-27⭕️- Secondo round🌙

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Ciao🐌

oggi capitolo cortissimo ma domani ci sarà uno bonus! 😎 Quindi non disperate 😏

Se avete delle idee per la fine di questa storia potete scrivermi nei commenti oppure un messaggio e state sicur* che prenderò molto volentieri in considerazione tutte le vostre idee.

Ho un'idea per la fine ma è ancora un po' nebulosa quindi se voleste aiutarmi o veder realizzato il vostro finale fatemelo sapere!!!!

💙



Caden starà tornando, a breve sarà di nuovo qui e mi costringerà ancora a concedermi a lui.

Non lo voglio, ma questa volta non tenterò nemmeno di ribellarmi con la speranza che non sia così brutale ma abbia un po' di pietà e capisca che quello che mi ha fatto provare è stato davvero doloroso.

Non mi sento sicura qui distesa sul letto, è che ho troppa paura di alzarmi, temo il dolore che mi piegherà le ginocchia e mi penetrerà le reni ma ormai devo farlo. Penso sia passata una mezz'ora e lui non tarderà ancora a lungo, in più muovermi dovrebbe aiutarmi a far andare via i brividi che mi hanno riempito la pelle dalla testa ai piedi.

Mi muovo con delicatezza spingendomi all'indietro fino a che le cosce ritrovano la libertà di piegarsi e i piedi sfiorano il pavimento, sto per un momento immobile in questa posizione e prendo dei respiri profondi sia per calmarmi sia per prepararmi a ciò che devo fare.

Una volta in piedi mi stupisco, sono perfettamente salda sulle gambe e non provo il dolore che mi aspettavo, sì è parecchio spiacevole ma quantomeno sopportabile. Ad ogni passo provo la terribile sensazione di perdere le budella e lasciarle a terra ma stringo i denti e porto una mano sotto il ventre per avanzare con più sicurezza, anche se non cambia nulla in realtà.

Raggiunto il bagno poso le mani sullo stipite della porta e prendo un bel respiro, non mi sento così male ma la paura di poter sentire qualcosa di estremamente sgradevole se concedessi al mio corpo di rilassarsi, non mi permette di sciogliere la tensione che contrae i muscoli.

Voglio con tutta me stessa farmi un bagno, rimanere a mollo per ore ma sapendo che il torturatore sarà qua da un momento all'altro preferisco optare per qualcosa di più rapido.

"Esci dal bagno troia!" la voce di Caden e le sue parole mi fanno capire che la rabbia non è sbollita e sarà meglio non farlo attendere.

Fortunatamente ho già finito la doccia e mi sono avvolta l'asciugamano morbido attorno al corpo così, con cupa rassegnazione mi presento ritta innanzi a lui, in assoluto silenzio, le braccia strette lungo i fianchi e il capo abbassato.

"Hai risposto subito al comando...ti sto addestrando bene" si avvicina a me sovrastandomi e sfiora l'asciugamano "già pronta per il secondo round anche. Molto bene, insomma mi stai dicendo che già dovrò darti un nuovo libro. Che ingorda... non hai nemmeno aperto il secondo".

Mi mordo l'interno della guancia, mi sta addestrando... devo dargliene atto dopo l'ultima punizione, l'idea di trasgredire si è assopita ma devo tenere bene a freno la lingua prima che mi scappi qualche parola che sicuramente potrebbe non gradire. Mi domando solo come sia possibile che sia capace di passare dalla dolcezza alla rabbia più pura fino alla cruda cattiveria. Solo poche notti fa abbiamo dormito abbracciati e poi è stato capace di donarmi dei vestiti, farmi avere un altro mio libro per passare il tempo e farmi andare a trovare il mio amico per poi cancellare tutto e diventare un mostro in pochi attimi.

"Vai sul letto" si sposta di lato per lasciarmi libero il passaggio e indica con la mano il mio letto.

Deglutisco e malvolentieri muovo i primi passi che mi condurranno di nuovo ad esser violentata, con la sola speranza che questa volta Caden opti per una scelta più "tradizionale" e non voglia spingermi ancora ai confini della sopportazione.

Nella mia mente infuria una battaglia senza paragoni, combatto per oppormi alla sottomissione che lo farebbe felice e probabilmente giocherebbe anche a favore della mia incolumità, combatto con la sensazione di disgusto che mi provoco da sola al solo pensiero di cedere il mio corpo per non soffrire ulteriormente, combatto contro il mio corpo che non mi consente di avanzare come vorrei verso il luogo indicato facendomi pesare i piedi come se fossero fatti di piombo.

"Muoviti, non stare così rigida non hai mica un palo nel culo!" a queste parole sono costretta a fermarmi con un nodo alla gola e un conato di vomito.

E' insopportabile, sia lui che le sue parole ma alla fine spengo il cervello e raggiungo il mio giaciglio, mi ci stendo e apro l'asciugamano accorgendomi solo vagamente che Caden è salito sul letto al mio fianco e ha iniziato ad approfittarsi come ormai sta facendo da mesi.

Nella testa sento solo il desiderio che si fa ogni momento più impellente, il desiderio di scappare da qua. Con Manuel al mio fianco verso un grandissimo, oscuro, punto interrogativo. 

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