Chaper 3: black
Bella giornata di merda
Pensai. Era di nuovo mattina, purtroppo. La sera prima non avevo dormito tanto. Ero troppo concentrato sul testo.
In quel momento seungmin stava dormendo sulla spalla di hyunjin, chan stava gossippando con jeongin e felix gossippava con bin.
Mentre io ero poggiato al palmo della mia mano a pensare alle solite cose.
Come ad esempio perche le porte si chiamano 'porte' se non portano nulla.Solo quando sentii una presenza al mio fianco mi distacccai dai miei pensieri intelligenti trovandomi affianco la figura del biondo con le mano fra i capelli.
Lo guardai per qualche secondo sbattendo gli occhi piu volte.
<buongiorno> dissi tranquillo col mio solito tono.
<buongiorno sta minchia! Vuoi sapere cosa ha fatto il mio amico
Ieri?> si giro verso di me infastidito.Alzai le spalle giusto per non dirgli "no".
< è arrivato a casa mia a mezza notte e mi ha rotto le palle tutto il tempo perche gli serviva la tavola di arte.NON HO DORMITO UN CACCHIO> prese le mie spalle scuotendomi con la forza che aveva.
<oh, che tragedia> gli risposi.
<vero?> mi disse risendendosi normalmente e incrociando le braccia.
Il ragazzo dopo qualche minuto tiró fuori un libro dal suo zaino.
Fece scivolare le dita sulla copertina di cartone e aprì la pagina segnata da un pezzettino di stoffa.
Rimase, in cosi poco, preso dalle parole del testo che non si sentiva nemmeno il suo respiro.
Ogni tanto si alzava gli occhiali con l'indice siccome cadevano dal suo naso e girava lentamente pagina.
<minho, hai pensato al pezzo di ballo?> ci raggiunse bangchan facendo alzare gli occhi al biondo.
<si, non ti preoccupare ho pensato a ogni cosa.> gli risposi girandomi.
Aprii lo zaino e tirai fuori un quaderno con quello che avevo scritto e glielo porsi.
<ho inziato a scriverla, per la gara. Controlla se c'è qualcosa da cambiare e dimmi> dissi.
<che gara?> si tiró su gli occhiali jisung.
Bangchan si aggrappó al suo posto per rimanere fermo durante le frenate ai semafori.
< ogni anno, a sei dall'inizio della scuola gli alunni possono fare una competizione di ballo e canto dove principalmente si vincono punti per il debutto. È importante vincerla se vuoi far parte di un gruppo. Capito?> spiegó gentilmente ricevendo un "wow, figo" dal biondo.
<ti piacerebbe venire a vedere le prove oggi?> chiese ancora.
Jisung ,tutto eccitato, urlo "si" e chiuse il libro.
<bene, alla fine della terza campanella ci siamo resi l'ora buca, minho vai in classe di jisung e di alla prof che ci sarà che deve fare le prove con noi. Tutto chiaro?> disse chris guardandomi con un sirrisino.
<certo, ho capito.> alzai gli occhi al cielo.
Chan si allontanó da noi per andare a prendere lo zaino e , quando il bus si sarebbe fermato, scendere da esso.
Le cose erano abbastanza uguali tutte le mattine, l'unica cosa che cambiava era la spiegazione di hyunjin su qualcosa che gli era successo la giornata prima.
Incredibile come seungmin riesca a sopportarlo per 8 ore di seguito al giorno. Mi dispiace per lui.
Pensai. Accanto a me avevo jeongin e jisung, i quali stavano parlando di...qualcosa immagino.
<tu cosa ne pensi minho?>
Girai la testa verso jeongin confuso.<sono d'accordissimo con qurllo che hai detto I.NIE.>
Non so manco cosa stavano dicendo peró ok.
<uff, non mi ascolti mai! Com'è possibile!> mi risproveró il piccino.
Sbuffai e mi preparai a ribattere ma la campanella mi precedette. Mi voltai e presi a camminare tranquillo verso la mia classe.
•••
<Lee minho> mi alzai pronto a vedere la mia verifica di storia.
Non ero molto abituato a studiare, ma dato che quest'anno mio cugino viene a vivere a seul non vorrei fargli vedere che faccio schifo, quindi ho studiato come un coniglio.
Non ci credo.. ma dai!!
Sul quaderno verde scuro che teveno tra lemani ora era segnato un gran "3+" in rosso.
Tornai al posto e posai con delicatezza il quaderno sul banco, poi presi lo zaino e me lo misi in spalla. Feci un piccolo inchino e uscii dalla porta.
Il prof era gia a conoscenza dell'ora buca quindi non si lamentó.
Mi diressi verso la classe del piu piccolo bussando.
Dopo un 'avanti' ovattato aprii la porta.
<buongiorno, sto cercando Han jisung, oggi dovra effettuare le prove con il gruppo> dissi in modo serio cercandolo con lo sguardo.
Era seduto in fondo all'aula affianco a una ragazza. Non mi stava guardando, per lo meno non negli occhi, poiche quelli erano puntati sulle mie mani. Probabilmente per non creare contatto visivo.
<certo, capisco. Han ti dó il permesso di uscire, per favore raccogli le tue cose ed esci con il tuo amico> gli sorrise la peof presente.
Lui annuì. Mise velocemente e goffamente l'astuccio e il libro nello zaino, poi lo raccolse, salutó la sua compagna di banco e venne verso di me.
<arrivederci> salutó.
Una volta chiusa la porta iniziammo a camminare.
Quel giorno changbin non c'era quindi in classe ero solo. Anche se non mi dava molto fastidio.
Passammo nel corridoio tranquillamente.
<chi era quella ragazza?> chiesi di punto in bianco.
Lui cacció una risatina.
<si chiama Mina> disse solo.
Aprii la porta notanto che non c'era ancora nessuno presente.
<non c'è nessuno> commentó.
<arriveranno tra qualche minuto. Chiudi la porta> dissi andandomi a sedere per terra.
Lui fece come gli avevo ordinato e mi imitó.
Inizió a giocare con le sue mani sotto il mio sguardo freddo.
La miamente prese a ballare la coreografia facendomi distrarre da tutto il resto.
Prima un passo, poi l'altro e cosi via.
A riportarmi con la testa per terra fu la mano gelida di jisung sulla mia...
Scossi la testa.
La stanza era improvvisamente diventata buia. Si vedeva davvero poco all'illuminazione del faro di emergenza.
[jisung]
Un brivido mi percorse la spina d'orsale al 'tik' che si sentì prima che la luce cessó.
La mia mano si poso su quella di Minho involontariamente mentre il mio corpo iniziava a tremare.
Probabilmente non vel'ho dello ma avevo paura del buio. Tanta paura.
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Nyctophobia*- h.J X l.m.
FanfictionLee Minho frequenta la JYP, una scuola come tutte le altre, ma che si focalizza sulla danza e sul canto. Purtroppo peró ha difficoltà a provare sentimenti al di fuori del suo gruppo, gli straykids. Un giorno nella sua vita entra Han Jisung; un adora...