14: ricordi

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Minjee

Strofinai le mani sulle cosce per l'agitazione. Dov'era finito?

Kai aveva chiesto di vederci prima di andare a scuola, quella mattina, in modo che potesse rimuovere i miei ricordi. Dopo che aveva accattato, gli avevo spiegato soltanto quali volevo eliminare e lui non aveva fatto troppe domande. Ormai stavo aspettando da un quarto d'ora, seduta sulla panchina alla fermata del bus, un'isolato prima del nostro liceo.

Tamburelli le dita sul cellulare, impaziente. Dovevo tenermi occupata mentre lo aspettavo, l'ansia mi stava divorando. Non facevo altro che chiedermi cosa sarebbe successo dopo che mi avrebbe cancellato i ricordi. Avrebbe fatto male? Avrei avuto dei problemi nel ricordare anche il resto della mia vita? Ne avrei persi altri? Oppure erano tutte ipotesi che non si sarebbero mai avverate?

«Minjee» esclamò una voce al mio fianco.

Sobbalzai e strinsi forte le dita contro il cellulare per paura di farlo volare via. Lo strinsi tra le dita e mi voltai a guardare il ragazzo, sedutosi accanto.

«Mi hai spaventata!»

Kai soffocò chiaramente un sorriso e piegò in avanti la testa «Scusami» poi si bloccò, osservando meglio il mio viso «Porti gli occhiali»

In automatico sollevai le dite contro l'asticella della montatura metallica «Già, ma di solito uso le lenti a contatto quando vado a scuola» spiegai, un po' agitata. Il suo sguardo fisso iniziava a mettermi a disagio.

«Ho capito» mormorò, abbassando lo sguardo «È per questo che avevo difficoltà a leggere nella tua mente»

Sgranai gli occhi «Lo hai fatto davvero?»

Lui fece una smorfia, imbarazzato «È più un'abitudine, non lo faccio di proposito»

Scossi la testa e ripresi in mano la conversazione «Beh, lasciamo perdere. Allora? Lo farai subito? Come funziona?» chiesi, sporgendomi verso di lui. Notai che mi osservava dritta negli occhi con una certa attenzione «Ehi?»

Kai annuì «Si, dammi un secondo» si strofinò le mani e sollevò una mano verso la mia fronte «Chiudi gli occhi. Ti avviserò io quando aprirli»

«Okay»

Chiusi gli occhi, facendo un respiro profondo. Sentii un fruscio, forse della sua giacca, e avvertii il calore della sua mano vicino la fronte. O forse era il suo potere, non sapevo esattamente cosa stesse facendo.

D'un tratto sentii qualcosa nella mia mente. Sembrò spegnersi per un momento, non riuscii a pensare a nulla e né a metabolizzare quel momento. C'era solo una fitta foschia. Dopo qualche secondo, apparvero alcune immagini, che mi resi conto essere dei ricordi di qualche anno prima. Il respiro mi si mozzò quando intravidi il motivo per cui volevo dimenticare: il mio ex ragazzo. Era stato il mio primo amore, si era trasferito nella mia stessa scuola media, all'ultimo anno. Solo verso le vacanze invernali avevamo iniziato a uscire, era stato lui a chiedermelo.

Nella mia mente vedevo i tratti del suo volto, sfocato quanto il suo nome sulla punta della lingua. Non riuscivo a visualizzarli come volevo, ma potevo vedere bene i ricordi felici, tutti i momenti passati insieme... e anche quelli più tristi, che mi avevano fatta stare male. Tutta la gioia che avevo provato si era trasformata in una spirale di tristezza più di un mese fa, quando avevo scoperto che aveva iniziato a tradirmi e usarmi. Non gli avevo dato neanche l'opportunità di spiegare, sapevo perfettamente quello che aveva fatto quando aveva deciso di uscire con un'altra ragazza che conoscevo anche io. Era allora che avevo deciso di voler cancellare tutto, che non avrei mai dato il mio cuore a nessun altro.

Rebuild Me || TXTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora