𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝟏𝟑 - 𝕴𝖑 𝕾𝖊𝖗𝖛𝖎𝖙𝖔𝖗𝖊

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« Quest'uomo voleva farmi del male, ha tentato di abusarmi. Se non fosse stato per l'infarto fulminante che gli ha causato la morte adesso sarei tra le sue mani»
Gli comunico tra le lacrime.
Ryuzaki mi osserva con espressione dolente in volto e poi mi abbraccia premendo delicatamente la mia testa contro il suo torace accarezzandomi la nuca.
Il ragazzo che è con lui si guarda intorno e poi afferma a Ryozaki:
«Portala via»
Ryozaki di rimando:
« E tu che farai? »
« Non preoccuparti per me! »
« Light! »
« Tranquillo! »
« Non fare quello che mi hai detto! »
« Non lo farò! » 
« Me lo hai promesso»
« Certo stà tranquillo! »
E si allontana da noi, Ryuzaki gli lancia un occhiataccia, lui lo guarda e poi sale sulla sua macchina e sfreccia via; lasciandoci soli.

                      ㄥ|ᘜ卄ㄒ

Mentre mi sto dirigendo verso casa mia guidando tranquillamente, un uomo mi sbarra la strada impedendomi di avanzare oltre, facendo una brusca frenata, io gli urlo:
« Ma sei impazzito per caso ! Volevi farti ammazzare?! »
All'improvviso sento la sua voce, che ho la sensazione di conoscere.
I faretti della mia auto illuminano il suo volto, moro capelli lunghi, occhi castano chiaro, indossa una camicia porpora e jeans neri.
Posso constatare che si tratta... di Teru.
Subito appena si accorge che sono io si avvicina al finestrino della mia auto, lo tiro giù con l'automatico immediatamente asserisce:
« Dio!  Ma sei proprio tu?! Ti ringrazio di avermi fatto tornare in vita ! »
« Di nulla, ma non chiamarmi in quel modo. Io non sono Dio, ti sbagli. Lui è un altra cosa  »
Mi guarda stupito, poi gli domando:
« Dove stai andando? Vuoi un passaggio? »
« Grazie! »
Apro lo sportello e lo faccio accomodare a fianco a me.
Nel tragitto, inizia a parlare, così mi comunica :
« Kira, volevo farti sapere che è opera mia la morte di quell'individuo che stava per fare del male alla ragazza del tuo amico»
« Sì l'avevo capito! Ma io ti ho fatto riportare in vita perché tu abbia una vita normale. Sei un magistrato? Continua con il tuo lavoro. Se non hai ancora una ragazza trovatela e costruisciti una famiglia. Così come ho fatto io. Dimentica il quaderno e dimentica che io sono stato Kira! Perché adesso non lo sono più. Sono solo Light Yagami! Comunque, ti sbagli..»
« Ma io ho fatto lo scambio degli occhi»
« L'avevi fatto, adesso sei solo Teru Mikami »
« No, l'ho fatto! »
« Teru! Basta! Fai come ti ho detto, vivrai meglio! »
« Ma Dio ?! »
« E non chiamarmi Dio... Ciao! Sei arrivato!»
Dico appena accosto per farlo scendere, con una faccia delusa lascia la mia auto chiudendo lo sportello, io lo saluto e sfreccia via. Mentre sto guidando ripenso a ciò che mi ha detto.
Penso " ha fatto lo scambio degli occhi? Con chi?  "
Subito chiedo a Ryuk mentre se ne sta seduto sul sedile posteriore a divorare la sua prestigiosa mela:
« Ehi Ryuk! Posso chiederti con chi Teru abbia apportato lo scambio degli occhi? Con te per caso? »
«  Certo...
No, Light. Non so. Forse con Rem o Shido. Poi come mai è ancora in possesso del Death Note? »
« Mmmf... Non ne ho idea, ma lo scoprirò! »

Appena arrivo accosto, scendo dalla macchina, prendo le chiavi dalla tasca e apro la porta. Entro, la richiudo lentamente per non svegliare Misa e Kira, che sicuramente, vista l'ora staranno già dormendo.
Appoggio le chiavi sul ripiano posto davanti l'ingresso dentro un portaoggetti in ceramica bianco. Mi libero della giacca appoggiandola sullo schienale del divano arancio che sta in salotto.
Allento di poco la cravatta mentre salgo i gradini che mi portano al piano di sopra e alla camera da letto, dove dorme la mia dolce Misa. Entro e la vedo dormire serena come una bambina.

Slaccio completamente la cravatta e sbottono la camicia e la ripongo sullo schienale della sedia posta ai piedi del nostro letto. Sfilo via i pantaloni e rimango in boxer grigi.
Mi infilo nel letto con l'istinto di portare Misa tra le mie braccia e tenerla abbracciata tutta la notte. Ma improvvisamente un pensiero che mi tortura da qualche ora, da quando ho saputo che il mio assassino, Matsuda Tòta è diventato mio cognato e insieme a mia sorella mi hanno reso zio, di una splendida bambina.
Ma questo non mi ferma dal volermi vendicare, mi alzo lentamente per non svegliare Misa entro nello studio dove tengo il laptop, l'impianto stereo [dolby surround ] CD musicali di vari artisti e uno scaffale pieno di libri giuridici.   

Afferro il PC, lo accendo e ascolto le ultime notizie di cronaca.
Mentre sto per aprire il cassetto sul doppio fondo giace il mio [compagno d'avventure]... Il Death Note.
Una notizia attira la mia attenzione una ragazza è stata appena uccisa a coltellate dal suo fidanzato che però hanno subito arrestato ma, io non sono soddisfatto perché è finito in carcere, sì ok, ma sconterà veramente la pena che si merita?

Così decido, apro il cassetto mentre Ryuk mi rimprovera:
« Light!? Che stai facendo?! »
Io imperterrito senza ascoltare proseguo, dopo aver aperto il cassetto sollevo la lastra di legno e finalmente lo vedo... " Dopo diciotto anni.. eccoti qua"!
Con un sorriso cinico e di soddisfazione, lo afferro tra le mani. Accarezzo la sua superficie porosa e poi sfilo via la penna da esso.

Inizio a scorrere le pagine credendo di trovarvi i nomi delle precedenti vittime, ma con mia sorpresa lo trovo con le pagine completamente bianche. Inorridito mi volto verso Ryuk chiedendo:
« Ma com'è possibile?! Non dovrebbero esserci scritti dei nomi!? »
« Ma ricordi che li hai fatti tornare in vita... O no!? »
« Già... Hai ragione. L'avevo completamente dimenticato»
Infatti il nome di Ray non esiste, il nome di Ryozaki vuoto, il nome di Naomi la fidanzata di Ray, sparito. E poi Mello, Wedy e di altri che io ho scritto qua sopra. Riesco a leggere solo, dei nomi a me sconosciuti appurando che si tratta la maggior parte dei criminali.

Comunque tutto questo non mi allontana dal pensiero di fare giustizia e il primo a pagare sarà il fidanzato bastardo di Monica. Vado indietro con la registrazione e, sento il nome e cognome di questo stronzo lo scrivo immediatamente, con disappunto di Ryuk che continua a essere contrariato e quando finalmente finisco di scriverlo per intero, l'uomo che sto vedendo in questo momento portato in manette, sottobraccio alla polizia, si accascia a terra improvvisamente. E danno la notizia dell'improvvisa morte di questo assassino.

Mentre tengo il quaderno tra le mani con gli occhi puntati sullo schermo, emetto una risatina di scherno e dico:
« Ahahahah! Kira... È tornato!» 

 È tornato!» 

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DEATH NOTE II (COMPLETA) ( Cartaceo E Ebook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora