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"Fermiamoci qui, forza. Proseguiremo tra qualche ora."

Daryl non aveva proferito parola per tutta la mattina, ed era la prima volta che lo sentivo parlare. Si era allontanato molte ore, probabilmente per cacciare qualcosa, dato che avevamo praticamente terminato le scorte di cui ci eravamo riforniti prima di partire.

"Daryl forse possiamo andare avanti ancora, questo non è un buon posto dove fermarci."

"Qui andrà bene, non preoccupatevi, non ci fermeremo molto."

L'uomo sembrava pensieroso, come se qualcosa lo tormentasse, ma Abraham lasciò perdere e ci aiutò a sistemare il falò per cucinare quel poco che Daryl aveva trovato.

"Sei molto brava con queste cose."

Eugene arrivava sempre di soppiatto e ogni volta rischiavo di prendere un infarto.

"Grazie Eugene, ho imparato da quando è iniziato tutto questo. Anche se il fuoco lo sapevo accendere prima, ma ho sempre avuto l'accendino. "

Non parlavo mai del passato.
Probabilmente perché non ricordavo praticamente niente, il trauma aveva rimosso  molti ricordi e pezzi della mia vita.
Non avevo trovato il coraggio, fino ad ora, di provare a pensare che cosa avessi perso e che cosa invece ricordassi.
Sapevo di avere una famiglia, un padre ed una madre.
Ma era quasi impossibile ricordare i loro volti. Da quanto ero scappata da casa mia non avevo più parlato e pensato a quello che avevo lasciato dietro di me, e con il passare dei mesi i ricordi si era affievoliti e adesso facevo fatica a ricordare anche le cose più importanti.

Avevo sentito di questo tipo di trauma in molti film, ma non avevo mai conosciuto fino ad ora qualcuno a cui fosse successo. L'ignoto mi spaventava molto, per questo avevo cominciato questo viaggio, anche se non lo avevo ammesso a nessuno.

Carol, una volta, in prigione, aveva provato a farmi parlare di me ma non aveva avuto molto successo.
Diventavo scontrosa e suscettibile.
E preferivo rimanere con il dubbio, che sapere cosa fosse successo veramente.
Fino a quel momento: ero voluta partire e forse adesso avevo trovato il coraggio di capire chi fossi veramente.
Eugene continuava a guardarmi, sembrava stupito. Era molto timoroso e si sentiva incapace, quando potevo lo aiutavo nelle cose pratiche, cercando di non farlo sentire troppo diverso da noi, anche se probabilmente lo era.
Ed era sbagliato fare finta che non fosse così.
Come se avesse letto i miei pensieri chiese:

" Te l'ha insegnato tuo padre?"

Lo guardai, incapace di rispondere e dissi solamente:

"Sono in viaggio per scoprirlo."

Forse ero stata troppo dura con Daryl, la notte scorsa, d'altronde anche io nascondevo chi ero veramente.
Ma non avrei mai nascosto la storia con lui, non lo avrei fatto nemmeno nel mondo in cui vivevamo prima.

Dopo nemmeno un'ora eravamo in cammino, ma la mia testa continuava ad essere piena di pensieri.

"Si può sapere che ti frulla in quella testolina? È per Daryl o per Alex?"

"Tara ma che dici?? Sono solo concentrata sulla missione, abbiamo tanta strada da fare!"

Cercai di sembrare il più naturale possibile, sapevo che di Tara potevo fidarmi ma non avevo voglia di parlare di quello proprio adesso.

"Beh ho notato come vi guardate e potrebbe accorgersene anche uno di questi così morti!"

Quasi mi fece ridere il suo modo di affrontare l'argomento, di certo mi mise a mio agio.

"Senti, Tara, non devi dirlo a nessuno. Lui non vuole che si sappia! Per favore."

Ormai era inevitabile nascondere l'ovvio, sarei sembrata una stupida.

Promise  |||  The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora