CIRO'S POV:
Appena entro nella cella tiro un pugno fortissimo all'armadietto facendo così sobbalzare Edoardo dal letto, e poi senza dire nulla mi avvicino alla finestra per fumare.
"Cirù?"- m richiama il mio amico, ma non mi giro, mi limito a guardare un punto indefinito del cortile.
"Oh ma che è succiess?"- mi chiede Edoardo una volta avvicinatosi a me.
"Clarissa è incinta."- gli confido guardandolo per un secondo.
"Ma che cazz stai dicenn?"- si sistema i capelli all'indietro in modo agitato.
"E mo che se fa?"- mi chiede ancora.
"Mo nun se fa proprio niente, Clarissa deve abortire."- torno a guardarlo in modo truce.
"Te lo ha detto lei? Lo avete deciso insieme?"- il suo sguardo è confuso.
"Ho deciso io."- ringhio a denti stretti.
"Scusa se te lo dico, Cirù, ma nun funzion accussi, non puoi decidere tu per tutti e due."- mi parla con calma, il nostro rapporto è ancora incrinato credo abbia quasi paura di quello che mi dice.
"Tu nun capisc, è fuori discussione che metto al mondo un figlio con il mio cognome.-" riduco gli occhi a due fessure, per fargli capire che non accetto discussione su questo argomento.
"E se Clarissa lo vuole questo bambino?"- mi chiede lui incrociando le braccia al petto.
"Lo cresce da sola e gli mette il suo cognome, così nessuno saprà che è figlio mio."- ritorno a guardare fuori dalla finestra, perchè mi fa tremendamente male questa decisone ma nessuno deve saperlo.
"Ma tu overamente fai?! Lo sanno tutti che Clarissa sta cu' te e che addirittura tu sei stato il suo primo ragazzo."- sento Edoardo sospirare.
"E allora c'aggia fa?! Devo far nascere un bambino dicendogli che il papà tiene da scontare 30 anni di carcere perchè ha ucciso il suo migliore amico perchè è cresciuto in una casa dove se si tradisce muori, dove per campare si spaccia droga, e dove a 10 anni gli devo regalare la sua prima pistola perchè è tradizione dei Ricci fare accussi?! Gli devo spiegare che pure suo nonno sta in carcere e che molto probabilmente non uscirà mai più?! E Gli devo pure spiegare che deve stare attento perchè tenimm nemic ovunque e che chiunque potrebbe volerlo morto?! Tu gli daresti una vita simile a tuo figlio?!"- racconto tutto quello che penso ad Edoardo, perchè lui lo sa, è cresciuto quasi come me.
"Io non lo so cosa farei Ciro, però se mi dovesse succedere una cosa accussi bella non penserei di certo alle cose negative ma solo alla gioia che un figlio potrebbe dare."- i suoi occhi diventano improvvisamente lucidi.
"Tu piens tropp e poesi' Edua'."- aspiro per l'ultima volta il fumo dalla sigaretta e poi la lancio fuori dalla finestra.
Il mio amico sogghigna divertito e poi continua a parlare.-"Cirù io non ti ho mai visto così tanto felice come lo sei stato in questi mesi con Clarissa, perchè non la smetti di fare l'orgoglioso e te la godi questa felicità ovunque essa ti porterà."
"Non si tratta di orgoglio, Edua', si tratta della merda dove siamo nati e tu lo dovresti sapere bene."- sento una fitta al cuore, perchè io in realtà vorrei veramente andare da Clarissa e dirle che non fa niente, abbiamo fatto un casino però questo bambino io lo voglio, ma non posso.
"Possiamo cambiare le cose io e te, ti ricordi quello che ci siamo promessi?"- mi si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla.
"Se vogliamo comandare come faccio a crescere anche un figlio?!"- mi scrollo la sua mano dalla spalla.
"Non intendevo quello. Io e te ci siamo promessi di esserci sempre l'uno per l'altro, di prenderci tutto quello che volevamo, di cambiare le cose in meglio, e possiamo farlo ovunque tu voglia, che sia a Napoli o altrove."- mi punta i suoi occhi nei miei, facendomi capire bene quello che vuole realmente dire.
Quando Edoardo è entrato qui dentro era un ragazzino come me cresciuto troppo in fretta, con sogni troppo grandi per la sua realtà. Ho capito subito che potevo fidarmi di lui perchè più o meno volevamo le stesse cose, e così l'ho preso come mio alleato qui dentro e fuori nella vita vera. Ci siamo promessi di scappare un giorno da qua dentro prima di finire entrambi a Poggioreale, e realizzare i nostri sogni, forse è proprio questo che sta cercando di dirmi. Evadere e portarci dietro anche Clarissa e questo bambino.
"Nun se po' fa Edua'."- scuoto la testa.
"Pecchè no?"- mi chiede confuso.
"Perchè già è difficile far evadere 2 persone, figurati 3 o addirittura 4."- sussurro per non farmi sentire da nessun'altro.
"Ciro, ma sinceramente, tu lo vuoi o non lo vuoi questo bambino?"- distolgo lo sguardo per non fargli capire le mie vere emozioni.
"Io non lo voglio."- gli rispondo fingendo, come ho sempre fatto da quando sono piccolo.
Edoardo al mio fianco sospira.-" Allora se questa è la tua decisione, non c'è granché che io possa dirti per farti cambiare idea."
"Infatti nun c'è bisogn che tu me dic nient'altro."- gli lancio uno sguardo rabbioso, per fargli capire che deve smetterla di parlare.Poco dopo sono stato portando da Lino dalla direttrice che vuole parlarmi, immagino che sia per la gravidanza di Clarissa infatti non ho fatto nessuna domanda e l'ho seguito in silenzio.
Non sono uno che viene richiamato spesso, perchè qua dentro so che non devo attirare molta attenzione su di me, eppure da quando è arrivata Clarissa ho fatto più colloqui con la direttrice che con la mia famiglia.
Mi siedo spavaldamente sulla sedia di fronte alla direttrice, mentre lei mi guarda con sguardo furioso.
"Sei contento adesso?"- mi chiede arrabbiata.
"A cosa si riferisce direttri'?"- lo so bene cosa vuole chiedermi, ma faccio finta di non sapere nulla.
"Sei riuscito a trascinare nel tuo schifoso mondo una brava ragazza come Clarissa."-sbatte le mani sulla scrivania.
"Continuo a non capire."- incrocio le braccia al petto e serro i pugni per calmare la rabbia che provo in questo momento.
"L'hai fatta innamorare di te, l'hai messa incinta ed adesso lei è legata a te e alla tua famiglia per sempre."- le sue parole mi fanno gelare il sangue nelle vene, perchè ha ragione. Ho legato Clarissa alla mia famiglia, e non doveva succedere, l'ho sporcata.
"E perchè sit sicur ca o figl è o mij?"- mento.
"Lo sappiamo tutti qua dentro che è innamorata di te, e che sta con te. Ho provato a metterla in guardia ed anche il padre ha cercato di tenerla lontana da te. Ma questo è quello che fai tu, questo è quello che fa la famiglia Ricci, si prende tutto, trascina tutti giù a fondo con loro, e la mia rabbia è che non sono riuscita a salvarla."- riduce gli occhi a due fessure.
Non è andata così, anch'io mi sono innamorato di lei, non l'ho trascinata giù ma anzi è stata lei a farmi riemergere dall'acqua torbide dove stavo annegando. Ma non lo dico, che pensino pure che sia io il cattivo della situazione, tanto è sempre stato così.
"Io gliel'ho detto a Clarissa che deve abortire, mo' che vulit a me?"-alzo un sopracciglio.
"Tu non vuoi che lei porti avanti questa gravidanza?"- mi chiede stupita.
"Lo avete detto stesso voi, no?! Clarissa è troppo na' bona guaglion, o sapimm benissimo che fine farebbe una così nel nostro giro."- E' quello che penso, in parte, ma c'è un'altra parte di me che saprebbe benissimo come proteggere Clarissa, e ci immagina tutti e tre lontani da qui.
"Quindi non state più insieme?"- Si rimette seduta comodamente, sapendo Clarissa lontana da me sembra più felice.
"Non siamo mai stati insieme, direttri', è lei che sogna troppo. Non voglio nè lei, nè questo bambino."- Sono forte, ho mentito tante volte, so bene come si nascondono i sentimenti.
"Bene allora sarai contento di sapere che andrà via."- le orecchie iniziano a fischiarmi per l'afflusso del sangue che mi sta salendo al cervello, ma non lo lascio vedere.
"Che significa?"- chiedo però.
"Significa che Andrea Parisi ha richiesto il trasferimento della figlia in un altro istituto penitenziario, dove Clarissa potrà finire di scontare la sua pena."- mi spiega la direttrice.
Non può essere vero, non può succedere, non può portarmela via....
"Bene, era quello che volevo, lontana da me starà bene."- sono sicuro che una coltellata al cuore in questo momento mi farebbe meno male.
"C'è altro direttri'?"- devo uscire da quella stanza e fumare, ne ho troppo bisogno.
"Stai lontano da Clarissa, è una brava ragazza, ha una famiglia ed un futuro brillante. Non rovinarle la vita."- mi supplica quasi.
Ed ha ragione, non me la merito una come Clarissa, l'ho messa solo nei casini, l'ho messa incinta e non sono neanche in grado di aiutarla in questo. Anche se fa male, Clarissa deve andare il più lontano possibile da me.
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ODIJ E AMMORE // MARE FUORI
FanfictionDue ragazze completamente diverse che però condividono due storie molto simili. Anita Ricci è la figlia del boss più temuto di Napoli. Ha 16 anni ma ha le idee già molto chiare, un giorno otterrà tutto ciò che ha suo padre. Non hai mai seguito le re...