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Mi sveglio frastornato con la faccia riversata sul terreno, mi sollevo piano dal suolo.
Sembro in un luogo deserto perché guardandomi attorno noto che non c'è anima viva.
Sono solo, dinnanzi a me il posto è ricoperto di sabbia e erbacce, un arido giardino.
Penso: " Perché mi trovo qui, che cosa mi è accaduto?"
Senza riflettere più di tanto mi incammino per la strada alla ricerca di qualche risposta. I passanti mi guardano attoniti vedendomi spaesato e confuso. Mi immetto in una strada deserta per non dare nessuna spiegazione alle persone che capitavo nel tragitto.
Mentre imbocco una stradina, incontro una donna dai capelli rossi lunghi e ondulati, mi guarda con i suoi occhi verdi: " Dagli abiti succinti che indossa capisco di che tipo di donna si tratta."
Indossa una gonna molto corta che lascia scoperto mezzo sedere, sopra un top con una scollatura vertiginosa. Osservandomi da capo a piedi con fare seducente mi chiede:
« Ehi! Bello, vuoi compagnia?»
Mi volto di poco verso la donna, lei sembra abbia capito che io mi senta un "pesce fuor d'acqua" perciò mi pone una domanda diversa:
« Che ti succede, sembri confuso. Forse non sei di queste parti? »
« Non lo so, io non ricordo nulla»
« Sapresti dirmi cosa ti è capitato?»
« No, ricordo solo che quando mi sono svegliato, mi sono ritrovato in un luogo deserto. Ricordo soltanto questo»
« Sai almeno come ti chiami ? »
« No, non ricordo chi sono »
« Vieni con me, andiamo da un medico lui saprà come aiutarti »
Asserisce vedendomi in quello stato.
« Come ti chiami ?»
« Flaurie »
« Ah ok, grazie Flaurie»
« Non c'è di chè»
Mi conduce alla sua auto mettendomi un braccio attorno alla schiena per sorreggermi dicendo:
« Ti accompagno alla macchina e poi andiamo da un medico »
Appena entro in auto mi stravacco sul sedile del lato passeggero, stremato per il troppo camminare. E i troppi pensieri che mi fanno scoppiare la testa.Mentre lei guida, resto stupefatto e osservo la strada, sembra che mi appaia nuova. Sento come se questa mia vita fosse una seconda possibilità della mia esistenza.
La sensazione che provo in questo momento, è quella di sentirmi un neonato a questo mondo. Cosa mi sarà capitato? E soprattutto chi sono io?
La voce di Flaurie mi riporta alla realtà asserendo:
« Ehi, siamo arrivati»
Parcheggia l'auto, apro lo sportello scendendo lentamente.
Accorgendosi che sto per perdere l'equilibrio, istintivamente mi prende dai fianchi portando il mio braccio sulle sue spalle sorregendomi e ci dirigiamo verso una villetta tutta marrone con le finestrelle verdi, e con cinque gradini da salire per arrivare all'ingresso della porta. Flaurie suona e ci apre una vecchietta con gli occhiali, grembiule bianco sopra un vestito rosa, i capelli argentei raccolti in uno chignon. Ci fa accomodare nella sala d'aspetto, appena entrati ci portiamo a sedere sul divano, d'un colpo Flaurie si alza e si avvicina alla donna di prima asserendole:
« Dica al dottor Mortimer che, c'è Flaurie »
L'anziana annuisce entra nello studio del medico e quando ne esce, ci fa cenno di accomodarci.
« Dottor Mortimer, grazie di averci ricevuto»
« Dimmi tutto Flaurie»
«Ecco c'è qui un mio amico, che avrà sicuramente battuto la testa e adesso non ricorda nulla»
« Si può accomodare. Posso darti del tu? »
Con voce flebile rispondo:
«Certo »
Continua col dirmi:
«Ricordi cosa ti è successo? Se hai avuto qualche incidente? »
« No, non ricordo nulla»
« Mmm... Va bene»
La mia amica chiede al medico:
«Allora? »
«Sembra che il tuo amico, abbia perso la memoria. Ma non ho capito se è a causa di un trauma o gli è capitato naturalmente. Comunque per il momento, lasciamolo così. Sicuramente la memoria tornerà, non stressiamolo ancora di più»
« Va bene dottore, grazie di tutto »
« Di nulla, buona giornata!»Uscendo dallo studio la ringrazio e poi le asserisco:
« Flaurie, sei stata gentile, ma adesso è tempo che io vada»
« Ma dove vai!? Sei impazzito?! Non ricordi niente, non hai un posto dove stare e immagino neanche soldi e vuoi andartene?
Verrai da me, ti ospito io per questa notte »
« Ma non vorrei disturbarti»
« No, che disturbo, a me fa' piacere »
«Va bene, grazie accetto il tuo invito»
Entriamo in macchina alla volta di casa sua.
Giunti sul posto ci fermiamo davanti a un grande cancello bianco automatico, esce il telecomando dal vano portaoggetti e aziona l'apertura. Dopo aver parcheggiato entriamo in casa e mi appare subito molto grande con arredamento stile moderno non molto vasto, qualche divano rivestito da stoffa in ciniglia rossa, un tavolo rotondo di vetro, quattro sedie intorno ad esso; una vetrinetta contenente calici di cristallo da champagne, poltrone rosse come il divano e accanto ad una di quelle, una piantana che illumina di poco l'ambiente.
Mi vado a sedere immediatamente sul divano, mentre lei emette un "Brrr!" Strofinandosi le mani, subito getta dei ciocchi di legno che stanno accatastati accanto al camino dentro la fornace, accende un lungo fiammifero e dà fuoco al legno.
Quando si inizia a sentire lo scoppiettìo delle fiamme che divampano, il locale si illumina di rosso nella penombra. Lei rimane per un po' piegata davanti al caminetto cercando di rimestare i ciocchi per far aumentare la fiamma. Subito dopo si solleva comunicandomi:
« Io vado a farmi una doccia, tu fai come se fossi a casa tua»
La ringrazio abbozzando un mezzo sorriso e poi quando sparisce dietro la porta di un altra camera, nel percorso tra il saloncino e il bagno, man mano che avanza si lascia cadere il top che indossa, più avanti la gonna corta rimanendo nuda, saltellando si dirige in bagno.
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DEATH NOTE II (COMPLETA) ( Cartaceo E Ebook)
FanfictionUna giornata uggiosa e oscura, Light - studente modello - aspirato a divenire in futuro sovrintendente della Task Force - ( un'organizzazione segreta). Troverà uno strano quaderno. Subito dopo essersene appropriato, diviene Kira Il Giustiziere. De...