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Chaper 22:so..jisung and you...?

<sono in ritardo merda!> urló minho correndo giu per le scale.

Quella mattina si era svegliato in ritardo siccome la sera prima era rimasto tutto il tempo ad ascolare il suo vicino di stanza parlare ad alta voce con il suo migliore amico yeonjun.

<minho aspetta il pranzo!!> gli corse dietro a sua volta jisung con un sacchettino in stoffa verde in mano contenente il pranzo per il più grande.

Questo si infiló le scarpe in fretta e afferró i bordi della scatola.

<grazie hannie> gli diede un bacio veloce sulla fronte per poi salutarlo con la mano e correre fuori dalla porta.

La sua schiena, peró, sbattè immediatamebte contro la porta che aveva appena chiuso siccome aveva sbattuto contro qualcuno.

Ed era per forza un 'qualcuno' perchè era enorme e gli armadi non hanno la possibilità di camminare.

<minho? Tutto bene?>la voce che gli invase i timpani lo fece sorridere.

<lee jonghyun!!> sorrise felice.

Cavolo...si era proprio dimenticato che il cugino sarebbe venuto a fargli visita quel giorno. Era proprio andato quel ragazzo.

<LEE JONGHYUN?!!> la porta immediatamente si aprì facendo cadere per terra il povero minho ancora poggiato ad essa.

Dall'altra parte della porta jisung aveva gli occhi spalancati. Aveva davanti a lui la sua prima celebrity crush.

<ciao?> sorrise confuso il corvino salutando con la mano.

<diamine han-ah!!!> urló minho alzandosi da terra lentamente ricevendo miliardi di scuse dal piu piccolo.

<jonghyun entra> sorrise il proprietario della casa sposandosi per lasciare spazio al cugino per entrare.

Una volta che questo entró e si levó le scarpe si diresse, da solo, in salotto.

<ma sei scemo?> esclamó a bassa voce minho dando un coppino a jisung che ,intanto, continuava a fissare il punto dove, poco prima, c'era l'attore.

Qest'ultimo, come uno zombie, camminó fino al salotto seguito dal moro infastidito.

<lui chi è minho? Non mi presenti il tuo amico?> disse tranquillo jonghyun seduto comodamente sul divano.

Jisung, tutto eccitato, si giró versó minho.

Questo vide nei suoi occhi una lucina carina che sussurrava 'è il mio idolo'. Sorrise alla vista.

<jonghyun lui è Han Jisung, il mio coinquilino e migliore amico. Hannie, lui è->

<Lee jonhyun!!!so chi è idiota!> si riguró verso l'attore saltellando.

Nonostante quella felicitá jisung non riusciva a capire il perchè della presenza della celebrità.

<ma perchè è qui??> chiese dando voce alla sua curiosità.

Minho ridacchió guardando il suo unico parente presente.

<noi...>
<siamo cugini>

Han per poco non si strozzó con la saliva.

<VOI COSA??>

•••

Passó la giornata insieme a jonghyun.
Jisung era super felice di averlo davanti, ma i suoi occhi non smettevano mai di guardare minho.

Lo sapete tutti, ormai era un pensiero fisso. Minho.

Chissa cosa sta facendo a scuola... come va con gli exo...se si sta facendo degli amici e se prende bei voti...

Queste domande, in sua assenza, vagavano per la sua testa senza mai fermarsi.

Sperava davvero che minho fosse felice.

Minho, allo stesso tempo, faceva di tutto per renderlo tale ma senza mettere a rischio la sua vita. Così preziosa.

Aveva capito i propri sentimenti.
Ce ne era voluto di tempo, ma cel'aveva fatta.

Non poteva permettersi di perderlo in quel modo.

<allora, ragazzi, io vado in hotel. Fate i bravi>raccomandó jongyun.

<ma come...non rimani per cena?> chiese minho.

Non lo vedeva da molto tempo,non gli sarebbe dispiaciuto stare con lui ancora un po.

<no,grazie. Ho da fare con i bagagli>
Il moro annuì.

<non puoi rimanere nemmeno per un'ora? Lo puoi fare domani quello che devi fare>si impiantó jisung che, curioso, non vedeva l'ora di sapere di piu sul suo idolo.

<sei molto carino jisung, ma no> sorrise.

Il biondo si imbronció e diete un pugnetto a minho che era davanti a lui.

<hyuung!!! Digli qualcosa!!>

Minho sorrise. Era veramente adorabile. Era quasi sicuro che se si fosse girato in quel momento ,probabilmente, lo avrebbe riempito di baci.

Jonghyun notó l'espressione del cugino e sul suo viso si posizionó un ghigno.

<ti prego jonghyun, rimani a cena oppure questo scoiattolo mi rompe tutta la notte> ridacchió minho.

L' attore, ancora con il ghigno sul volto, annuì.

<se me lo chiedete così...mi tocca restare> quando lo sguardo di minho si incroció con quello di suo cugino, al moro vennero i brividi.

Quel ghigno e quello sguardo gli dicevano cose ben precise: 'tu e jisung'.

Per alcuni sembreranno tre semplici parole, ma minho aveva capito cosa intendesse il cugino.

<han-ah, mi vai a prendere.... il carica batterie in camera?>

Il piu piccolo annuì e giró i tacchi per sparire poi dalla loro visuale.

Jonghyun diede una spintarella al cigino; <tu e jisung eh??>

Ecco.

Pensó minho. Lui e il cugino erano sempre stati nolto vicini, erano come fratelli.
Avevano, inoltre, una serie di regole nella loro amicizia, e la più importante era il 'non mentire mai', la regola numero 1, e così era sempre stato per quei 23 anni.

<si...> rispose minho
<cioé no...cioè mi piace ecco> si grattó la nuca imbarazzato.

Il cugino quasi urló, ma poi si ricordó della presenza del minore a casa quindi si trattenne.

<finalmente minho!! Sono così contento per te!> sussurró dando un pugnetto sulla spalla al moro.

<felice? Probabilmente mi vede solo come un coinquilino!> in quel momento spuntó jisung con una mano sulla pancia e l'espressione triste e delusa.

Minho inclinó la testa verso destra confuso.
<che hai?>
<nulla> rispose subito.

<va beh, ragazzi io ordino la pizza, quale volete?> chiese poi jonghyun posando il suo giubbotto sul porta abiti.

Negli occhi del moro si videro spuntare piccole stelline d'oro brillante.

Lui e jisung la prendevano spesso la pizza, e amava vederlo mangiare con tutta la calma del mondo una semplice fettina che si infilava tutta in bocca riempiendo le sue guance. Lo faceva sembrare uno scoiattolo e a lui piaceva molto.

<diavola!!> urló minho poi si giró entusiasmato verso jisung. E fu li che suo sorriso si spense.

<io non mangio, non ho fame..se mai rubo un po da te> disse delicatamente guardando minho.

<sicuro?> ripropose jonghyun che , alla risposta affermativa del piu piccolo digitó il numero della pizzeria e chiamó.

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Scusatemi davvero per l'assenza, mi dispiace un sacco...perdonatemi
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Nyctophobia*- h.J X l.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora