CLARISSA'S POV :
Nella mia vita ho letto circa 300 romanzi rosa e ascoltato almeno 2.000 canzoni d'amore, ma niente mi aveva preparato a questo.
Prima di lui la mia vita era piatta, senza emozioni.
Poi é arrivato lui, ed è cambiato tutto.
Nonostante le nostre differenze, tra noi è nato qualcosa di raro ed inaspettato. O almeno questo è quello che pensavo, prima che le sue parole mi colpissero forte al cuore.
Solo un gioco, per lui, è stato tutto solo uno stupido gioco.Questo non è il tipo di dolore che ho letto nei romanzi. Questo dolore non è solo nella mia mente e non è nemmeno fisico. È una sofferenza dell' anima, che mi squarcia da dentro e non penso di poter sopravvivere, nessuno potrebbe.
Non credevo che innamorarsi facesse così tanto male, se lo avessi saputo avrei fatto come Anita, avrei chiuso il cuore in cassaforte e gettato la chiave.
Ogni volta che lo vedo, ogni volta che lo sento parlare, i momenti passati insieme mi ritornano tutti in mente come un film.
Anita dice che con il tempo farà sempre meno male, ma a me sembra solo di impazzire giorno dopo giorno.
Sono da sola nel cortile, Anita è andata a parlare con Ciro, cercando di chiarire la situazione tra lui ed Edoardo, forse aveva ragione lei quando mi diceva che le favole d'amore non esistono.
Improvvisamente però proprio Edoardo mi si avvicina e si sedie sulla panchina al mio fianco, ha ancora l'occhio viola e mi viene da rabbrividire pensando che sia stato Ciro a ridurlo così.
"Avresti mai immaginato che ci saremmo ritrovati nella stessa situazione?" - dalla sua bocca esce un suono simile ad una risatina amara.
"A cosa ti riferisci?" - lo guardo confusa.
"A questo." - mi indica con la testa Ciro ed Anita che stanno parlando poco distanti da noi.
"No, non lo avrei mai immaginato. Come non avrei mai immaginato che sarei finita in carcere, e che avrei perso la testa per il figlio di un boss." - confesso sentendomi colpevole.
"Non puoi cambiare il corso della vita, si chiama semplicemente destino." - mi dice lui. E capisco perché Anita si sia innamorata di lui, ha quest'aria da sognatore che ti ammalia.
"Il mio destino allora fa schifo." - Ribatto io.
"Seriamente principe'? - mi guarda ridendo e poi continua - Sono andato a letto con la sorella del migliore amico, tradendo così la sua fiducia, ed ora ho perso entrambi. Il mio destino fa sicuramente più schifo del tuo."
"Tu non l'hai persa Anita." - gli dico perché io so che lei prova esattamente le stesse cose che prova lui. Solo che crede che tagliandolo fuori dalla sua vita può aggiustare le cose tra lui e Ciro.
"Gli ho detto che se fosse uscita da quella stanza dell'infermeria, tra di noi sarebbe finita per sempre. E lei lo ha fatto, secondo te che significa?" - mi chiede ma non è una vera domanda, vuole solo che gli confermi quello che lui pensa.
"Lei vuole fare l'adulta, vuole cercare di risolvere la questione tra te e Ciro." - gli spiego.
"L'ho capito che cerca di fare l'adulta, e so anche quanto in realtà è piccola. Ma non doveva andare via, avremmo affrontato le conseguenze insieme, io porto ancora i segni sulla pelle delle mie azioni. " - mi mostra quasi con fierezza l'occhio con il livido.
" Non ti arrendere con lei. "- quasi lo supplico, devo sapere che almeno loro avranno il lieto fine.
" Tu ti arresa con Ciro, no? Allora perché io non dovrei fare lo stesso? "-scrolla le spalle.
"Io non mi sono arresa. Sono rimasta fino alla fine vicino a lui, anche quando mi ha confidato perché è stato arrestato, e perché ti ha fatto tutto questo. Io ci ho visto comunque del buono in fondo al suo cuore. È stato lui ad offendermi, ha detto che sono stata solo un fottutissimo gioco per lui."- gli dico arrabbiata e delusa.
" Ti ha detto così? "-mi guarda meravigliato.
Io annuisco, lui scuote la testa contrariato.
" Allora i fratelli Ricci hanno un problema con l'orgoglio. "-mi dice lui mandandomi ancora di più in confusione.
" Perché lo dici?" - gli chiedo.
"Tu non lo hai visto come ti guardava quando hai suonato quella canzone al pianoforte, come stava il giorno dopo che siete stati a casa sua, come si è incazzato quando hai baciato quel coglione del progetto. Tu non lo hai visto, io sì. E vedevo anche come perdeva il controllo ogni volta che tu lo sfioravi, parlavi o semplicemente ti avvicinavi a lui. Era così tanto preso da te che non si è neanche accorto di quello che succedeva tra me e sua sorella. "-mi spiega e ad ogni ricordo che riaffiora perdo un battito cardiaco.
"Allora è stato bravo a fingere." - distolgo lo sguardo.
"Le emozioni non si possono fingere e lo sai fin troppo bene." - mi dice lui sorridendo.
"Io non so niente più." - Stringo i denti per non piangere, devo essere forte.D'un tratto una voce al mio fianco fa sussultare entrambi.
"C're mo siete diventati amici?" - È Ciro che ci guarda accigliato.
"Non sono cazzi tuoi." - gli rispondo arrabbiata.
"Principe' da quando non scopi più sei diventata acida. " - mi sussurra sogghignando.
Lo guardo delusa, non può aver usato questa cosa contro di me. Lui sa che è stato il primo con il quale sono stata, e sa quanto è stato importante per me.
"Sei proprio uno stronzo." - esclamo mentre mi alzo e cerco di andare via, ma lui mi afferra un braccio con forza.
"Ti devo parlare, è urgente." - mi dice a pochi passi dal mio viso.
"Io non voglio parlare con te." - gli dico cercando di non cedere.
"Tu vieni con me e basta." - ribatte lui minaccioso.
"Ti ha detto che non vuole parlare, lascia' sta'." - Edoardo si intromette per difendermi.
Ciro lo guarda furioso. - "Chi ti ha dato il permesso di intrometterti?"
"A' stai facenn male, lasciala." - continua a dire Edoardo guardando il mio polso stretto tra le mani di Ciro.
Ciro molla improvvisamente la presa e si avvicina a lui.
"C're Edua' mo ti vuoi portare a letto anche la principessa?" - gli dice ad un millimetro del suo viso.
"Basta così - mi intrometto fra di loro allontanandoli - parliamo, e facciamola finita."
Lui torna a guardarmi, poi mi prende con forza il braccio e mi trascina via.So già dove mi porterà, nella nostra stanza e fa male tornare qui ora che non siamo più nulla.
"Lasciami, mi stai facendo male." - mi libero dalla sua presa.
"Fino e poco tempo fa ti piacevano le mie mani addosso." - mi ringhia contro, colpendomi ancora dritta al cuore.
"Vuoi dirmi cosa vuoi? - gli chiedo massaggiandomi il polso.
" Volevo dirti che nonostante tutto sono uno che mantiene le proprie promesse. Fammi sapere quando ci sarà l'incontro con Wanda Di Salvo, che ci andrò io personalmente. "- mi spiega asettico.
"Già, devi rispettare il tuo stupido codice di strada." - roteo gli occhi.
Potrei dire tutto alla polizia, liberando finalmente mio padre dalla famiglia Di Salvo e invece resto qui continuando a fidarmi di Ciro che é identico, se non addirittura peggio di loro.
"Mo nun te piac chiu? Lo sapevi bene io chi fossi." - si infila le mani in tasca e mi guarda in modo freddo.
"Tu proprio non capisci un cazzo." - scuoto la testa.
"Che devo capire?" - mi guarda confuso."Che mi sono innamorata di te." - esplodo arrabbiata con lui ma soprattutto con me stessa.
"Mi sono innamorata di un criminale, menefreghista, arrogante, e pure bugiardo." - mando giù il nodo che mi si é formato in gola, non piangerò mai più per lui. L'ho promesso a me stessa.
"Stat zitt." - esclama lui, come se sentirsi dire quelle cose lo facesse male.
"Perché dovrei? Tu non hai avuto rimorsi quando mi hai detto che per te sono stata solo un gioco. Perché io devo vergognarmi di mostrare i miei sentimenti?" - mi avvicino a lui che mi guarda quasi impaurito.
Gli prendo la mano e me la porto sul cuore.
"Lo senti come sta battendo forte?" - lui sbarra gli occhi e cerca di togliere la mano ma io gliela tengo stretta sul mio petto.
"Batte per te, stronzo." - continuo a dire.
"Non ti ho chiesto io di innamorarti di me." - mi risponde lui guardandomi serio.
"Non puoi scegliere di chi innamorarti." - gli dico con ancora la sua mano sul cuore.
"Io non posso darti quello che tu cerchi." - mi dice lui incupendosi.
"Tu non lo sai neanche che cosa cerco." - sbuffo infastidita.
"E cosa cerchi?" - mi chiede incuriosito.
"Voglio solo che tu mi dica che non è vero che è stato un gioco, che provi le stesse emozioni che provo io e che il tuo cuore sta battendo tanto quanto il mio." - cerco di appoggiare la mia fronte sulla sua, anche se è difficile visto che è poco più alto di me.
" Dimmi che se ti sto così vicina muori dalla voglia di baciarmi. "-gli sussurro sulla bocca.
" Clarissa... "-chiude per un attimo gli occhi, poi ispira pesantemente e si stacca da me.
"Mi dispiace se tu credi ancora alle favole d'amore, ma questa tra me e te sicuramente non lo è." - mi ferisce ancora.
"Va bene ho capito. Ti dirò quando ci sarà l'incontro con Wanda, dopo di che io e te torneremo ad essere due completi estranei." - il mio cuore sta gridando in questo momento ma io fingo di provare totale indifferenza.
"Appost accussi." - taglia corto lui distogliendo lo sguardo.Capisco che lui non mi dirà nient'altro, e allora decido di andare via.
Ho sbagliato tutto dal principio con Ciro, non c'è più nulla da salvare in lui.
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ODIJ E AMMORE // MARE FUORI
FanfictionDue ragazze completamente diverse che però condividono due storie molto simili. Anita Ricci è la figlia del boss più temuto di Napoli. Ha 16 anni ma ha le idee già molto chiare, un giorno otterrà tutto ciò che ha suo padre. Non hai mai seguito le re...