Nemici

176 10 0
                                    

Mi svegliai di buon'ora, come sempre.
Faticavo molto a dormire bene, anche prima dell'Apocalisse non dormivo più di qualche ora a notte, ma da quando il mondo aveva iniziato a finire, dormivo ancora meno.

Sarei partita prima di colazione, non avevo voglia di prolungare ancora la mia permanenza. Avevo deciso di andare via e dovevo partire al più presto.

Glenn e Maggie mi avevano convinta a farmi vedere la caviglia da Hershel, prima di andare via, così lo cercai.

Tutti, ieri sera, avevano saputo che quella mattina sarei partita, però contavo di andarmene abbastanza presto, per non dover salutare tutti.
Gli addii mi mettevano a disagio, non si sapeva mai cosa dire.

《Hershel, scusami. Prima di andare, potresti controllarmi la caviglia? adesso è un brutto momento?》

Lo trovai seduto, davanti ad un tavolo, con un libro.
Alzò lo sguardo verso di me e sorrise :

《Rose... certo, siediti pure.》

In quel poco tempo, quell'uomo, era riuscito a capirmi senza che io dicessi molto di me, o del resto.
E forse la caviglia era un pò una scusa per stare ancora con lui, prima di andare via.

In punta di piedi intavolò il discorso che non avrei voluto affrontare.

《Sei sicura della tua scelta?》

Mi chiese, mentre tastava piano la mia caviglia.

《Si, sono sicura. Te l'ho detto ieri, questo è un bel posto e siete brave persone, però non posso stare.》

Lui mi guardò, pensieroso ma sorridente.

《Ho capito sai? ci sarà anche un motivo ben preciso per il quale non puoi rimanere, e lo rispetto. Ma di base, vedo, che c'è anche una paura più profonda. - cominciai ad agitarmi  - Una paura che ti porta a scappare da qualunque posto sembri sicuro e protetto. Ho capito che è così, ma non so perché. Ed è solo per la seconda ragione che ti ho espresso, che ti consiglio di non andartene. Ma la scelta è tua, piccola. 》

Lo guardai, colpita dalle sue parole. Non ero intenzionata a dire altro, aveva già detto molto lui.
Hershel sapeva quando avevo bisogno di rimanere in silenzio e allora mi sorrise, e non disse più niente.

Ancora scossa, uscii fuori decisa ad andare via in quell'istante.
Avrei salutato Rick, sicuramente mi avrebbe dato qualche scorta per il viaggio, e poi avrei lasciato la prigione.
Fuori il sole era tiepido ma luminoso, la giornata sembrava promettere bene.
Non appena mi ritrovai fuori, vidi tutti ad aspettarmi : ero senza parole.
Sorrisi, anche se non avrei assolutamente voluto quello.
Volevo andarmene senza lasciare troppe tracce, senza dover dare l'addio a tutti.
Sapevo che era da vigliacca, ma tanto non sarei più tornata.

Mi avvicinai e Rick mi porse un sacchetto :

《Qui c'è del cibo, dentro ti abbiamo messo anche una mappa, così non ti perdi.》

Sorrise gentilmente e io afferrai il sacchetto.
Lo ringraziai e gli porsi la mano, lui me la strinse e sorrise.
Abbracciai gli altri, Beth stava piangendo, venne subito consolata da Maggie.

《Allora, Rose... mi raccomando, non ti cacciare nei guai!》

Disse Gleen, premuroso.

Dopo aver abbracciato tutti e aver ringraziato, presi la mia roba e mi incamminai verso il cancello.
Sentii aprirsi la porta del blocco C, era Daryl.
Non era venuto a salutarmi, ma non mi ero stupita.
Era sulla soglia a guardarmi, appoggiato allo stipite, come se attendesse qualcosa.
C'era la solita durezza nel suo sguardo, ma anche qualcosa di più, che non avevo il tempo di interpretare.
Lo guardai ancora qualche secondo e poi gli feci un cenno, come un saluto, e lui ricambiò.
Poi ripresi a camminare verso il cancello, senza voltarmi indietro.

Promise  |||  The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora