Promise ||| The Walking Dead

Esplosione

Le gambe mi facevano male e la mia testa rimbombava da far paura.
Non avevo dormito abbastanza e il dolore non si era ancora del tutto assopito.
Avevo cercato di non far notare il mio stato d'animo, cercando di pensare solamente alla missione che dovevamo affrontare : ritrovare i nostri.

Terminus, da fuori, non sembrava un posto pericolo ma non potevamo rischiare di entrare senza prendere un minimo di precauzioni.
Tyreese sarebbe rimasto fuori con le bambine, Eugene e Claire, in un piccolo capanno vicino ai binari.
Il resto del gruppo sarebbe entrato.
Io sarei rimasta con Abraham e Carol, mentre Rosita, Glenn, Tara e Alex sarebbero entrati direttamente dall'entrata principale, per sondare la gente del posto.
Noi tre ci saremmo tenuti a distanza, per accertarci che non ci fosse niente di preoccupante.

《Va bene ragazzi, mi raccomando state attenti e non fate gli eroi.
Qualsiasi cosa succeda cerchiamo di tornare al punto di ritrovo. 》

Glenn sembrava molto speranzoso, anche gli altri non parevano spaventati e questo mi diede forza.
Se qualcosa fosse andato storto, invece, avevamo concordato di tornare al capanno, per mettere in salvo le bimbe.

《Se invece fosse tutto ok, lì dentro, torniamo indietro e portiamo dentro le bimbe. Altrimenti dobbiamo sperare di uscirne vivi.》

Continuò Glenn con un pò di incertezza.

《Vedrete che andrà tutto bene, non sembra che ci sia niente di strano là dentro. Ma non si è mai troppo prudenti a questo mondo.》

Concluse Carol con saggezza.

Così, prese le armi e salutati tutti gli altri, mi incammai con i miei due compagni verso il retro della struttura.
Avevamo creato un passaggio nella rete, così da poter entrare senza essere osservati.
Il posto era molto grosso, c'erano diversi container e una struttura molto ampia, mi ricordava la prigione in un qualche modo.

《Bene, cerchiamo di stare uniti e fare meno rumore possibile. Appena vi accorgete che qualcosa non va diamo il segnale e cerchiamo gli altri.》

Io e Abraham annuimmo a Carol e da quel momento facemmo silenzio.
La speranza di ritrovare gli altri riempiva il mio cuore.
In fondo speravo anche in un altro miracolo, che Daryl si fosse salvato e fosse arrivato a Terminus.
Ma sapevo che era una speranza piuttosto vana, tuttavia avevo pregato molto Dio perché accadesse.
Cercai di scacciare i pensieri e concentrarmi.

Quel punto non sembrava presidiato da nessuno, tant'è che riuscimmo ad entrare senza particolari problemi.
Sicuramente il gruppo di Glenn era già entrato e stava parlando con qualcuno del posto, dovevamo aspettare e sperare.
Cercammo una posizione migliore, per sperare di vederli ma i container coprivano ogni visuale.
Ci appostammo dietro questi ultimi e accucciati attendemmo.

Poi, quando tutto sembrava calmo, partirono dei colpi di pistola e si sentirono varie urla di donne.
Allarmata guardai Carol che mi fece segno di stare ferma ad aspettare.
Probabilmente qualcosa era andato storto ed avevano cominciato la lotta.
Non potei aspettare oltre e mi avvicinai di più all'entrata.
Carol, contrariata, mi seguì con dietro Abraham.
Mi ritrovai dietro un cassonetto e da lì potemmo ascoltare meglio :

《Forza, non dobbiamo permettere che li trovino! Come avete fatto a farveli sfuggire, imbecilli!
Voi andate sul retro ed io li cerco qui dentro, muovetevi forza!!》

Quello che forse doveva essere il capo, urlava con molta enfasi.
Ma non mi curai tanto di quello, stavo pensando più che altro alla frase "non dobbiamo permettere che li trovino".
Una speranza si accese in me, vivida e forte.
Guardai Carol che aveva la mia stessa luce.
Cercai di rimanere concentrata nonostante l'emozione che mi invedeva.
Sentii le voci sempre più vicine e feci cenno agli altri due di stare in allerta.
Presi in mano il coltello, pronta a sferrare un colpo silenzioso. Proprio quando ero certa che stessero venendo nella nostra direzione, notai che andarono vero un container, poco dietro di noi.
Probabilmente il nostro gruppo era là dentro, non potevo crederci.
Senza chiedere permessi, ne tanto meno pensare, mi fiondai verso la loro direzione, accuattata e silenziosa come un gatto.