16. Kacey

8.2K 263 26
                                    

Chase mi guardò. Era ancora inginocchiato ai miei piedi.

<<Cedo>>, dissi.

Quelle parole parvero riscuoterlo. Si alzò in piedi e mi porse la mano per aiutarmi. Barcollai sui tacchi. Le mie gambe erano di gelatina e mi aveva solo toccato una gamba. L'applauso scoppiò nella sala. Chase fece un breve inchino ridacchiando.

Poi mi trascinò via.

Lo seguii incespicando su quei trampoli. Stava praticamente correndo. Sembrava avesse molta fretta. Si fermò all'improvviso. <<Grace ha ancora bisogno di te?>>

<<Non credo. Sono tutti ubriachi e si stanno scatenando in pista>>.

Continuò nella sua folle corsa. Chiese al parcheggiatore la sua auto e mentre aspettavamo mi tirò contro il suo petto. Non mi aveva dato nemmeno il tempo di recuperare la mia giacca. Stavo tremando e non solo per il freddo. Sapevo benissimo dove stavamo andando e perché.

Si levò la giacca e me l'appoggiò sulle spalle. Chase era sempre molto attento. <<Grazie>>.

La macchina arrivò facendo le fuse. Venne ad aprirmi lo sportello e aspettò che salissi in auto prima di richiuderlo alle mie spalle. Fece il giro e si infilò dietro al volante.

Si girò a guardarmi. <<Sei sicura? Dopo che sarà successo non puoi più tornare indietro e non ti libererai più di me>>, disse.

Mi sporsi sopra il cambio, affondai una mano sulla sua nuca e gli stampai un bacio casto e veloce sulle labbra. <<Ok>>.

I suoi occhi verdi si scurirono. Ingranò la marcia e partì a tutta velocità. <<Felice di aver preso la Ferrari>>, scherzò alleggerendo l'atmosfera.

Scoppiai a ridere, smorzando la tensione. <<Anche io>>.

Volò nella strada e in poco tempo ci ritrovammo di fronte ad un palazzo. Casa sua. Non mi fermai a pensare. Lo seguii e basta. Salimmo nel suo attico in ascensore e feci appena in tempo a chiudere la porta del suo appartamento alle mie spalle, che Chase mi spinse contro e mi bloccò fra il suo corpo caldo e il legno freddo.

Appoggiò una mano sul mio fianco, mentre l'altra la affondò nei miei capelli. Tirò leggermente facendomi inclinare la testa come voleva lui. I suoi occhi ardevano di desiderio ma si stava ancora trattenendo. <<Sei così bella>>.

Tremai. Le mie mani salirono dal suo petto e al suo collo. Lo strattonai in avanti e mi alzai sulle punte. Volevo che mi baciasse. Adesso. <<Smettila di trattenerti>>.

Quando pensai che non sarebbe mai accaduto, la sua bocca si abbatté sulla mia. Mi sentii andare a fuoco. Le bocche aperte, le lingue che si scontravano frenetiche. Dio, quel bacio... quel bacio fu tutto.

Aveva un sapore così buono e non mi passò per la mente di riprendere fiato. Si premette contro di me e lo sentii in tutto il corpo. L'attrazione fra di noi era sempre stata forte, ma mai come in quel momento. Aveva preso il sopravvento e ci stava consumando.

Afferrandomi per il sedere mi tirò su e gli allacciai le gambe sui fianchi. Ringraziai mentalmente Grace per quello spacco sul vestito. Tornò molto utile.

Emise un suono basso e rauco che gli veniva dalla gola. Mi morse il labbro inferiore e poi leccò via il dolore. Le sue labbra erano fantastiche. Non ero mai stata baciata così prima. Mai. Chase era rude e dolce allo stesso tempo. E baciava allo stesso modo.

Si premette contro di me, con l'erezione che premeva contro i pantaloni eleganti. Indossavo ancora il vestito e gli tenevo le gambe contro, ero praticamente spalancata per lui mentre si spingeva forte contro di me. La frizione fra i nostri corpi ci fece prendere fuoco.

La sua lingua aumentò l'assalto e la sua bocca si muoveva più frenetica. Andava a ritmo con il suo bacino e mi sentii sull'orlo del precipizio. Non mi aveva ancora neanche sfiorata ma sarei potuta venire già così. Era così bello.

Chase mormorò sulla mia bocca: <<Lo senti quello che mi fai Kacey? È così dalla prima volta>>.

Ansimai in risposta e gli tirai i capelli. Volevo di più. Feci scivolare una mano sulla sua erezione e gliela strizzai leggermente. Ringhiò sulla mia bocca e il bacio si fece ancora più profondo.

Finalmente si mosse e si incamminò verso la sua camera da letto. Chase mi depose piano al centro del letto e si fermò sopra di me. I suoi occhi verdi erano fissi nei miei. <<Così bella>>, mormorò. Gli accarezzai una guancia e lui si girò per depositare un lieve bacio nel mio palmo.

La sua mano cercò la cerniera laterale del mio vestito e la tirò giù. A tempo record quel pezzo di stoffa volò sul pavimento e rimasi in slip e giarrettiera. Chase fece scorrere la punta delle dita sulle mie gambe, fermandosi sopra la mia coscia. <<Questa resta>>, disse in un sussurro.

Ridacchiai. <<Va bene>>.

Le sue mani salirono e trovarono il mio seno. Lo strizzò leggermente. La sua bocca lasciò una scia di baci partendo dal mio collo fino a fermarsi al mio seno destro. Succhiò la mia pelle lasciando qualche segno. Mi inarcai contro di lui. Era una lenta e sensuale tortura.

Ah, la sua bocca su di me. Era troppo ma allo stesso tempo troppo poco. Se la stava prendendo con comodo e mi stava facendo impazzire di desiderio.

La sua bocca scese sempre più in basso. I suoi pollici si infilarono sotto i miei slip e li fecero scivolare giù lungo le mie gambe. Avevo la pelle d'oca ovunque e stavo tremando. Non mi era mai successo prima. Si posizionò fra le mie gambe e tenendomi ferma, depositò un bacio nel mio centro pulsante. Persi completamente la testa e strinsi le lenzuola fra le mani.

Era paradisiaco.

Si mosse sempre più veloce e fece roteare la sua lingua più volte. Crebbe tutto così in fretta, così furiosamente che credetti di andare in pezzi. Il mio corpo prese a tremare, le mani gli tirarono i capelli e i tacchi affondarono nel materasso. Emisi un suono a metà fra un gemito e il suo nome.

Avevo ancora il respiro affannato quando risalì lungo il mio corpo, completamente vestito. Si impossessò della mia bocca e un po' della foga di prima era sparita. Ora era delicato, languido, bellissimo. Mi arrivò fino alle punte dei piedi.

Armeggiai con la sua cravatta e riuscii ad allentargliela abbastanza. Si allontanò e la fece passare sopra la testa. Sbottonò la camicia e levò tutto assieme. I suoi vestiti finirono sul pavimento in pochi secondi. Chase era bellissimo. Perfetto cazzo. La versione nuda era diventata la mia preferita.

Mi levò le scarpe e cercò nel suo comodino un preservativo che si infilò in poche mosse. Scivolò sul mio corpo e mi guardò negli occhi. Non avevamo parlato, ma non era necessario. Furono i nostri corpi a farlo per noi.

Mi afferrò una coscia portandosela contro il suo fianco e si spinse lentamente dentro di me. <<Cazzo>>, disse chiudendo gli occhi in estasi. <<Sarai la mia morte, lo sai vero?>>

Ero convinta che sarebbe stata lui la mia, ma non dissi niente. Non riuscivo a formulare nemmeno mezza parola. Era così intenso.

Mi baciò delicatamente sulle labbra e iniziò a muoversi. Prima piano, poi sempre più veloce. Mi guardò sempre negli occhi e fu come se mi leggesse dentro. Mi sentivo così vulnerabile.

Non ci misi molto a cavalcare l'onda del piacere e tremare sotto di lui. <<Oh, Dio>>, mi lasciai sfuggire.

Aumentò il ritmo, impegnandosi a raggiungere il proprio sollievo. Diede un'ultima lunga spinta e si lasciò andare con un gemito. Rimase sopra di me e mi depositò un bacio leggero al centro della fronte. Era dolce e non tentò di scappare. Restò lì con me.

Poco dopo sì alzò per buttare il preservativo e tutta la stanchezza mi piombò addosso. Sbadigliai e Chase sorrise. Si distese nuovamente accanto a me e mi trascinò sopra di lui. La mia testa si appoggiò sopra il suo cuore pulsante. Il suo battito era confortante.

Mi baciò la testa. <<Dormi un po'>>, disse accarezzandomi un fianco.

Ero così rilassata. Così appagata. Non mi ero mai sentita così prima d'ora. Così al sicuro.

TELL IT TO MY HEARTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora