« Cosa vi porta qui nel regno degli Inferi? »
Ryuk enuncia con convinzione:
« Vostra maestà, siamo qui per conferire... Anzi il mio amico umano vorrebbe parlare con voi»
Non sembra più tanto sicuro, lo capisco dal suo modo tremante di parlare. Dopo un cenno da parte di Hades verso Ryuk per fargli capire di starsene zitto, lo stesso si ammutolisce di colpo.
« L'umano vorrebbe parlarmi? Perché cos'ha da dirmi? »
Domanda incuriosito, il suo fare così maestoso mi incute paura.
« Grande Hades. Il mio nome è Light Yagami, mi sono spinto fino a qui perché avrei una richiesta da farvi »
« Una richiesta? »
« Sì »
« Che genere di richiesta? »
Asserisce mentre poggia i gomiti sul suo trono.
« Vorrei che riportaste indietro la vita di un mio amico»
Sbotto guardando a terra il pavimento, in soggezione.
Portandosi avanti dal suo accomodamento di prima, indiavolato per la richiesta che gli ho appena fatto mi urla:
« Cosa!? No. Non posso concedere una richiesta del genere»
« Perché? Chiedo solo che vengano restituiti alla vita delle persone »
Insisto, mi sento veramente in colpa perciò devo tentare l'impossibile. Altrimenti proverei un senso di rancore e disperazione, per tutta la vita. Meritano di vivere, d'altronde sono stato io a privarli della vita. Non mi rassegno.
« Delle? Quindi non si tratta solo di una persona sono di più! » afferma con tono calmo e pacato ma allo stesso tempo furioso.
« Perché crediate mi sia fatto condurre qui da Ryuk. Se non fosse stato importante, non me lo sarei mai sognato di farlo. Ve lo chiedo con il cuore in mano, voglio i miei amici indietro!»
Dico tutto d'un fiato con il cuore che palpita dall'agitazione.
Risponde di rimando, mi sembra un po'sbrigativo. Il sovrano mi squadra con fare annoiato, assorto in chissà quali pensieri e alla fine con tono solenne, sancisce che mi avrebbe accontentato a patto di qualcosa.
« Va bene, ma sai queste sono richieste che si pagano a caro... »
Non fa in tempo a finire la frase perché sua moglie che sta seduta accanto a lui gli lancia un occhiataccia ribattendo:
« Hades! Stai scherzando vero, a volere qualcosa in cambio da questo ragazzo? Non vedi quanto ci tiene ai suoi amici. Poi tu non sei come vuoi far credere, tu hai un cuore. Allora?»
La guarda con quegli occhi rosso rubino serrando la mascella e ribatte:
« Persephone, io non... »
« Tu ? Cosa ? Tu puoi benissimo... Tu sei Hades e hai libero arbitrio per fare questo... O no?»
Si siede sulle sue ginocchia accarezzandogli il volto e guardandolo con sguardo persuasivo.
« D'accordo, lo farò. Io so però che sei stato tu a ucciderli, o sbaglio?»
Ribatte il sovrano mentre si sta alzando dal suo trono appoggiando i gomiti sui braccioli doro.
Ammetto con ripugnante rammarico:
« Sì... Ma me ne sono pentito. Sono ancora giovani, non meritano di essere morti!»
Il re, con uno schiocco di dita, ordina al suo satiro di condurre al suo cospetto le anime dei miei amici.
Apre il cancello nero in ferro battuto con le punte a lancia, sento lo stridìo.
Il rumore è assordante e abbastanza fastidioso.
Dopo averlo spalancato, arrivano alle mie orecchie dei lamenti e urla strazianti che mi fanno sobbalzare. Il Signore Della Morte osservando il mio sgomento, mi afferma:
« Tranquillo, sono anime dannate. Glover richiudi il cancello!»
« Si vostra maestà» esegue il suddito come fosse una marionetta.
Mentre Glover va a richiudere il portone, un anima dannata dall'aspetto terrorizzante e proveniente da non so quale girone, cerca di uscire con veemenza e fare il suo ingresso.
Il servitore, cerca di richiuderlo con molta difficoltà quando Hades alza la sua mano aperta col braccio teso, richiudendolo all'istante.Davanti ai miei occhi rivedo tutti i miei amici insieme a mio padre che si presentano in questo luogo.
Vederli mi ha procurato una forte emozione, perché come me sono tornati dal nulla. E pensare che il responsabile della loro dipartita sono stato io, e ancora più coinvolgente.
Hades, si alza dal trono portando con sé la bellissima moglie, che tiene per mano si accosta a me, annunciandomi:
« Adesso li farò dormire. In questo momento non ti vedono. Una volta sulla terra, staranno ognuno nella propria dimora e quando si sveglieranno non si ricorderanno di niente »
« Neanche di essere morti?» chiedo impaurito che possano ricordare.
« È appunto di questo che parlavo... Adesso puoi andare e non tornare più, per fare altre richieste! »
Il sovrano si dirige al suo trono, la regina rimane vicino a me, mi prende la mano mettendo due grosse monete e dopo asserisce:
« Senza queste, non potreste passare il fiume delle anime »
« Grazie... Maestà»
I miei amici insieme a mio padre svaniscono mentre sono in quello stato, e lui fa cenno di potercene andare dicendo:
« Cosa ci fai ancora qua!? Ho fatto ciò che mi hai chiesto, adesso puoi andare... Mortale!»
« Grazie, Hades»
Persephone di nascosto al marito, mi rassicura:
« Non preoccuparti è soltanto orgoglio il suo. Vuole farsi vedere un tipo autoritario e crudele, ma in realtà ha un cuore grande. Te lo dimostra il fatto... »
Non fa in tempo a finire la frase, che il consorte la richiama:
« Persephone!»
« Arrivo amore... Addio mortale e buona fortuna! »Esco da quel luogo tenebroso seguito da Ryuk, e ci immettiamo verso il fiume delle anime. Quando arriviamo sulla sponda, ecco avvicinarsi Kharonte strana, minacciosa, poco rassicurante creatura, accosta e allunga verso di me un braccio con la mano ossuta aperta. Capisco cosa vuole per cui gli porgo prontamente due monete. Il famoso traghettatore, una figura alta coperta da un mantello lungo fino ai piedi con un grande cappuccio che gli copre il volto scheletrico.
Il navigatore ci carica a bordo e inizia ad avanzare remando. Nel tragitto noto parecchi volti che cercano di arrampicarsi sul natante, ma Kharonte, senza scomporsi minimamente continua a remare colpendo le varie anime. Arrivati all'altra sponda, velocemente ci incamminiamo verso l'uscita, lasciando quel luogo tetro e spaventoso.Una volta fuori, espirando e inspirando più e più volte, scarico tutta la tensione accumulata di quei momenti. Dopo mi dirigo verso casa mia.
Rientro e mi accoglie la mia Misa, mi chiede con espressione impensierita:
« Light, tutto bene? Ma che cosa hai fatto ? »
Non capita tutti i giorni, di fare un viaggio di sola andata nel regno degli inferi, ma per fortuna c'è l'ho fatta. Sospiro e poi le rispondo:
« Ho fatto ciò che andava fatto»
« Non spaventarmi adesso »
« Tranquilla, lo scoprirai in seguito» le rispondo per non farla preoccupare.
« Quanto mistero ! »
Lei, capendo che non sia niente di grave, si rilassa, mi stampa un bacio sulle labbra informandomi che la cena è pronta.
« Non aspettiamo Kira? » risponde evasiva Misa:
« No, ha detto che mangerà qualcosa all'università»
Forse Kira ha bisogno di tempo per abituarsi alla mia presenza.
Non deve essere facile venire a conoscenza di un genitore creduto morto fino a poco tempo prima.
Decido, quindi di nascondere la mia preoccupazione e rispondo con un neutrale:
« Ok»
STAI LEGGENDO
DEATH NOTE II (COMPLETA) ( Cartaceo E Ebook)
FanfictionUna giornata uggiosa e oscura, Light - studente modello - aspirato a divenire in futuro sovrintendente della Task Force - ( un'organizzazione segreta). Troverà uno strano quaderno. Subito dopo essersene appropriato, diviene Kira Il Giustiziere. De...