-10🔴🔴- Che ti sia di lezione🌙

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Ciao!!!  👋🏻

Se siete impressionabili o sensibili vi consiglierei di saltare questo capitolo, in caso contrario lasciate una stellina di supporto e ci diamo appuntamento lunedì con il prossimo capitolo!   ✍🏻

Un bacio   💋




Beijer e l'altro ragazzo mi stanno trascinando lungo il corridoio che collega la stanza di Caden a non so quante altre.

Mi sento mancare, vorrei solo svenire, vedere tutto buio e non pensare a nulla per un po', che siano anche solo cinque minuti mi andrebbe benissimo ma so che non succederà. Il mio corpo è troppo forte e il mio cervello troppo stronzo per darmi una tale concessione quindi sono costretta a bruciare di vergogna per il fatto di essere osservata ogni cinque passi da uno dei due.

"Ragazzi! Fuori!!! Subito" l'urlo di richiamo di Beijer ha sortito l'effetto sperato, un istante dopo le porte che danno sul corridoio si aprono di scatto e da ognuna compaiono due teste rasate che cambiano in un lampo espressione abbandonando quella insospettita e si accodano a noi.

Raggiungiamo una stanza che chiude questo corridoio rendendolo un vicolo cieco, e ci entriamo, è molto simile a quella di Caden solo meno curata ma il letto matrimoniale troneggia nelle stesse importanti dimensioni.

Beijer si volta, facendo voltare anche me, verso gli uomini che ci hanno seguiti e li guarda sorridendo spostandomi davanti a lui.

"Abbiamo un regalino per Natale, ma penso solo per oggi quindi, dateci dentro!".

"Cosa?" cerco di liberare i polsi dalla sua stretta ma non ci riesco e anzi vengo strattonata e sospinta verso il letto dove l'altro compare con il quale sono venuta fino a qui sta sistemando due corde legate ad un gancio sul muro.

"Che cazzo pensi di fare?" urlo impanicata.

"Non sono cazzi tuoi" divide i miei polsi e porge il destro all'uomo delle corde che me lo lega.

"Voglio vedere Caden" con la mano che mi è già stata legata cerco di impedirgli di legarmi anche l'altra ma finisco solo per fargli qualche graffietto sul braccio che nemmeno lo rallenta.

"Non sei nella posizione di fare richieste" si avvicina al mio viso e ne sfiora i contorni con l'indice per poi sussurrarmi all'orecchio "sei fortunata, Caden ha messo il divieto sulla tua faccia e sul culo. Appena lo vedi, ringrazialo..." poi con una manata all'addome mi spinge, perdo l'equilibrio e mi ritrovo distesa sul letto.

Senza fiato cerco di portarmi al bordo del letto per balzare giù e rimettermi in piedi ma le corde che mi legano vengono tirate su misura divaricandomi le braccia in modo tale da non poterle unire.

Sono fregata, totalmente.

Rannicchio le gambe verso il busto e piego la testa facendola andare a cozzare sulle ginocchia, non voglio più vedere nulla, voglio chiudermi nel mio guscio.

"Jean, il secondo sei tu, spiega agli altri i divieti" il peso di Beijer fa sprofondare il materasso mentre mi raggiunge.

"Posso" posa la lingua sul mio orecchio e incomincia a scendere;

"Assicurarti" mi lecca e succhia il collo;

"Che" passa alla clavicola sinistra;

"Alcuni" la lingua traccia una linea in mezzo ai seni;

"Sono" prende un capezzolo tra le labbra;

"Davvero" lo succhia con forza fino a farmi male;

"Veloci" lo stringe tra i denti facendomi urlare dal dolore.

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