-29- Il piano🌙

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Ciao🐢

Aiuto, questo è probabilmente il terzultimo appuntamento 😭 mi viene già da piangere ad essere quasi alla fine della nostra storia ma voglio ringraziarvi per il vostro supporto!!!😍

A chi ha iniziato a leggere da subito e a chi si è aggregato dopo voglio mandare un grandissimo BACIO😘

Lasciate millemila stelline ⭐️ per Allie e Caden e tutti gli altri amici  ⭐️ ❤️



Caden per la prima volta si prende la briga di bussare ed è addirittura capace di aspettare il mio invito prima di irrompere nella mia stanza come un tornado.

Si ferma a pochi cm da me, ci osserviamo in silenzio per un minuto buono prima che lui mi stringa tra le braccia cullandomi quasi dolcemente.

Sono decisamente stranita da questo cambio di trattamento, vorrei spingerlo via ma sento che non è quello che in realtà voglio fare così gli cingo i fianchi con le braccia e mi lascio dondolare sul posto seguendo il suo ritmo.

"Mi spiace Allie, ci sono andato giù troppo pesante. A volte non mi controllo proprio..." mi tiene stretta ancora prima di allentare la stretta.

"E' per questo che solitamente vai a sfogarti prima di venire qui?" stacco malvolentieri la guancia dal suo petto caldo e muscoloso e rivolgo lo sguardo in su, verso il suo viso.

"E tu come fai a saperlo? Piccola impicciona" la linea della sua bocca è dura ma gli occhi stanno ridendo "comunque sì, l'ho sempre fatto, da quando sei arrivata".

"Ma... ma l'hai fatto anche l'altra sera... non capisco" adesso sono abbastanza confusa.

"Sono arrivato da te solamente 15 minuti dopo, non mi sarebbero bastate nemmeno tre ore".

"Perchè non ne vuoi parlare? Penso che quello ti aiuterebbe molto di più rispetto a..." ma non riesco a concludere la frase, ho le guance infuocate per la vergogna.

Caden comunque si allontana di scatto e fa qualche passo in tondo prima di tornare da me e riprendere il suo solito tono "Guarda tesoro che se sono venuto qua a scusarmi non vuol dire che cambierò tutte le carte in tavola e tu non sei la First Lady. Mettitelo in testa. Sì per te ho fatto delle cose e ho preso delle decisioni che mai ho valutato possibili in passato ma non montarti la testa. Non sarò mai più così violento e mi scuso per esserlo stato ma tu sei e resti qui per soddisfarmi quando e come voglio. Adesso vieni, ti volevo accompagnare dal tuo amico".


"Allie! Stai bene?" appena entrati nell'infermeria Manuel mi viene incontro a braccia aperte per stringermi a sé. Sono stupita che lo abbiano liberato e felice che sia libero di girare tranquillamente, anche se solo per questa stanza.

"Ehi, sta lontano da lei con quelle zampacce" Caden invece di chiudere la porta è entrato a sua volta e spinge il mio amico spostandosi davanti a me e facendomi da scudo con il suo corpo.

"Ma che problemi hai eh Alan?" Manuel si deve essere accorto del movimento del corpo di Caden che si sporge in avanti quasi per attaccarlo.

"Ragazzi vi prego!!!" dico con voce stridula.

"Ah giusto, non ti piace farti chiamare con quel nome. Cos'è? Troppo da perdente?" rincara Manuel.

Il braccio di Caden si muove velocissimo ma stavo aspettando solo questo gesto e lo afferro con entrambe le mani per non fargli raggiungere il viso del mio amico dando uno strattono con tutte le mie forze, con il risultato di ricevere una gomitata fortissima in piena pancia che mi fa mollare la presa.

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