Parole

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Aprii gli occhi, il sole filtrava dalle finestre.
Non potevo crederci, ero alla prigione, nel mio letto.
Provai a muovermi, avevo ancora un sacco di dolori ed ero parecchio messa male.
Dovevo assolutamente andare da Hershel, per farmi vedere la mano e anche la testa. Nonostante fosse passato un pò di tempo, faceva ancora un sacco di male.

Scesi dal letto a fatica, e come se fossi controllata a vista spuntò Carol :

《Tesoro, buongiorno! Come stai? ti accompagno da Hershel, vieni.》

Le sorrisi e provai a dirle che ci sarei andata da sola, ma non mi diede assolutamente retta.
Mi sorresse per le scale, mi girava la testa.
Non vidi nessun altro in giro per la prigione, forse era troppo presto, così  chiesi a Carol.

《In realtà non c'è nessuno perché è tardi, hai dormito metà nottata e tutta la mattinata, ti abbiamo lasciata riposare. Ma, adesso, le tue ferite non possono aspettare. 》

Disse in modo molto gentile.

Arrivammo da Hershel, mi sedetti e poi Carol ci lasciò soli.

《Vediamo cosa abbiamo qui, siediti piccola.》

Disse l'uomo, sorridendo.
Mi sedetti e gli porsi la mia mano, la studiò un pochino e poi aggiunse che ci sarebbero voluti dei punti.
Invece, per la bruciatura, una crema avrebbe fatto passare tutto.
Il sangue, dal polso, aveva smesso di fuoriuscire, ma era comunque da curare al più presto.
Poi gli dissi della botta e del dolore alla testa, mi esaminò e mi fece qualche domanda, per capire se ci potesse essere qualche danno, poi sorrise e disse :

《Bene, adesso mettiamo i punti, ma la testa non sembra avere nulla di grave. Ti farà male ancora per un pò, ma passerà. 》

Mi passò una mano sulla guancia, e si alzò per prendere il necessario, per la sutura.
Non avevo mai messo i punti, ed ero un pochino spaventata, lui lo notò :

《Stai tranquilla, Rose. Non farà molto male e poi non ce ne vorranno più di quattro.》

Sorrisi leggermente e non risposi, non avevo ancora detto niente.
Ero ancora un pò scombussolata e traumatizzata per quello che era successo, e tanti sentimenti mi smuovevano, ma non volevo che gli altri lo vedessero.
Ma non potevo nemmeno pensare di fregate Hershel.

《Rose, come stai?》

Mi chiese, gentilmente, mentre si preparava a mettermi i punti.
Stava disinfettando la ferita e stava per infilare l'ago.

《Io sto bene, grazie. Sono solo stanca e dolorante. 》

Risposi, forse un pò glacialmente.

《Sei sicura? vedo che non è così, non voglio insistere, so che fai fatica a parlarne, ma se hai bisogno sai che con me puoi farlo. Ieri notte hai subito un grosso colpo, devi darti tempo. Non sei sola ora, non più. 》

Gli sorrisi, in modo tirato, l'ago stava facendo parecchio male.

《Ok, abbiamo finito, sei stata brava! Ricordati quello che ti ho detto, e ora vai, Rick ti vorrebbe parlare.》

Lo ringraziai molto e mi incamminai fuori dalla prigione, con la testa in fiamme.
La giornata era serena, fuori c'erano molti del gruppo che lavoravano.
Beth mi corse incontro, insieme a Carl :

《Rose! Bentornata, stai bene?》

Io li abbracciai tutti e due, poi dissi :

《Si, grazie, dolorante ma adesso sto meglio. Grazie a tutti voi.》

Chiesi a Carl dove fosse suo padre, lui mi indicò un punto vicino alla rete e ai veicoli, stava facendo qualcosa con Michonne e Daryl.
Prima di riuscire ad arrivare da loro, "sana e salva", incontrai Glenn e Maggie.
Mi riempirono di domande, come tutti, d'altronde. Mi faceva piacere che si preoccupassero, ma non ero abituata a tutta quella premura e, soprattutto, non ero abituato a tirare fuori le mie emozioni. Non più, almeno.
Cercai di rispondere il più educatamente possibile, provando a sembrare serena, ma non so se abboccarono del tutto alla mia trappola.
Poi, finalmente, mi lasciarono andare.
Arrivai davanti agli altri, ma erano tutti intenti a lavorare con la recinzione che non si accorsero di me.

《Rick, sono qui se hai bisogno di me.》

Si voltarono, tutti stupiti positivamente.

《Rose, sei in piedi! Stai meglio allora?》

Non ne potevo più, risposi a Rick e poi cercai di non dar più spazio ad altre domande.
Quindi, l'uomo, fece un cenno a Daryl, che mollò quello che aveva in mano e si avvicinò a noi due.
Non capii come mai dovesse esserci anche lui, ma non ci feci troppo caso, dopotutto non sapevo neanche di cosa dovessimo parlare.
Ma appena, Rick, mi fece la domanda mi resi conto che potevo benissimo arrivarci da sola.

《Puoi dirci, se non è troppo presto, che cosa è successo e come sono messi lì dentro?》

Guardai prima lui e poi Daryl, i suoi occhi azzurri erano impenetrabili come sempre.
Rick, notando la mia mancata risposta, continuò :

《Scusa, forse non avrei dovuto chiedere, non ancora, almeno, però dovremmo sapere il più possibile. Ci dobbiamo aspettare un attacco improvviso.》

Non c'era motivo per non parlare, avevo già messo in pericolo quel gruppo, non lo avrei fatto di nuovo.

《Ok. Mi hanno tenuta legata, in una stanza buia e mi hanno fatto molte domande. Durante il giorno mi hanno portato fuori, e ho visto la comunità. Poi, il Governatore, mi ha portato in casa sua. Mi hanno chiesto di voi, pensando che sareste venuti, ma io non ho mai creduto di poter essere salvata.》

Diedi ancora qualche dettaglio e poi, Daryl, parlò, non lo aveva ancora fatto :

《Hai visto un uomo senza una mano?》

Lo guardai, molto in difficoltà. Le immagini di quell'uomo viscido, si susseguirono davanti alla mia mente.
Cominciai a sudare, il cuore batteva forte. Volevo omettere quel pezzo di storia.
Lui mi guardava, ancora, come se non capisse o non volesse capire.
Non riusciva a percepire il mio disagio, era molto freddo.
Aspettava una risposta, con insistenza nello sguardo.
Rick lo guardò :

《Daryl, forse non è il momento. 》

《Devo sapere Rick, cazzo.》

Non capii come mai fosse così agitato, come mai avesse fatto quella domanda, proprio lui.
Sorrisi debolmente a Rick e, semplicemente, annuii in direzione di Daryl.
I suoi occhi sembravano colmi di rabbia, adesso, e io capivo sempre meno di quella situazione.

《Dimmi cosa ti ha fatto, Rose.》

Il mondo sembrava girare come una trottola. Era proprio quello di cui non avrei voluto parlare e lui me lo aveva sbattuto in faccia, con quella cattiveria.
Era la prima volta che pronunciava il mio nome.
Notai, dopo un momento di sbandamento, che non aveva fatto una domanda, la sua era un'affermazione.
Così, chiesi, sospettosa :

《Daryl, come fai - venni interrotta, in modo brusco.

《Dimmelo e basta.》

La rabbia era tornata, incontrollabile, anche nei miei occhi e risposi, con tutta l'indifferenza che riuscii a trovare :

《Mi ha quasi stuprata, ora sei contento?》

Non riuscii a contenere la rabbia e il disprezzo, che sembrò piovere tutto su Daryl che, nonostante i brutti modi, non c'entrava niente.
Poi, l'arciere, fece una smorfia di disgusto e si lasciò andare ad una rabbia sfrenata.
Colpì il muro, più volte, con il pugno.
Ero completamente senza parole, non capivo cosa avesse scatenato una simile reazione in quell'uomo pieno di rabbia, che non si faceva toccare quasi da niente.
Come se Rick mi avesse letto nel pensiero, disse, risentito :

《Rose, Merle è suo fratello.》

Promise  |||  The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora