Casa

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Restammo in silenzio per molto tempo, non saprei quantificare quanto.
Il cuore martellava nel mio petto e mi mancava il respiro, quel processo ordinario sembrava impossibile da mandare avanti, con tutta l'agitazione che provavo.

Glenn e Maggie provarono a calmarmi, ma senza troppi risultati, così mi lasciarono stare e controllaro la zona circostante.

Da dentro la comunità venivano ancora molte urla, e colpi di pistola.
Più il tempo passava, più la mia mente elaborava scenari sempre più macabri.
Provai a non pensare, ma invano stavolta.
Il senso di colpa e di impotenza mi aveva pietrificata, e non riuscivo a fare niente a parte stare immobile, con gli occhi sgranati, fissi sulla recinzione, da dove eravamo scappati noi.

Passavano secondi, minuti, forse ore e il gruppo non tornava.
Non riuscivo a calmare il mio cuore e nemmeno il mio respiro, Maggie non sopportava di vedermi così, l'avevo capito, quindi si avvicinò :

《Senti, Rose, ce la faranno. Però devi calmarti, respira. Insieme a me, forza.》

Mi sorrise e mi strinse la mano, provai ad ascoltarla ma non riuscì a ritrovare il controllo.
Di conseguenza vomitai, in panico completo.
Ebbi un giramento di testa e poi, con la mano di Maggie ancora sulla mia, svenni.

Un buffetto di Glenn, sulla guancia mi fece svegliare.

《Quanto sono stata incosciente, ragazzi?》

Dissi, guardandomi intorno, preoccupata.

《Circa un quarto d'ora, avevi bisogno di calmarti. Il tuo corpo era troppo sovraeccitato. 》

Senza far caso alle parole di Glenn, chiesi subito :

《Dovrebbero già essere tornati. 》

Una lacrima solcò il mio viso stanco e pallido, e il mio cuore si strinse in una morsa dolorosa.
Glenn continuò :

《Rose, ce la siamo cavata in condizioni peggiori. Non ti preoccupare, a momenti arriveranno. 》

Ma anche sui loro visi, adesso, c'era una punta di preoccupazione.
Cercai di essere speranzosa ancora per un pò, almeno.

Mi faceva male tutto e avrei tanto voluto essere in un letto caldo, con la schiena appoggiata e un bel cuscino sotto la testa.
Decisi di lasciare da parte anche queste fantasticherie e mi controllai il polso, nella confusione non l'aveva fatto nessuno.
C'era un grosso taglio e i segni della scottatura dell'accendino.
Feci una smorfia di dolore e Maggie si avvicinò a me :

《Cavolo, sembra molto profonda. Papà ti dovrà mettere dei punti, a casa. Purtroppo non ho niente con cui coprirti, ora.》

Quella parola ebbe un effetto lenitivo, sul mio cuore in subbuglio.

Restammo in silenzio, di nuovo, e di colpo sentimmo dei rumori vicino alle mura principali. Mi tirai su a fatica e mi sporsi oltre gli alberi, per vedere meglio.
Per la terza volta rimasi stupita da quello che vedevano i miei occhi : precisamente in questo ordine, scesero dalle mura, sani e salvi, Carol, Rick, Michonne e Daryl.
Il mio cuore esplose di gioia, e sorrisi ai miei due compagni.
Glenn avvicinò il gruppetto, portandoli lontani da occhi indiscreti.
Sentii che Rick chiedeva, preoccupato :

《Allora, come sta Rose?》

《Guarda tu stesso!》

Disse il ragazzo, con una felicità nella voce che quasi mi commosse.
Rick mi si avvicinò e mi sorrise :

《Rose, grazie al Cielo sei salva! Pensavamo di essere arrivati tardi.》

Carol mi abbracciò e anche Michonne. Daryl, dal canto suo, era tornato quello di sempre.
Mi guardò e mi passò il suo fazzoletto rosso, e disse :

Promise  |||  The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora