiando con la tasca esterna dello zaino per prendere la bustina di plastica in cui avevo conservato il petalo trovato quella mattina.

Beomgyu la afferrò, avvicinandola al volto «Sembra uscita da una scena del crimine. L'hai perfino etichettata»

«Beh, volevo fare le cose per bene» scrollai le spalle «Comunque... dopo aver verificato questo, pensavo che potremmo fare delle ricerche»

«E qui viene la parte più pesante» Beomgyu mi restituì la bustina «Conosco un posto piuttosto interessante, lì troveremo sicuramente quello che ci serve»

Mi protesi verso di lui, sentendomi emozionata «Dov'è?»

«Sarà una sorpresa»

Lo guardai in attesa, sperando che cambiasse idea, ma fu irremovibile «Okay, starò al tuo gioco»

Si sporse verso di me e mi sorrise «Brava ragazza»

Sentii un brivido percorrerai la schiena, ma ne attribuii la causa al freddo. Incrociai le braccia per scaldarmi e mi guardai intorno.

«Quanto tempo è passato?» chiesi, notando il quartiere stranamente quieto.

Non c'erano passanti, né auto o mezzi di trasporto che correvano sull'asfalto. Solo le luci fioche dei lampioni che iniziavano ad accendersi ci tenevano compagnia.

«Più o meno dieci minuti, ormai ci siamo» Beomgyu fece un passo avanti per guardare la strada «Allora, cosa farai quando avrai risoluto il mistero, piccola detective?»

Rebuild Me || TXTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora