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Chaper 23:for him

Passó un giorno, e poi un'altro ancora, e un'altro,un'altro, e jisung aveva iniziato a mangiare pochissimo, rispetto a come mangiava prima.

Saltava pasti come la colazione, il pranzo e la merenda, per poi mangiare qualcosa la sera, prima di andare a letto.

Un pasto al giorno, per giorni interminabili del mese.
E mentre il piccolo veniva soffocato dai sensi di colpa ogni notte per aver mangiato troppo, Minho era preoccupato per la sua salute mentale e fisica.

Era allegro come sempre, ma se si metteva in mezzo il cibo diventava bianco come un cadavere e aveva la nausea. Anche la sua energia cambió. Era spesso stanco e faceva fatica ad alzarsi dal letto senza avere le vertigini per qualche secondo.

Quando capitava che minho entrasse della sua stanza, lo trovava a guardare un punto fisso ad occhi serrati, persi nel vuoto. Si ritrovava,quindi, a pensare che se fosse entrato nella sua testa in quei momeni, sarebbe stato schiacciato da tutti i suoi pensieri.

Nella sua mente ogni giorno gli si scatenava una tempesta che provocava emicranie e spesso era impossibile da colmare con un semplice antidolorifivo.

Le gambe gli cedevano ma lui continuava a ballare, o a camminare, o a correre. Correre. Lo amava.

Si, perchè amava vedere sulla bilancia i kili scendere a picco. Lo amava quasi come amava minho.

Questo, poverino, faceva di tutto per farlo mangiare. Gli aveva preparato i suoi domci preferiti, gli aveva comprato dei gelati buonissimi che peró non erano stati nemmeno sfiorati. Lo faceva sentire in colpa come non mai.

Davanti ai suoi occhi il minire si stava lentamente consumando sotto lo stupido desiderio della perfezione.

Ora i problemi da risolvere erano tre;
-Il padre di jisung.
-la salute di jisung.
- i propri sentimenti verso jisung.

Per quanto riguardardava la scuola, andava piuttosto bene. I ragazzi si allenavano lasciando la parte in sospeso per jisung. Erano abbastanza tranquilli per il concorso siccome ,per motivi scolastici, era stato spostato a fine anno. Il tempo per insegnarlo a jisung lo avevano.

Minho sperava che la situazione con il mostro si sarebbe risolta prima della fatidica sfida.

Ma adesso la domanda che sfugge è: come mai jisung si comporta così?

Beh, per scoprirlo dovremo tornare un po indietro. Al giorno dell'arrivo di Lee Jonghyun.

•••

<han-ah, mi vai a prendere il carica batterie in camera?> chiese gentilmente minho.

Jisung sorrise annuendo e camminó verso la camera del maggiore.

Aprì la porta ed entró nella stanza. Era ordinata, siccome ogni mattina la doveva sistemare lui perché il maggiore era troppo occupato a scappare a scuola.

Ma non puó farlo appena si alza dal letto? Io non lo so..

Si ripeteva sempre mentre rimetteva a posto tutta la stanza del moro.

Camminó lentamente verso il bordo del letto, dove accanto c'era il comodino su cui poggiava il caricabatterie dell'iphon.

La sua attenzione venne catturata da un pezzo di carta, poggiato sul pezzo di legno chiaro. Probabilmente lo aveva messo quella mattina  prima di andare a scuola.

Lo prese in mano delicatamenteper evitare di stroppicciarlo.

Mi piacciono i ragazzi magri e muscolosi, Minho

Minho?

Si chiese.

A minho piacciono i ragazzi? I ragazzi magri?

Giró lo sguardo verso lo specchio infondo alla camera e si alzó di poco la maglia.

Immediatamente la abbassó.

Per la prima volta si era accorto di quando grasso viveva sulla sua pancia. Quanti pochi sforzi rifletteva questa.

Oh no...non gli piaceró mai..

Si lamentó mentalmente. Panico. Cosa doveva fare?

Senza Minho non cel'avrebbe fatta di sicuro..

Ci sono!!!

Ma certo! Era semplice, tutto quello che doveva fare era perdere qualche chilo in piú, fino ad essere abbastanza magro per Minho!!

Posó il bigliettino dov'era e prese il carica batterie.

Si voltó e di fretta uscì dalla porta.

In quel momento doveva inziare. Inziare a diventare l'uomo perfetto per lui.

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Capitolo corto...il prossimo sara piu lungo promesso <3

Nyctophobia*- h.J X l.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora