-12- Tre domande🌙

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"Tu vorrai immagino sapere molte cose, ma non sono avvezzo a rispondere a mille domande, così te ne concederò solamente 3, come i desideri del Genio, hai capito?" annuisco e a lui sembra bastare.

"Ti consiglio di sceglierle con cura e ti chiedo di non interrompermi mentre parlo."

Annuisco ancora una volta.

"Come ti avevo spiegato per ogni tua azione c'è una conseguenza e io ti ho fatto scegliere, sei tu ad aver sbagliato ma di questo ormai non c'è più bisogno di parlare, tanto c'è stata la conseguenza che conosci. Ora, tu sei stata rapita prevalentemente come polizza assicurativa se qualcuno ci avesse fermato durante la fuga ma questo non è successo e come sai, dato che hai partecipato anche tu alla conversazione, il Grande Capo si sarebbe subito sbarazzato di te ma io avevo in mente altro. Ti volevo solo per me. Sai qua nessuno di noi ha una compagna e a volte ci sentiamo...ecco, soli. E non parlo solo di me ma per tutti quanti. Ad ogni modo non avevo intenzione di condividerti, ma sei stata tanto sfrontata da rifiutarmi quando già ti avevo spiegato come funzionano qui le cose. Non avrai mica pensato che avrei accettato il tuo rifiuto e ti avrei fatta ricondurre in camera facendoti andare a letto senza cena, no?" fa una pausa e mi guarda. Mi sta dando la possibilità di fare qualche domanda, così ci penso su per decidere quale sia la più importante tra tutte quelle che mi girano in testa.

"Perché mi è stato fatto un raschiamento? Avete fatto venire un medico per me, ma se comunque il Grande Capo mi voleva morta, non c'era motivo di curarmi quindi perché l'avete fatto?" ok, di sicuro non era una tra le più importanti ma quando ho aperto le labbra per porgliene un'altra questa mi è scivolata fuori.

"Sono due domande, ne vuoi sprecare due oppure ne tengo solo una per buona?" mi mordo il labbro e scelgo.

"La prima, no, la seconda..." mi prendo la testa fra le mani indecisa.

"Sei stata curata e tenuta in vita perché questo è stato il mio volere" mi sorride.

Apro la bocca indignata davanti al suo viso sorridente. Se queste sono le risposte che mi darà... mi sa proprio di aver appena sprecato la mia prima domanda.

"Continuiamo allora. Beijer era stato informato di tutto e, seppur contrariato della mia decisione, è stato ai patti ed è venuto ad assistere alla prova che abbiamo organizzato per te. Se ti fossi sottomessa di buon grado ti avrei tenuta per me, contrariamente saresti stata data in pasto a tutti i miei uomini che da tempo non si divertivano in questo modo. E sappiamo benissimo che cosa hai scelto. Ora mi chiedo, hai imparato la lezione? Ma avrai modo di farmelo capire, stanne certa. Ora però ti voglio fare una domanda, perché cazzo non mi hai detto che eri vergine?"

"Come facevo a saper..." così sto ponendo una domanda e non so se sia così infinitamente stronzo da considerarla come il mio secondo "desiderio del Genio" così la riformulo "Non sapevo mi avreste usata a quel modo... e poi... avrebbe davvero cambiato la mia sorte?".

Caden sembra ragionarci su prima di rispondere a sua volta "effettivamente non lo so, ero talmente incazzato con te... però sì. Le vergini sono mie e di nessun altro in quanto Capo. Poi, dopo la prima volta è a mio piacimento se tenerle per me oppure concederle comunque ai miei uomini. Ti saresti salvata almeno per la prima volta".

"Ah"

"Non prenderla a male bambola, è così per tutte. Qua nessuna è speciale"

"Ma... ma tu hai detto che non mi sarebbe più capitata una cosa del genere..."

"E infatti sarà così. Non ti devi preoccupare" mi guarda aspettandosi delle domande, le sue spiegazioni sono finite a quanto pare.

Ho tre quesiti che mi ronzano nella mente e non so proprio quale dei tre accantonare, ma una scelta va fatta e respiro a fondo per schiarirmi le idee.

"Cosa ne sarà di me quindi?" abbasso lo sguardo e mi preparo ad incassare il colpo.

"Ho deciso che ti farò mia, almeno per un po' di tempo. Poi vedremo" la sua voce è diversa, è più carica di emozione "rilassati, per ancora due settimane non posso toccarti a detta del medico, quindi puoi godertele".

Ho ancora due domande da porre ma solo una di loro avrà risposta, mi sento indecisa ma so benissimo che non c'è gara tra di loro, devo saperlo, non posso continuare a vivere nel dubbio. Accantono tutte le mie curiosità sulla mia salute, su quello che mi è stato fatto dal dottore, che cosa mi ha dovuto curare ecc e alzo lo sguardo su Caden. Cerco di aggrapparmi ai suoi occhi, di scrutarli nel profondo, devo assolutamente sapere se mi sta dicendo la verità oppure no.

"Per quanto io non possa dirmi completamente soddisfatta, questa è l'ultima domanda che mi è concesso fare... ma è anche quella che non potrei mai accantonare a beneficio di un'altra. Manuel è vivo?" non so perché l'ho posta così, ho sentito lo sparo dopo aver visto un uomo mascherato puntare l'arma su di lui, ma nel mio profondo non ho accettato il fatto che Manuel non ci sia più, per me non poteva esistere un altro modo di formulare una frase sulla sua condizione.

Caden mi guarda sospettoso, chissà se mi risponderà o meno. Forse la trova una domanda stupida posta da una persona in questa situazione.

E' rimasto in silenzio e mi sta osservando, sembra curioso della mia possibile reazione ma anche indeciso sul da farsi.

I minuti passano interminabili e lui non ha ancora levato gli occhi dal mio volto, poi pian piano li abbassa sulle mie spalle incurvate, sul petto e scende fino alle gambe dove si ferma pensieroso, sembra che non le veda neppure. Sembra guardare dentro di sé fino a che con un movimento quasi impercettibile scuote la testa da un lato e dall'altro.

Non ci posso credere, dovevo averlo capito, tutto lo lasciava credere ma non ce la faccio a sopportare un dolore così grande, sembra che una voragine si sia aperta nel mio petto.

Abbasso la testa sul petto, sconfitta. In un attimo il mio corpo e sconquassato dai singhiozzi, resto senza fiato mentre porto le mani al viso per coprirlo. E' un momento troppo intimo Caden non dovrebbe restare qua, ho perso il mio migliore amico e il buco che si è formato al posto del cuore non potrà essere colmato da niente e nessuno.

Delle braccia forti mi stringono spingendomi verso un petto muscoloso, le narici vengono invase dal profumo che mi ha inebriata per mesi. Non vorrei abbandonarmi a questa stretta ma dopo pochi minuti sento le mie braccia sciogliersi automaticamente e andare a rispondere all'abbraccio stringendo il suo corpo contro il mio.

Dopo avermi sussurrato delle parole di conforto Caden sfiora più e più volte la mia testa con le labbra lasciandoci dei baci delicati.

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