Chaper 24:pain
Quella mattina jisung si sveglió diversamente; due notifiche avevano riepito lo schermo del suo telefono.
Era strano peró. Perchè il messaggio veniva da un numero sconosciuto ed era da tanto che non riceveva un messaggio da uno di questi.
Si stropicció gli occhi per essere sicuro di aver visto bene e, dopo averne avuto la certezza,raccolse il telefono con entrambe le mani.
Lo strinse forte per trovare il coraggio che gli serviva per aprire quelle due notifiche. Ben presto se ne aggiunse una terza e poi una quarta.
Chiuse gli occhi e schiacció sui messaggi.Eeeeee nulla. Aprì gli occhi e si trovó davanti la tastiera con i numeri.
Vero, che stupido.
Digitó la password e il suo telefono inizió a caricare la pagina 'messaggi'.
Tranquillo, andra tutto bene. Magari non è come pensi!
Una volta che la pagina si caricó guardó attentamente lo schermo.
Sbiancó.
-ciao jisung.
-come stai?
^due messaggi da leggere^
*foto*
-fai quello che ti dico o non lo vedrai mai piú.Piccole goccioline di sudore presero a formarsi sulla fronte del ragazzo.
La foto ritraeva lui e il moro che guardavano un film in sala, seduti vicini e con le gambe introciate l'una nell'altra.
Non lo avevano fatto per intendere quello, era un gesto di intimità e amicizia.
Fatto sta che rispose immediatamente al messaggio, mangiato dal terrore di vedere il suo Minho ricoperto di sangue dalla testa ai piedi come il suo vecchio "amico"...
Che devo fare?-
-vattene da quella casa, non parlargli piú.
-Non voglio piu vederti con lui, sono stato chiaro?Jisung non capiva piu niente. Era spaventato, triste, confuso , assonnato. Non sapeva come comportarsi, ma sapeva che avrebbe fatto di tutto per salvare lui.
Con mani tremolanti digitó un' affermazione poi si alzó e inizió a preprare uno zainetto.
Scusami. Scusami. Scusami minho.
Si ripeteva continuamente nella mente.
Una volta preparato lo zaino si affrettò a raccogliere carta e penna.
La sua mano si muoveva da sola, ma la mente di jisung voleva la smettesse perchè lui doveva andarsene al piu presto.E cosi, mentre lacrime salate marchiavano le sue guance, aprì la fiestra e scappo, scappó una volta per tutte dalla casa dei suoi sogni, o meglio, dall'uomo dei suoi sogni.
•••
Nel frattempo Minho stava cucinando dei pancake per il suo amato jisung. Voleva fargli una sorpresa e svegliarlo con il delizioso profumo di un dolce caldo e una spremuta.
Era, come ormai ogni mattina, felicissimo e ansioso di vedere la faccia stanca e spoglia di ogni trucco del minore.
Posizionó l'ultimo pancake sull'alta torre e gli fece cadere sopra una cascata di cioccolato, dopodichè prese il vassoio e si preparó a svegliare il biondo.
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Nyctophobia*- h.J X l.m.
FanfictionLee Minho frequenta la JYP, una scuola come tutte le altre, ma che si focalizza sulla danza e sul canto. Purtroppo peró ha difficoltà a provare sentimenti al di fuori del suo gruppo, gli straykids. Un giorno nella sua vita entra Han Jisung; un adora...