DEATH NOTE II (COMPLETA) ( Cartaceo E Ebook)

𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝟏𝟖 - 𝕿𝖊𝖗𝖚 𝕸𝖎𝖐𝖆𝖒𝖎

Parcheggio la macchina, facendo cenno a Misa, di rientrare a casa, che io sarei tornato tra poco. Esterrefatta mi chiede:
« A quest'ora? Dov'è che devi andare?»
Le dico semplicemente per non farle avere nessun sospetto:
« Tesoro, stà tranquilla, devo solo comprarmi le sigarette. Arrivo tra un attimo! » le schiocco un bacio e sfreccio via.

Mi dirigo alla ricerca di Teru Mikami, il mio devoto discepolo.
Penso: Ma dove sarà? Di solito, è sempre in giro... Devo trovarlo al più presto!

Nel frangente che sto per accostare, in lontananza odo la voce di una ragazza che impreca a chiedere aiuto. A quel punto scendo, portando il quaderno della morte con me.
Mi avvicino, e la vedo strattonata da due uomini che le puntano un coltello alla gola. Posso notare, che si tratta di due criminali scappati dalle carceri ieri notte, dopo aver ucciso un secondino.
Sfilo la penna e scrivo i nomi di entrambi, causa della morte partono due colpi di pistola morendo entrambi sul colpo, lasciando libera la ragazza.
Dopo qualche secondo avviene ciò che ho appena scritto, la ragazza sconvolta fugge via, urlando appoggiandosi una mano sulla bocca.

All'improvviso una voce a me familiare che mi chiede:
« Dio, Kira! Sei stato tu vero? » mi volto verso di lui.
« Mikami, non ti avevo detto di tornartene a casa, trovarti una brava ragazza e continuare il tuo lavoro di magistrato? »
« Dio, Kira! Io, ti sarò sempre fedele lo sai che su di me puoi sempre contare. Qualunque cosa tu abbia bisogno, io esaudirò la tua richiesta! »
Lo guardo abbozzando mezzo sorriso soddisfatto, di averlo dalla mia parte e poi gli affermo:
« Teru, continua a giustiziare i criminali. Al posto mio! »
« Ogni tuo desiderio è un ordine! Kira! »
« Bene! »
Tutto secondo miei piani, vedremo se Elle o Near, interverranno nuovamente. Nel caso io non desterò alcun sospetto, e sarei costretto... No, meglio non finire la frase. Sono stato io a farlo riportare in vita da Hades, non posso pensare una cosa simile! Ma se dovessero intralciarmi di nuovo? Cosa farei?

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Seduti sul divano a sgranocchiare patatine, abbracciando la mia Flaurie, facendo zapping con il telecomando, una notizia sembra aver catturato la mia attenzione;
Assumo la mia classica posizione da pensatore, alzando il volume della TV. Flaurie, mi guarda chiedendomi :
« Ryuzaki? Che succede? » abbasso la sua mano per farle capire gentilmente di tacere:
« Due giorni fa' è morto l'assassino di Jennifer Clarkson, di arresto cardiaco. Giustizia fatta per la povera ragazza»
Penso: Arresto cardiaco? Non posso pensare che si tratti di Light, dopo quello che ha passato. E allora di chi potrebbe trattarsi? Devo indagare?
Afferro il telefono tenendolo da pollice e indice distante dall'orecchio, e dopo due squilli Ray, risponde:
« Elle, ti rendi conto di che ore sono? »
« Ray... Sei venuto a conoscenza delle ultime vittime morte di arresto cardiaco? » tace per un istante.
« Cosa?! Di nuovo Kira? »
« Non ho ancora le prove certe, ma devo dedurre di sì. Era da tempo che non si sentivano più vittime morte di arresto cardiaco»
« Non dirmi, che Light, ha ricominciato ad uccidere?! »
« La mia ipotesi sarebbe questa. Ma devo esserne sicuro, prima di accusarlo. Dobbiamo andare subito alla Task Force. Devo capirci di più»
« D'accordo, allora ci vediamo tra poco! »
Riattacco, Flaurie mi guarda ancora più confusa di prima non capendo cosa stia succedendo mi chiede:
« Ryuzaki, adesso puoi dirmi cosa diamine sta succedendo? » aggrotta un sopracciglio furiosa.
« Flaurie, adesso non posso spiegarti nulla. Fidati di me, ti spiegherò tutto al mio ritorno» baciandola sulla fronte enunciandole:
« Te lo prometto! »
Mi dirigo sul posto predestinato.
Salgo in macchina e avvio il motore.

Appena arrivo ad accogliermi ci sono, Near, ragazzo snello, capelli biondo platino, occhi cerulei, un po' simile a me, usa i miei stessi atteggiamenti e nel suo lavoro è molto serio. È il mio migliore amico, sin da quando lo conobbi all'orfanotrofio. Ray, moro di capelli, occhi azzurri, fisico prestante.

Fortuna che non si ricordano della mia scomparsa, altrimenti si sarebbero presi proprio un bello spavento.

Ray, mi si avvicina, e cordialmente mi saluta:
« Elle! Bentornato! »
« Grazie! »
« Ciao, Ryuzaki! Come stai? » mi chiede Near.
« Bene, grazie. Tu, Near?»
« Tutto a posto. Ok, adesso andiamo, a dopo le chiacchere! »
« Giusto! »

Entriamo in un immenso edificio, composto da molti radar, telefoni, computer, localizzatori, antenne, schermi giganti, telecamere ecc.
Rientrarci mi riporta indietro, a diciotto anni fa' quando iniziai la mia indagine su Kira, e subito dopo un susseguirsi di ricordi tristi mi pervade. Watari, si è preso cura di me finché la vita glielo ha concesso, o per meglio dire Kira, non gli ha dato l'opportunità di vivere.
Quando ripenso a questo, un senso di vendetta mi assale, vorrei farlo, ma poi mi ricompongo pensando che se facessi come ha fatto Light, diventerei uguale proprio come lui.
La voce di Ray, mi riporta alla realtà, facendomi distogliere quel pensiero. Informandomi:
« Pochi secondi fa' i criminali scappati dalla prigione di Chiba, sono deceduti assasinandosi accidentalmente»
Penso: Non c'è alcun dubbio, l'artefice di tutto questo è... Kira!