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Chaper 12:we're not friends.

Quella mattina mi svegliai presto, non mi andava di vedere minho...

Ci avrei messo comunque un po di piu siccome a quell'ora il bus non passava quindi dovevo andare dall'altra parte dell'isolato.

La musica invadeva le mie orecchie mentre guardavo i miei piedi che seguivano la linea del marciapiede.

Ho sempre avuto questo vizio, fin da piccolo.

Ero imbranato, cadevo molto spesso, quindi ho iniziato a guardare dove mettevo i piedi finchè non è diventata un'abitudine.

La sotuazione che stavo vivendo era piuttosto difficilile.
Sentivo come se ogni cosa che facessi fosse sbagliata.

Avevo i capelli neri, ma non andavano bene. Me li sono fatti marroni, non andavano bene comunque.
Mi piacciono i maschi e non va bene.
Esco con le femmine e non va bene comunque ma allora sto mondo di merda si decide o no??

E mentre penso a questo mi ritrovo per terra.

Oddio.

Mi risvegliai dal mio trans accorgendomi di aver sbattuto contro qualcuno.

Questo aveva dei pantaloni neri e una felpa del medesimo colore con un capouccio che gli copriva il capo e degli adorabili capelli rosa a coprirgli il viso.

<oddio...scusami!> gridó inginocchiandosi davanti a me.

Si tiró giu il cappuccio  e si passo una mano tra i capelli spingendoli in dietro.

Mi si illuminarono gli occhi.

Davanti a me avevo un viso angelico caratterizzato da delle labbra carnose e rosee. Due perle scure si erano posate su di me preoccupate.

<s-stai tranquillo.> mi inginocchiai per poi alzarmi in sincronia con lui.

<tutto bene?> mi chiess facendomi annuire.

<vai..vai alla JYP?>  chiese ancora guardando la mia divisa.

<si..sono nuovo>mi grattai il capo imbarazzato.

Lui mi mostró un sorriso splendente.

Che bello

Pensai guardando il dio di fronte a me.

Lui fece un'espressione sbalordita un secondo.

<oh, mi chiamo Choi Yeonjun.> mi porse la mano.

Che bel nome.

Strindi la mano. <Han Jisung, piacere>

Mi rimostró il suo splendido sorriso.

Ora che ci penso... non ho mai visto minho sorridere. Aspetta..MINHO? LA SCUOLA, CACCHIO PERDO IL PULMAN.

<devo correre o perderó il bus!>
Spalancai gli occhi e lo sorpassai.

Una risarina piantó i miei piedi nel cemento.

<rilassati han, ti accompagno io.>mi tranquillizzó.

Oddio!!-no. Non posso fidarmi di lui..non lo conosco nemmeno.

Mi girai a guardarlo.

Sembra una persona tranquilla peró. Sembra talmente dolce che potrei mangiarmelo.

<yah! Non guardarmi cosi! Voglio solo conoscerti. Tutto qui.>
<fidati di me> mi sorrise, si voltó, e prese a camminare.

Dovrei fidarmi?...
Non ho una brutta sensazione e il mio sesto senso non mente mai.

Nyctophobia*- h.J X l.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora