8. Kacey

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La domenica non mi era mai sembrata così lunga come quella. Le ore trascorsero lente anche quando Grace mi aveva trascinata al centro commerciale per fare shopping per la sua luna di miele. La conversazione ovviamente volò alla sera prima. Era rimasta piacevolmente colpita dalla perseveranza del mio capo.

Non ero nemmeno entrata dalla porta dell'ufficio lunedì mattina che Luis mi scaricò nella scrivania un pacco di fascicoli. Alle sette e mezzo del mattino. Sapevo che lavoravo per uno studio importante e i clienti erano veramente tanti, ma mai avrei pensato che questi sarebbero stati i ritmi.

Sapevo di potercela fare, ma facevo il lavoro di tre persone. Luis il Tiranno stava mettendo a dura prova la mia pazienza.

<<Questi sono da visionare prima di pranzo>>, e poi ne scaricò altri due, <<questi sono da mandare a Chase nel primo pomeriggio per il nuovo cliente. È il contratto>>.

<<Va bene>>.

<<Quando hai finito ho altro da farti fare. Domani devo andare in tribunale e voglio essere pronto>>.

Non riuscii a rispondere. Lui se ne era già andato. Si prospettava una lunga giornata. Durante la mattinata Travis venne nel mio ufficio. Bussò alla porta aperta e mi accolse con un sorriso. <<Ciao>>, disse.

Con il completo blu notte e la camicia azzurra era davvero bello. Dovevo essere cieca e morta per non notarlo, tuttavia non sentivo le farfalle allo stomaco quando mi era vicino. Non come quando c'era Chase alla mia porta.

<<Ciao>>, risposi lanciando la penna al centro della mia scrivania.

<<Luis ha detto che hai tu i documenti della Keller>>.

Annuii e mi misi a rovistare fra i fascicoli. Quando lo trovai glielo allungai. <<Ho revisionato alcuni documenti e sono pronti per essere firmati e approvati>>.

Prese la cartellina e mi fece un sorrisetto. <<Grazie, sei la migliore>>.

Sparì e mi lasciò di nuovo sola con i miei fogli. Avevo male agli occhi per aver fissato troppo a lungo lo schermo del mio pc e avevo decisamente bisogno di una pausa. Presi la mia tazza vuota e mi incamminai verso la cucina. Passai di fronte all'ufficio deserto di Chase. Non l'avevo ancora visto.

Salutai Olivia passandoci di fronte.

Una volta in cucina mi versai una tazza di caffè. Speravo solo di riuscire a portarla integra nel mio ufficio.

<<Prima che mi vieni addosso di nuovo, vorrei avvisarti che sono dietro di te>>. Chase.

Scoppiai a ridere e mi voltai. <<Grazie per avermelo detto. Non voglio rovinare anche questo vestito>>.

Percorse il mio corpo con una lenta occhiata. <<Sì, sarebbe un vero peccato>>, disse con voce roca. <<Come sta andando la tua mattinata?>>, chiese cambiando argomento. Uno dei paralegali stava passando nel corridoio.

<<Piena di cose da fare e la tua?>>

Alzò le spalle. <<Piena di appuntamenti>>.

<<Farai tardi anche oggi?>>

<<Credo di sì e tu?>>

Ridacchiai. <<Dipende da Luis e dalla sua udienza di domani>>.

<<Va tutto bene con lui?>>

Annuii. <<Sì, non preoccuparti>>.

Guardò l'ora nell'orologio che portava al polso e aggrottò le sopracciglia. Sembrava infastidito. <<Devo andare. Ero solo passato a salutarti>>.

TELL IT TO MY HEARTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora