22: imprevisti

30 8 17
                                    

tw: sangue/blood
(la sua presenza, anche se in minime quantità, potrebbe urtare i lettori più sensibili)

Jiyoung

«Sei tu, giusto?»

Tenni ben alzato il quaderno per fargli vedere quello che mi tormentava da un po' di tempo. Quello che avevo tra le mani era un vecchio diario di mia madre, che avevo trovato qualche anno prima. Mi stupivano più le sue doti artistiche che non sapevo possedesse piuttosto che ciò che aveva scritto giorno per giorno.

Soobin deglutì e distolse lo sguardo agitato «Si, sono io»

Girai il quaderno verso di me, passando una mano sul disegno. Lui si avvicinò, rimanendo a qualche passo di distanza.

Poi mi chiese «Come fai ad avere un mio ritratto?»

«Lo ha fatto mia madre, doveva conoscerti in... in quel posto» mormorai. Chiusi il quaderno e gli indicai di sedersi «Se ti va»

Lui annuì e si sedette al mio fianco. Minki lo seguì, miagolando e facendo le fusa. Soobin le sorrise e le passò una mano sulla testa.

«Quindi lo conosci» disse, voltandosi verso di me. Capii subito che si riferiva al suo vecchio mondo.

«Si» sollevai il quaderno «Mia madre ha scritto tutto qui dentro»

I suoi occhi si riempirono di stupore «Si ricorda?»

«Già. Ehm... ha raccontato cosa faceva, chi era, cosa siete»

Da quando lo avevo trovato, qualche giorno dopo la fine delle sue ferie, mesi prima, avevo iniziato a leggerlo. Ero rimasta a dir poco scioccata da tutte le pagine inchiostrate da quelle che, all'inizio, mi erano sembrate fantasticherie. Ci avevo impiegato del tempo per capire che era vero. Ricordavo le notti in cui la lampada della sua stanza rimaneva accesa. Mentre mio padre dormiva, lei appuntava e scriveva tutti i suoi vecchi ricordi. Per lei, ricordare, doveva essere difficile. Forse era per questo che aveva deciso di fare l'hostess, per essere il più lontano possibile dalle sue paure.

«Posso vederlo?» chiese Soobin, cauto.

«Va bene»

Glielo passai e lui lo aprì, sfogliando le pagine. I suoi occhi si mossero seguendo le parole scritte sulla carta e lesse un paio di frasi, sfogliando subito verso la pagina successiva.

«È interessante che lei ricordi tutto alla perfezione» arrivò alla pagina del suo ritratto «Ha scritto di avermi incontrato, ma io non la ricordo bene»

«Forse se vai alle ultime pagine...»

Mi guardò curioso e sfogliò svelto per vedere le pagine seguenti. Sul suo volto calò un'ombra «È del giorno in cui... è l'ultimo»

Feci un cenno e guardai quel poco che riuscivo a vedere sul diario. Mia madre aveva scritto qualcosa che mi aveva scossa, ancora tutt'ora. Quasi non la riconoscevo.

Soobin lesse per bene quelle pagine «Giusto, era la donna alla fine della gravidanza»

«Si. Se tu avessi aspettato un altro po', per fare quello che hai fatto, credo che anche io sarei nata lì»

Rebuild Me || TXTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora