-3⭕️- La fine 🌙

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Ciao👋🏻, vi sta piacendo questa nuova avventura?🌙

Per chi fosse alla prima storia sul mio profilo, vorrei informarvi che se siete appassionat* di ff su Draco Malfoy ho appena finito di pubblicarne una che potrebbe fare al caso vostro! 😍Spero andrete a darci un'occhiata.

Un bacio e buona lettura💋



Mai avrei pensato che aver buttato quel bigliettino nel cesso sarebbe stato un errore. Forse il più grande della mia vita, ma ormai era cosa fatta e tutto sarebbe accaduto, in un modo o nell'altro.

"Ciao Allie, wow, non ti sei mai vestita così appariscente. Non che il blu sia un colore troppo sgargiante ma su di te brilla quasi, ti risalta gli occhi. Dovresti metterti così più spesso" Vivian è appena entrata nello spogliatoio per cambiarsi e non la smette di parlare così sto zitta ad ascoltarla. Sento una strana sensazione nel basso ventre, un formicolio, ho come un presentimento. Sono troppo agitata per questa sera, avrò un altro appuntamento con Alan e non vedo l'ora di essere da sola con lui anche se da una parte mi sento abbastanza imbarazzata.

"Com'è oggi la giornata?" le chiedo interrompendola.

"Ma non mi hai ascoltata? Un inferno!!! Non si riesce a stare ferme mezzo minuto, avrei mandato tutti al diavolo, credimi. Queste sei ore ti passeranno in un lampo ma ti sentirai stanca come se ne avessi lavorate il doppio. Sarai come una macchinetta in cassa, fai adesso la pipì che poi non potrai muoverti di un passo" dopo essersi messa il giubbotto mi accompagna fino all'ingresso del negozio e mi saluta con un bacio svolazzante ed io entro nella sala casse per recuperare un cassetto.

"Allie, oggi ti voglio come un soldatino. Sono gli ultimi acquisti prima di Natale e la gente non ci sta con la testa quindi sii concentrata e veloce come sempre intesi?" annuisco e mi avvio abbattuta alla mia postazione. Se la giornata sarà davvero così sarà già tanto se non mi addormenterò nella macchina di Alan.

Avevano tutti ragione, mi sento una macchina, non mi fermo, non rallento, non sbaglio. Non alzo nemmeno gli occhi per non distrarmi fino a che non ne posso proprio più e devo bloccare il mio numero facendolo diventare rosso.

"Vado un salto in bagno Manuel, arrivo" gli sussurro all'orecchio e mi avvio agli spogliatoi.

Non mi sono nemmeno chiusa la porta del bagno alle spalle che sento l'altoparlante chiamarmi a rapporto ma alzo le spalle e mi libero chiudendo gli occhi e posandomi le mani sulle orecchie, mi stanno ronzando da quanto casino c'è fuori e voglio isolarmi per un minuto, uno soltanto.

Al secondo richiamo sbuffo ed esco ancora asciugandomi le mani in una salviettina borbottando tra me e me.

"Che due palle, nemmeno il tempo per stare in cesso due minuti. Ma dove siamo arrivati? Non vedo l'ora di finire oggi, mi toccherà spostare l'appuntamento, ho la schiena a pezzi..."

BANG

BANG

Sono stati... degli spari?

BANG

Ok, sono decisamente degli spari e io sono immobile in mezzo ad un corridoio.

Cazzo cazzo cazzo cosa dicevano al corso? Controllare i camerini? No assolutamente no! Mettersi in salvo e poi chiamare i soccorsi. Sì, devo raggiungere una delle porte di emergenza e chiamare aiuto.

Vedo gente correre e la sento urlare terrorizzata così mi acquatto dietro uno scaffale e penso a quale sia l'uscita più vicina quando tutto diventa rosso e una voce metallica inizia a dire a volume spaventosamente alto

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