Chaper 6:pijama party[1/2]
[jisung]
<ok, va bene allora io e felix stiamo in sala. Cosi se abbiamo fame possiamo mangiare senza dare fastidio.> guardó sorridente l'australiano che in risposta emanó un 'yeeth'
Le coppie erano state create, non adeguatamente, ma erano state create.
<potete tornare a fare quello che stavate facendo, vado a sistemare le camere> disse poi minho riaprendo le porte al casino.
Non sapevo da che parte girarmi, era nuovo come spazio quindi mi limitai a sedermi su una sedia e navigare sui social.
E che social migliore di instagram.
Feci scorrere il pollice lungo la schermata del telefono piu volte prima di fermarla.
Dio
Spalancai gli occhi e lasciai cadere il telefono sul tavolo.
Come cazzo ha fatto a sapere che ero qua?!
Non era possibile, non lo era, non per la mia mente.
Guardai altre volte la foto postata dall'uomo.
Diamine, sto sognando.
<tutto ok?> la voce fredda del moro mi fece muovere la mano velocemente verso il telefono per girarlo.
<certo perchè questa domanda?> poggiai il mento sopra il palmo e sorrisi a quel viso meravigliosamente ghiacciato.
Fece spallucce e si sedette affianco a me.
<oggi non porti gli occhiali.> disse mettendosi nella mia stessa posizione.
<gia...mi servono solo di riposo quindi se non li porto per un po non mi fa poi cosi male alla vista.> annuì alla mia risposta continuando a tenere gli occhi fissi nei miei.
OVVIAMENTE cambiai la direzione del mio sguardo iniziando a guardare la mano che avevo portato lentamente giu.
<se vieni con me ti faccio vedere la casa.> disse alzandosi dal tavolo.
Annuii e lo imitai.
Inizió a spiegarmi per filo e per segno dove si trovasse ogni stanza attentamente con il suo solito tono fino a che non ci fermammo in camera sua.
Era carina, semplice. Le pareti erano nere con dei brillantini argento che riflettevano alla luce del sole. Al centro giaceva un letto a una piazza e mezza coperto da una trapunta rossa ripiegata alla fine di essa dove erano stati poggiati due cuscini neri.
<wow...> dissi.
È tutto cosi nero che mi sta venendo male agli occhi.
Accanto ai bordi del letto c'erano due comodini in legno su cui era stata posata una lucina.
A destra della stanza una scrivania piena di spartiti e fogli vari attirava l'attenzione piu delle altre cose.
Mi avvicinai ad essa sotto lo sguardo del ragazzo poggiato allo stipite della porta.
Guardai attentamente tutti gli spartiti, poi presi in mano uno dei fpgli di carta.
Tu,pretendi di mostrarti..inalterata come ora.
Stai sorridendo, ma posso sentirlo dalle tue parole. Dici sempre 'sto bene' ma posso vedere che non è così...<le scrivi tutte tu?>chiesi riposando il fpglio delucatamente sulla scrivania.
Lo sentii annuire. <o almeno ci provo. Mi e stata diagnosticata l'apatia;faccio fatica, molta fatica, a peovare dei sentimenti> disse mettendosi al mio fianco.
<a...>
Ora tutto ha piu senso. Vabbe o beato lui.
<beato te> sussurrai.
<non è cosi bello come credi. Anzi fa proprio schifo>sbuffó poi.
Ci furono minuti di silenzio che sembrarono interminabili.
Presi a camminare verso il letto e mi ci sedetti sopra.
<e non c'è un modo per...insomma..provare piu facilmente i sentimenti?>
[minho]
<e non c'è un modo per...insomma...provare piu facilmente i sentimenti?>chiese il biondo seduto sul copriletto rosso sangue.
Scossi la testa lentamente.
Mi stavo seriamente impegando per riuacire a provare qualcosa verso di lui. Sul serio, ma apparte un senso di protezione non riuscivo a provare altro.
I miei pensieri furono interrotti dallo schiocco delle mani di jisung.
<ti aiuteró io!> balzó in piedi.
Ma è scemo o cosa?
<e come pensi di riuscirci?> domandai.
Lui si avvicinó a me saltellando.
<non lo so, lo scorpiremo insieme. A una condizione pero!> si fermó davanti a me.
Feci segno di comtinuare con la testa.
Una notifica lo precedette. Prese il telefono e lo accese per poi spegnerlo e lanciarlo sul letto.
<mi servirebbe un posto in cui stare per...un po. Per favore> sorrise
Guardai dritto nei suoi occhi.
Al suo interno si riusciva a vedere cosi tanto che quasi mi faceva paura.L'ansia dentro di essi stava per esplodere mentre la paura quasi usciva da questi come lacrime.
Annuii. <tranquillo> fece l'ennesimo saltello e mi prese a braccetto.
Che diamine, di nuovo.
Pensai metre il mio cuore si faceva qualche giro sulle montagne russe.
Mi 'trascinó' in quel modo fino in sala dove lasció il mio braccio e torno a farsi i fatti suoi con felix e changbin.
Il suo sorriso era cosi ampio e splendido che per poco non mi si bruciarono gli occhi. Come faceva un ragazzo ad essere sempre cosi sorridente?
<che è successo?> mi spintonó hyunjin.
<nulla di importante...>
•••
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Nyctophobia*- h.J X l.m.
FanfictionLee Minho frequenta la JYP, una scuola come tutte le altre, ma che si focalizza sulla danza e sul canto. Purtroppo peró ha difficoltà a provare sentimenti al di fuori del suo gruppo, gli straykids. Un giorno nella sua vita entra Han Jisung; un adora...